Marcella Brancaforte (Urbino? – Illustratrice) – Giufà e la luna (Concorso Giufà tante storie)

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Dialogo con Giufà

di Gianni Di Quattro

Negli anni passati mi è capitato di scrivere di Giufà per Nel Futuro e il mio pensiero in merito è facilmente recuperabile. In sintesi Giufà è un personaggio che appartiene alla tradizione popolare siciliana, deriva da una leggenda giudaico spagnola diffusa in tutto il Mediterraneo. È privo di malizia e furberia, un credulone, vive in modo spensierato il mondo esterno anche quando sembra crollargli addosso. È sciocco e saggio allo stesso tempo, dice cose che nessuno osa dire, giudica con animo semplice di chi non conosce egoismo, rancori e pregiudizi.

Ecco ho pensato di avviare con Giufà anche se in modo virtuale un dialogo per capire quello che pensa della realtà attuale.

Io a Giufà: grazie per parlare con me, posso chiederti alcune cose del mondo per sapere cosa ne pensi?

Giufà: certo, mi fa piacere spiegarti. Io giro, sento, penso.

Io a Giufà: per prima cosa voglio chiederti dell’America, gli Stati Uniti, un grande paese, detto la più grande democrazia, pieno di scienza, di tecnologia, di finanza, da anni dice al mondo come intraprendere, come comunicare, come gestire, come investire. Adesso ha cambiato il Presidente e i Presidenti in quel paese hanno tanto potere e, infatti, stanno succedendo tante cose. Alcuni sostengono che Donald Trump, il nuovo Presidente, sta facendo il bene del suo paese che aveva bisogno di cambiare sul piano politico, sociale e umano. Ma altri dicono che lo sta rovinando sconvolgendolo, deturpandolo umanamente e professionalmente, peggiorando l’economia, uscendo di fatto da un sistema democratico vero pur mantenendone alcune caratteristiche. Ed anche isolandolo a livello internazionale. Tu ne sai qualcosa, che ne pensi?

Giufà: si ho sentito. Alcuni bravi fanno analisi per dimostrare quanto bene sta facendo e soprattutto farà. È vero che ha un carattere strano, narcisista, altezzoso, presuntuoso e che è portato a parlare e giudicare in modo istintivo e che, infine, non ha una strategia, la sua strategia è giorno per giorno costruire quello che può. Ma quelli che lo amano sanno che è lo strumento per distruggere la sinistra americana e per rappresentare il prototipo di tutte le destre mondiali, europee in particolare e considerano questo fatto come un merito enorme. Io penso che è come un grande orso che si muove senza capire cosa distrugge e perché, gli basta camminare e farsi vedere, alla ricerca di una pianta di mele.

Io a Giufà: pare che lui aspiri al Nobel per la pace, ci tiene e lo dice e i suoi amici lo stanno promuovendo. Tu che dici?

Giufà: penso che sarebbe una delle più grandi contraddizioni del mondo di oggi, uno che aiuta i russi ad invadere e distruggere per incorporare l’Ucraina e Israele per cacciare i palestinesi per impadronirsi del loro territorio e per farlo continua ad ammazzare, bombardare, sparare. Se così fosse sarebbe uno dei segnali chiave a far capire che il mondo sta facendo velocemente passi indietro.

Io a Giufà: grazie un quadro molto reale mi sembra, forse hai capito di più tu che tanti consumati analisti e accumulatori di dati.  Adesso cambiamo argomento, mi piacerebbe chiederti della Russia e del suo dittatore capo Putin.

Giufà: sono stanco, ho voglia di mangiare e bere e riposare, ne parliamo un’altra volta.

Nota: il sottoscritto non assume responsabilità alcuna sulle cose che dice Giufà.