Aggiornato al 27/04/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

Ernesto Treccani (Milano, 1920 - 2009) - Un Popolo di volti - 1969/1975

 

Dato l’avvicinarsi di scadenze elettorali confermiamo che Nel Futuro pubblica nella sezione Politica gli articoli dei diversi Autori, ovviamente e come d'abitudine, senza alcuna forma di censura, ribadendo peraltro, come in passato, che le opinioni espresse non necessariamente significano accordo da parte della Redazione di Nel Futuro.

 

Cose utili per votare

di Giorgio Panattoni

 

Mi pare utile incominciare a segnare quanto viene detto in campagna elettorale, perché potrebbe essere (è) utile ricordarselo al momento del voto, ovviamente in tutti i sensi (democrazia).

  • Incominciamo da Fontana, candidato della LEGA alla presidenza della regione Lombardia. Si è permesso di affermare che “ci sono troppi migranti, e quindi è a rischio la RAZZA BIANCA”. Quanti di noi si ricordano di aver mai usato la parola razza in questo contesto? Lo abbiamo letto nei libri, ma si trattava di un altro tremendo periodo storico, che per fortuna non ci è mai appartenuto.. Poi questo signore ha superato il limite affermando che “anche la costituzione italiana lo afferma”. Esiste il reato di stravolgimento e di derisione della costituzione? In compenso SALVINI ha affermato “ certo il problema esiste ed è grave”. Come dire ha fatto bene a dire una cosa così. Gli alleati, cioè FORZA ITALIA e FRATELLI D’ITALIA (!) hanno minimizzato per motivi elettorali, parlando di lapsus e di fraintendimento. Beati loro.
  • DI MAIO E SALVINI, “no a vaccini obbligatori”, meglio semplici raccomandazioni. A rischio la salute dei nostri figli, a parte la ignoranza sull’argomento, che non è certo tema da campagna elettorale.
  • DI MAIO, il coerente. Prima no all’EUROPA, poi forse, poi oggi non è il momento di uscire, lasciando intendere che verrà il momento. E allora, cosa assumiamo al momento del voto?
  • BERLUSCONI e SALVINI, no alla LEGGE FORNERO, poi meglio emendarla, poi vedremo. E allora cosa assumiamo al momento del voto? Ci vorrebbero decine di miliardi di euro.
  • BERLUSCONI e SALVINI, no al JOBS ACT, poi lo emenderemo, poi chissà. E allora che cosa assumiamo al momento del voto?
  • DI MAIO, proposta di sforare il tetto del 3% del deficit pubblico. Del nostro debito pubblico, che è come sappiamo enorme. Reazione dell’Europa, commissario Moscovici, nostro alleato, che ha persino parlato di rischio nelle prossime elezioni.. E come dargli torto viste le cose che abbiamo riportato? Ma tutti si sono ribellati, dicendo no a intrusioni nel nostro mondo idilliaco di promesse elettorali e di scempiaggini per rubare qualche voto a chi ci crede ancora.

Qualcuno potrebbe obiettare che non viene citato il centro sinistra e la sinistra.

Per il primo personalmente non ho trovato nulla di così eclatante, perché sino ad ora hanno parlato molto di quello che hanno fatto e non di quello che vogliono fare. Ma sarei lieto se qualcuno tirasse fuori qualche sciocchezza anche in quel campo.

Per la sinistra la cosa che mi pare opportuno segnalare è:

  • GRASSO, “noi non abbiamo alcuna pregiudiziale verso i CINQUE STELLE” per rimarcare, se ce ne fosse ancora bisogno, la rottura profonda con il PD e la rivendicazione di una leadership evidente. Del resto il centro sinistra rischia ancora di più di perdere la LOMBARDIA, perché non si è raggiunto un accordo elettorale, cosa avvenuta invece nel LAZIO.

Potrei continuare, ma lo farò la prossima volta, sicuro di trovare nuova materia da portare all’attenzione di chi ha deciso di votare.

In risposta ad Antonino Corallo:

Qualche dato ulteriore.. Mi limito oggi a parte della  questione fiscale.

I CINQUE STELLE dichiarano di voler cancellare L'IRAP, prima sulle piccole imprese poi sulle altre.

Il gettito IRAP è nel 2017 (dati del Ministero dell'Economia) pari a 23 MLD di euro.

FORZA ITALIA dichiara di voler perseguire la FLAT TAX. il gettito IRPEF è PARI A 455 MLD di euro. Se si introduce la flat tax sorgono due opportunità

1. si rinuncia a gettito fiscale, diciamo una QUARANTINA DI MILIARDI DI EURO (ALTRIMENTI L'EFFETTO SAREBBE MODESTO) oppure

2.SI TOGLIE GETTITO AI REDDITI PIU' ALTI E SI AUMENTA  A QUELLI MEDIO BASSI (POLITICA CONTRO LA LOGICA DI AIUTARE LE CONDIZIONI PIU' DEBOLI). questo e' comunque inevitabile.

Se a tutto ciò si somma il peso finanziario della revisione della legge FORNERO sulle PENSIONI e qualche altra promessa elettorale (abolizione del bollo auto, facilitazioni IMU, etc) si giunge facilmente a 100MLD di euro

Nasce ovviamente il problema di dove trovare questi soldi per finanziare quello sviluppo che è sulla bocca di tutti.

Mi permetta ancora una considerazione personale. Io sono convinto che la elezione del parlamento e del conseguente governo non è l'occasione per esprimere una adesione ideologica a qualcosa (o la rinuncia a una posizione), ma il momento di rispondere alla domanda QUALE GOVERNO VOGLIAMO PER L'ITALIA E CON QUALE PROGRAMMA. Per questo mi pare utile esaminare le proposte dei vari partiti, per poter rispondere meglio alla domanda con qualche valutazione concreta.

Se poi nessuna risposta è soddisfacente in toto allora nasce il problema del male minore cui lei accenna, che è comunque molto importante, perché è una valutazione di rischio, che sempre si accompagna a una scelta, soprattutto se importante.

Cari saluti  GIORGIO PANATTONI

Inserito il:17/01/2018 20:09:36
Ultimo aggiornamento:22/01/2018 15:20:54
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