News: Le cinque regole per lavarsi correttamente le mani
Lavarsi le mani è un gesto (apparentemente) semplice, di pratica comune e abituale. Tuttavia la sua importanza è sottovalutata e l’azione di insaponamento e risciacquo compiuta con poca accuratezza. Tanto da indurre l’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, a redigere un vademecum di buona igiene. Perché le mani, fanno sapere gli esperti, sono ricettacolo di germi di cui il 20% circa sono microrganismi non patogeni, che risiedono normalmente sulla cute senza creare danni, mentre altri – soprattutto batteri e virus – liberamente circolanti nell’aria o con cui si viene a contatto in contesti di promiscuità o affollati e/o sanitari come ambulatori e ospedali, possono essere causa di insorgenza di svariate problematiche. Dunque per prevenire questo rischio, ecco le facili e preziosissime regole di buona igiene delle mani stilate dall’Oms appunto e dal Centro per il controllo delle malattie di Atlanta, negli Stati Uniti:
- Lavarsi sempre le mani con il sapone, di preferenza liquido, e risciacquarle abbondantemente sotto l’acqua corrente, calda.
- Cospargere di sapone entrambi i palmi delle mani e strofinare poi per almeno 40-60 secondi il dorso, le dita e anche lo spazio sotto le unghie, dove si annidano più facilmente i germi. È bene educare a questa pratica corretta i bambini, fin da molto piccoli, insegnandola attraverso il gioco. Una strategia potrebbe essere quella di fare loro cantare una canzoncina/filastrocca che duri circa un minuto, tutto il tempo cioè necessario al lavaggio.
- Dopo un accurato risciacquo, asciugare le mani con un asciugamano pulito, strettamente personale, o con carta usa e getta o con un dispositivo ad aria calda.
- Non toccare rubinetti o maniglie con le mani appena lavate. Nel caso sia necessario farlo, munirsi di una salvietta di carta appoggiandola sull’oggetto e gettandola via subito dopo.
- Frizionare infine le mani con una crema o una lozione lenitiva, specie se la pelle è molto sensibile, per prevenire eventuali irritazioni dovute a detergenti troppo aggressivi o a lavaggi troppo prolungati e/o frequenti.