RIFLESSIONI 2025
16 maggio 2025 Gianni Di Quattro
A proposito di telecomunicazioni.
Su Nel Futuro si sta parlando di telecomunicazioni con articoli e con incontri ed i principali protagonisti stanno dimostrando tutta la loro esperienza, competenza e conoscenza anche perché tutti hanno ricoperto ruoli di primissimo piano nel settore. Personalmente non intervengo anche perché è difficile competere o solo dialogare con così prestigiosi protagonisti.
Tuttavia di questo mondo vorrei ricordare un personaggio che io considero uno dei principali manager del settore negli anni passati e cioè Ernesto Pascale, amministratore delegato della Stet. La Stet era la finanziaria che deteneva la Telecom Italia (all’epoca SIP) e a sua volta era detenuta dall’IRI. Pascale con la sua illuminata visione aveva portato il mondo italiano delle telecomunicazioni all’avanguardia a livello mondiale anche grazie alla sua grande attenzione verso la ricerca e la formazione. Pascale lanciò anche l’idea di un grande progetto, il progetto Socrate, per cablare l’intero territorio nazionale. Tale progetto che dimostra la capacità di visione di Pascale fu bocciato.
Se fosse stato approvato avrebbe cambiato la storia italiana delle telecomunicazioni, certamente la storia di Telecom Italia che, pur se privatizzata, non sarebbe stata preda di alcuni spregiudicati investitori, tra cui i famosi capitani coraggiosi come li definì un importante politico italiano allora in voga.
16 maggio 2025 Davide Torrielli
NAUSEA.
Nausea, dal vocabolario Treccani: "Sensazione di malessere, spesso con conati di vomito, provocata da cause fisiche o psichiche; per estensione, stato di forte disgusto o repulsione morale."
Ecco il sentimento che pervade molti cittadini italiani dinanzi alle recenti dichiarazioni del presidente del Senato Ignazio La Russa, che ha esplicitamente invitato gli italiani a non andare a votare ai prossimi referendum. Non si tratta di un'opinione qualunque: La Russa ricopre la seconda carica dello Stato e, in assenza del Presidente della Repubblica, ne assume le funzioni. È dunque una figura istituzionale che dovrebbe incarnare, al massimo grado, i valori costituzionali della partecipazione democratica e del rispetto delle istituzioni.
Invece, le sue parole rappresentano uno schiaffo alla democrazia. Invitare all'astensionismo non è soltanto una grave mancanza di responsabilità politica, ma un atto di disprezzo verso il principio della sovranità popolare, sancito dall'art. 1 della Costituzione: "La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione." Tra queste forme c’è, innanzitutto, il voto.
In un momento storico in cui l’astensionismo dilaga e la sfiducia nelle istituzioni è crescente, le parole di La Russa non sono neutrali, né innocue: sono pericolose. Esse minano ulteriormente la già fragile relazione tra cittadini e politica, e lo fanno con il peso simbolico di una carica che dovrebbe invece sostenere, difendere e rafforzare il tessuto democratico del Paese.
Stigmatizzare la posizione di La Russa è doveroso, non per partigianeria, ma per difesa della democrazia stessa. Che il presidente del Senato, la figura che in caso di impedimento del Capo dello Stato ne assume le funzioni, si esprima in questo modo è un segnale allarmante. È la spia di un degrado istituzionale che non può essere ignorato né normalizzato.
Chi occupa certe cariche ha il dovere morale e politico di essere esempio, non fonte di disillusione. E invece, ancora una volta, tocca ai cittadini – quelli che credono ancora nella partecipazione – provare nausea.
14 maggio 2025 Gianni Di Quattro
Il significato di Trump.
Alcune idee di Trump da quello che si capisce dai suoi discorsi e dalle sue azioni:
- La politica va bene praticarla solo in campagna elettorale ma se si fa il governo si deve fare economia, solo economia, insomma business
- Il conflitto di interesse è un retaggio ideologico del passato. Il governante deve pensare a fare affari per il suo paese ed anche per se stesso (anzi più è attirato dagli affari personali più farà affari anche per il paese)
- Non esistono amici o alleati o partners, ma solo interlocutori con i quali si fanno o si possono fare affari e che possono cambiare anche spesso
- Le guerre sono un impedimento per il business e quindi è opportuno impegnarsi per risolverle. A meno che le guerre non siano propedeutiche a possibili affari successivi come potrebbe essere il caso israeliano e palestinese.
- Chi è ricco lo è perché lo merita ed è una risorsa per il paese, chi è povero è colpevole e non merita attenzione
- La cultura non produce utili, fa perdere tempo, guasta la mente di giovani indirizzabili in modo diverso
Ma il significato di Trump può essere soprattutto il fatto che rappresenta un prototipo per tutti coloro che fanno politica o che vogliono fare politica, in pratica che vogliono esercitare il potere e fare affari che deve essere il fine ultimo di chi scende in campo.
Inoltre, Trump può essere considerato come l’inizio di un nuovo mondo, una nuova era sociale. Un mondo che già si intravedeva e che ora Trump ha capito, impersonato e rappresentato. Forse così lo ricorderanno i libri di storia (ammesso che si studierà ancora la storia).
13 maggio 2025 Maurizio Merlo
Bene il Papa sull'AI.
Affinché i programmi di AI (intelligenza artificiale) siano strumenti per la costruzione di un domani migliore devono avere un’ispirazione etica ...
... e quindi il potere politico deve trarne conclusioni culturali e scientifiche, poi politiche e di regolamentazione giuridica e sociale, capaci di coniugare tutti gli elementi di valutazione di uno sviluppo economico che salvaguardi e accresca la dignità umana.
Ma tutto ciò è regola prima di un'armoniosa crescita della società.
Se prevale l'affarismo, prevale la barbarie.
L'affarismo è utile al servizio della società, non viceversa.
Altrimenti si arriva a Trump travestito da Papa e alle tante forme di decadenza dell'Occidente.
... peraltro il capitalismo predatorio non ha mai costruito sviluppo economico sano e duraturo.