Aggiornato al 05/05/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

Belvedere - Numero 13

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George Rouault (1871 – 1958) – I tre giudici - 1913

I fatti nostri.

La galera non risolve le situazioni di CRIMINALITA’ DIFFUSE come è ad esempio il caso della corruzione nella pubblica amministrazione centrale e locale (a questo punto forse si può dire più locale che centrale). Tuttavia quando pare evidente il coinvolgimento di certi personaggi nelle vicende, lasciarli liberi o dando loro solo gli arresti domiciliari sembra una cosa inappropriata. Non sempre bisogna essere rigidi, non bisogna certo essere bacchettoni, ma insomma neanche non sapere interpretare lo spirito del codice e la sua aderenza con la società è una buona cosa. Ecco una cosa che forse molti magistrati oggi non sanno fare, non sono abituati a fare, non vogliono fare, non hanno il coraggio di fare e cioè l’interpretazione dello spirito dei codici, delle leggi. Le loro provocazioni ideologiche e professionali alla Corte di Cassazione, infatti, sono poche, troppo poche.

I costi per la comunità nazionale delle VARIE AUTORITA’ di settore sono notevoli e sono da dimostrare le utilità dello loro funzioni staccate dai vari Ministeri e dai vari Uffici Parlamentari. In particolare quella delle Comunicazioni con le sue sedi lussuose (Napoli e Roma), il suo organico e le sue spese. Nessuno indaga, nessuno propone. Parlamento, media, analisti e consulenti vari, tutti prigionieri del potere di queste autorità. Non si sa mai!

L’Italia condannata per I FATTI DI GENOVA di tredici anni fa per avere torturato persone inermi e innocenti. Adesso forse il Parlamento introdurrà il reato di tortura come se fossimo una vera democrazia.  E comincerà il balletto di chi vuole garanzie per le forze dell’ordine e chi non accetta alcuna limitazione e nessuno si ricorderà che il meglio è nemico del bene. È vero che se il capo della polizia di allora è ora il Presidente della Finmeccanica, una delle più importanti aziende dello Stato, non è una buona notizia. Così come se il Ministro degli Interni di allora è il Presidente della Regione Lombardia. Non è neanche una buona notizia il lavoro che i Tribunali hanno fatto intorno a questa vicenda. I politici comunque dimenticano i valori della responsabilità morale e politica e quello del senso etico scaricando tutto sulla responsabilità giuridica.  Dovrebbero spiegare loro che in un paese civile e magari democratico (o quasi) non si fa così!

I DIRIGENTI PUBBLICI italiani sono i dirigenti pubblici più pagati al mondo. Più del doppio di quelli tedeschi per fare un solo esempio. Ma fino alla fine degli anni ‘80 erano assolutamente allineati e anzi forse erano in qualche caso al di sotto della media. I due Governi che hanno creato questa situazione sono stati quello di Massimo D’Alema e quello di Giuliano Amato. Tanto per dare un nome alle cose, per i posteri, per ricordarselo quando questi due personaggi gridano democrazia e giustizia nelle loro frequenti interviste. Dirigenti pubblici così pagati è ovvio che diventano complici della classe politica, la coprono, la sostituiscono, le suggeriscono, la correggono. Viene da pensare che i responsabili di questa oscena situazione del paese lo hanno fatto a ragion veduta pensando al loro potere che pensavano più duraturo e protetto dalla burocrazia.

È stata chiusa la trasmissione di Daria Bignardi sulla 7 che si chiamava LE INVASIONI BARBARICHE. Diciamocelo: pochi si erano accorti che c’era e ancora meno gente si accorgerà che è stata chiusa. Una cosa inutile, pretenziosa sul piano formale, senza idee, banale, forse anche un po’ volgare. Poi dicono che la televisione perde audience!

La Finanza ha controllato un campione significativo di APPALTI PUBBLICI e cioè 220. Ha scoperto che uno su tre è irregolare, ha denunciato mille persone e ha messo in galera una cinquantina di individui.  A questo punto il fenomeno della corruzione è da considerarsi esondato, diffuso, difficilissimo da arginare se non a tempi lunghi, certamente con leggi severe e puntuali, ma soprattutto con un’azione culturale che il paese deve avviare e che deve vedere coinvolti i sindacati dei lavoratori e degli imprenditori, scuole, strutture religiose e associative di vario tipo.

Il settore delle TELECOMUNICAZIONI è fermo ed è piombato in un silenzio assoluto. Le cose sul tappeto sono sempre lì: la fusione tra Wind ed H3G, l’apertura del capitale Telecom Italia ad un gruppo importante francese o americano (si dice), il futuro di Fastweb (intanto taglia il possibile per perseguire quest’anno un bilancio buono), le strategie di Vodafone (a parte l’amore per la tv), la alleanza di Metroweb con tutti o con qualcuno, le intenzioni di Cassa Depositi e Prestiti, la partenza della banda larga e la sostituzione di Alessandra Poggiani alla Agenzia Digitale (tanto per citare i titoli più gettonati). I media naturalmente e secondo tradizione dimostrano di non aver capito l’importanza, la logica, le prospettive e il significato di questo settore. Poi qualcuno grida se le multinazionali americane intanto stanno occupando spazi e acquisendo posizioni per quanto riguarda servizi e clienti.

Adesso, dopo la vicenda grave e triste dei fatti del TRIBUNALE DI MILANO, ripartirà il dibattito sulla storia del sacrificio dei magistrati e della difesa della magistratura attaccata e lo ha già detto il Presidente Mattarella in una riunione del CSM. Tuttavia è bene ricordare che sono stati ammazzati nella stessa occasione un avvocato e un imprenditore e che non si può prendere l’episodio di un disperato, di un pazzo, di una persona psicologicamente fragile come conseguenza di un suo insuccesso nella vita, come pretesto per non parlare di responsabilità civile, di ferie, di organizzazione, di metodi della struttura giudiziaria. E che la morte di un ottimo professionista, di una persona degna, caduto mentre stava facendo il suo lavoro, vale naturalmente come tutte le morti, ma che è una fattispecie diversa rispetto a chi opera od ha operato per tanto tempo sulla linea del fronte della criminalità organizzata. Soprattutto sarebbe bello se nel paese si evitasse di speculare da qualsiasi parte su eventi tragici (la riunione al tribunale di Milano con il Presidente dell’Associazione dei Magistrati che comiziava ne è un esempio).

Piuttosto il problema più difficile da capire nel caso del Tribunale di Milano è come organizzano la SICUREZZA di questi luoghi sensibili e perché non si aumenti o si riveda la protezione degli stessi. Magari con qualche persona in meno attorno a politici e a personaggi istituzionali (alcune protezioni sono formali, previste dalle procedure e basta, non hanno appigli politici o giuridici di alcun genere).

Il DEF, documento economico finanziario, è stato varato dal Governo. La cosa curiosa è osservare persone che dicono cose esattamente opposte guardando lo stesso dato (una specialità italiana in assoluto). Troppo illuministico evidentemente che in una democrazia maggioranza e minoranza sui dati obbiettivi si esprimano in modo compatibile e riconoscendo i numeri per quello che sono e magari portino avanti la battaglia sulle strategie, sulle leggi, sulle persone. Ma forse noi non siamo una democrazia o forse ci siamo dimenticati dell’illuminismo!

Sostenere come fanno alcuni giornali che RAFFAELE CANTONE, responsabile dell’Autorità Anticorruzione, si faccia vedere spesso su giornali e televisione perché interessato a breve alla carriera politica (prendere il posto dell’attuale Premier Renzi?) fanno un’opera di sputtanamento del suo lavoro. E non è nell’interesse del paese, se questa considerazione interessa ancora a qualcuno della nostra classe di politici e di politicanti.


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Osvaldo Tofani (1849 – 1915) – The Panama trial - 1898

Uno sguardo altrove.

Il padre di MARINE LE PEN, attuale segretario del Front National, Jean Marie, voleva candidarsi alla Presidenza della Regione Paca (Provenza, Alpi, Costa Azzurra) alle prossime elezioni amministrative che si terranno a dicembre. La figlia lo ha escluso (e forse lo espelle pure dal partito) anche e soprattutto per una intervista nella quale il padre ribadiva di essere dalla parte del Maresciallo Pétain, capo della Francia collaborazionista durante la seconda guerra mondiale. Questa litigata tra padre e figlia non farà a breve il bene del Fronte Nazionale.

L’abbraccio che si sono dati TSIPRAS E PUTIN è servito ad entrambi per fare pressione sull’Unione Europea e sugli Stati Uniti. Certo hanno anche parlato delle privatizzazioni in Grecia e all’interesse della Russia al riguardo. Per esempio, se dopo aver venduto il Pireo ai cinesi, la Grecia decidesse di vendere anche il porto di Salonicco. Ma anche al modo di avere i prodotti agricoli greci bypassando le sanzioni: comprando le aziende agricole per esempio. Un incontro da non sottovalutare a prescindere.

Il rischio che corre Tsipras è di DIVENTARE UNO STRUMENTO di Putin se questo ha come politica quella di destabilizzare l’Unione Europea. D’altra parte è chiaro che il greco si muove su un terreno scivoloso, il suo problema sono i tempi che sono stretti data la situazione finanziaria del suo paese e la sua politica è certamente spregiudicata senza alternative tuttavia.

Lo Ior, la BANCA VATICANA, sta perdendo clienti laici, cioè clienti non appartenenti allo stato della Città del Vaticano o al clero (dicono circa 700).  Evidentemente la musica è cambiata e certe operazioni sono off limits ed è un piacere prenderne atto. Molti italiani di ambiente romano, diciamo così, non sono contenti.

L’acquisizione di BRITISH GAS da parte di SHELL per 69 miliardi di dollari più o meno è un fatto importante, perché ci dice che tutto il settore oil e gas è alla vigilia di una riconfigurazione che prevede varie fusioni e accordi nel mondo per lo sfruttamento dei giacimenti, il marketing e la distribuzione dei prodotti. Anche questo è un segnale del cambiamento globale che varia le regole in tutti i settori del mercato e in tutto il mondo.

L’Arabia Saudita è il primo produttore di petrolio nel mondo con i suoi DIECI MILIONI DI BARILI al giorno ed è il riferimento mondiale di questa fonte energetica (nel senso che politiche e prezzi dipendono fondamentalmente dalle sue strategie). Gli Stati Uniti sono sempre stati amici di questo popolo, c’è bisogno di spiegare perché? Adesso vediamo come faranno a far convivere questi sunniti con gli sciiti dell’Iran (Yemen docet!). Riusciranno gli Stati Uniti a dimostrare capacità diplomatiche, doti nelle quali non eccellono?

Il vertice delle Americhe a Panama (LA CUMBRE DE LAS AMERICAS) è sempre un incontro importante per la partecipazione, per i temi e per la occasione di rafforzare contatti e senso di appartenenza alla stessa regione da parte di quasi tutti i paesi dell’area. Quest’anno sarà affollato (35 paesi) e ci sarà anche Cuba (per la prima volta), è previsto l’incontro (storico) tra Obama e Raul Castro. Ci sarà anche Nicolas Maduro del Venezuela e non si sa se stringerà la mano con il Presidente Obama. Forse in questa occasione (e questo è da considerarsi un altro evento storico) Obama annuncerà la fine della dottrina di Monroe, quella che considerava per gli Stati Uniti l’America Latina  il cortile di casa con diritto di intromettersi negli affari dei singoli paesi.

A proposito dell’incontro tra OBAMA E RAOUL CASTRO, a breve è prevista l’apertura delle Ambasciate nei reciproci paesi, è previsto togliere Cuba dai paesi sponsor del terrore (dove è dal 1961) da parte del Dipartimento di Stato americano. Insomma la prova che locomotiva del disgelo sta marciando tra Cuba e Stati Uniti.

Hillary Clinton annuncia la sua candidatura per i democratici per LA PRESIDENZA. Dovrà vincere le primarie che partono a gennaio prossimo (ma di fatto sono già in atto) e una sua concorrente che dicono agguerrita e cioè Elizabeth Warren, senatrice del Massachusetts. Intanto in campo repubblicano si scalda Jeff Bush (il fratello del guerriero George) che dovrà vedersela con Marco Rubio. Potremo avere forse un primo Presidente donna in questo grande paese se vincono i democratici o il primo Presidente di origine latina se vincono i repubblicani (della dinastia Bush meglio, anche per scaramanzia, non parlarne). Chissà noi europei per chi dobbiamo fare il tifo!

 

Inserito il:11/04/2015 17:34:17
Ultimo aggiornamento:25/04/2015 21:41:46
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