Aggiornato al 28/04/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

La diseguaglianza.

E’ l’effetto più significativo sul piano sociale della crisi economica che da qualche anno tiene prigioniero gran parte del mondo e qualche paese, come il nostro, in particolare.

Questa diseguaglianza è percepibile fisicamente senza necessità di indagini sociali e sondaggi di opinione, perché sempre meno persone detengono sempre più denaro, mentre sempre più persone scivolano lentamente ma inesorabilmente verso uno stato di indigenza come anticamera della miseria.

In questo modo cancellando progressi e processi politici anche traumatici che avevano attutito in parte, anche se a macchia di leopardo se si guarda il mondo, la diseguaglianza e avevano consentito a molte persone di avere accesso ad una vita dignitosa e sicura e persino protetta.

Questa diseguaglianza ha prodotto come conseguenza una classe dominante ricca, spregiudicata, non interessata a valori etici e sociali e, soprattutto, mediocre, ignorante, incapace di vedere e considerare qualsiasi forma di bellezza. Come’è naturale per contro il piacere della bellezza e la cultura sono presenti nelle classi povere e sempre più povere e che, per conseguenza, soffrono di più il disagio di vivere in una società ingiusta, formalmente democratica ma con il potere concentrato nelle mani di pochi che lo possono gestire e continuare ad averlo grazie alle ricchezze e alla  protervia.

Come fare per combattere questa diseguaglianza, questo stadio di evoluzione del vivere sociale? Certo una rivoluzione e la violenza potrebbero far cambiare con rapidità le cose, ma le probabilità di un simile evento sono molto basse e se si verificasse sarebbe combattuto come movimento terroristico in aggiunta a quelli già esistenti e operativi soprattutto nelle parti del mondo più favorite dalla natura e nelle condizioni sociali più derelitte. Nel contempo la mediocrità delle classi dominanti e il loro attaccamento al potere per ingordigia e per cinismo non può garantire un percorso virtuoso anche se lento.

Si può essere ottimisti per partito preso e per carattere, ma per i prossimi decenni l’impressione è che il percorso dell’umanità sarà sempre di più pieno di ostacoli e di curve.

Inserito il:11/11/2014 18:03:42
Ultimo aggiornamento:18/11/2014 09:47:30
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