Aggiornato al 27/04/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

Yuriy Shevchuk (Kiev, Ucraina, 1961 - ) - Porsche 944 Turbo

 

Domande inutili

di Giorgio Panattoni

 

Penso che a molti di noi siano venute spontanee molte domande che non sappiamo a chi rivolgere e che tuttavia ci lasciano l’amaro in bocca.

Che sottolineano la distanza che c’è tra la politica che continua a sottolineare i presunti errori del passato anzi che indicare i programmi concreti per il futuro.

Provo a dirne alcune, ovviamente senza la pretesa di esaurirle, compito impossibile.

  • E’ ancora in vigore la norma del codice della strada che prescrive di accendere i fari sulle autostrade? Credo che almeno il 70% degli automobilisti non lo faccia più. Spesso persino nelle gallerie!
  • E’ ancora in vigore la norma del codice della strada che prescrive l’obbligo di usare gli indicatori di direzione quando si cambia direzione di marcia? Idem
  • E’ ancora in vigore la norma del codice della strada che prescrive il divieto di parcheggiare in doppia fila, o di sosta semplice quando vige il divieto di fermata? A giudicare dallo stato delle nostre città crediamo di no.
  • I limiti di velocità valgono anche per le moto? Anche in questo caso pare proprio di no.
  • Nelle rotonde vige il diritto di precedenza a chi impegna la sede stradale per primo. Pare che agli over 60, cioè a quelli che hanno preso la patente da molti anni, nessuno l’abbia detto, sopra tutto se la rotonda è posizionata tra una strada principale e una secondaria.
  • E’ giusto che un comune possa mettere il limite di velocità di 30 km/ora in tratti del tutto normali? O che una autostrada metta il limite di 80 km/ora all’ingresso di una galleria e un’altra no? Naturalmente fioccano le multe.

Potrei continuare, ma mi pare possa bastare.

Quello che impressiona è che nessuno, proprio nessuno si occupi del rispetto delle regole. Forse le hanno fatte solo, per le assicurazioni per decidere chi ha torto e chi ha ragione in caso di incidente. Sempre che sia possibile risalire ai dati di fatto.

Ma non c’è solo il codice della strada.

Ad esempio, da quanti anni siamo investiti dai progetti di innovazione della pubblica amministrazione, per modernizzare il paese, dicono. E qualcosa è stato pur fatto.

Ma come mai la carta di identità elettronica non c’è ancora in molti parti del paese a tanti anni dal suo annuncio? E perché si fanno tante carte elettroniche diverse, anzi che una sola polivalente?

Viene in mente, dopo tanti auspici sulla Europa unita, perché non abbiano ancora fatto un telepass unificato, che sarebbe tanto utile.

Per concludere una considerazione.

Esercito e servizio civile. Ci poniamo finalmente il problema di come usarli in questo paese tanto fragile, e anche tanto “distratto”, sempre alle prese con la carenza di risorse, finanziarie e umane?

Per sorridere. Mi è arrivata con tanto di conto corrente per pagare una bolletta di acqua potabile di 1,3 euro. Un quarto di quanto costa il conto corrente alle poste. Ho telefonato per chiedere se non era possibile caricare l’importo sulla bolletta successiva, mi hanno risposto di no.

Le regole sono regole, bisogna rispettarle.

Almeno in questo caso.

 

Inserito il:11/09/2017 18:56:03
Ultimo aggiornamento:11/09/2017 19:01:18
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