Aggiornato al 06/05/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

Belvedere - Numero 37

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Giovanni Domenico Campiglia (1692-1775) – Palazzo della Consulta

I fatti nostri.

Sono partite le mediazioni sulla LEGGE COSTITUZIONALE che è in marcia, quella della abolizione del Senato elettivo, delle Provincie, di altri Enti inutili, del nuovo modo di fare le leggi e di dare la fiducia ai Governi. Le mediazioni sono tra il PD e la sua minoranza soprattutto, ma anche con gruppi di cani sciolti, di fuoriusciti che potrebbero garantire voti e supporto. In questo paese ogni progetto sociale arriva in modo molto diverso da come parte, la forza della democrazia dicono alcuni, la forza degli interessi e dei gruppi di potere dicono altri. Comunque ecco perché spesso le leggi e le riforme sono strampalate, lacunose e contradditorie.

Mondadori offre 135 MILIONI PER ACQUISIRE RCS Libri. Una notizia come altre, una normale acquisizione da parte di una azienda di un’altra che opera nello stesso settore, la concentrazione di interessi comuni insomma. Ma la fine di una iniziativa, quella di Rizzoli, durata tanto tempo e che ha avuto un ruolo nella cultura italiana, la difficoltà di un intero settore e la tecnologia che avanza e che richiede altre professionalità e altri investimenti, gli errori strategici del management che ha diretto e che dirige lo stesso settore. Ecco anche cosa c’è dietro questa notizia.

La produzione letteraria degli ultimi anni, per scarsità di autori e di idee o per scelte esclusivamente commerciali od ottuse degli editori soprattutto di quelli grandi, si può classificare come misera. Molti libri inutili e banali di personaggi politici, sportivi, operatori dello spettacolo, giornalisti che raccontano il loro lavoro. Qualche libro sulla storia del secolo scorso perché ora se ne può parlare con maggiore documentazione e soprattutto con sincerità. La cosa più triste che salta all’occhio è la scomparsa o quasi della NARRATIVA, DEL ROMANZO. Se ne scrivono pochi e se ne leggono ancora meno e anche per questo non se ne pubblicano. È un simbolo della nostra epoca, da ricordare quando si esprimono valutazioni e pensieri su quello che succede, su cosa significa la mediocrità e la speranza.

Si parla tanto di ecologia, del RISPETTO DELLA NATURA, si fanno riunioni internazionali al più alto livello, si firmano protocolli e impegni, insomma il mondo, la gente comune ha la sensazione che ci sia una maggiore sensibilità verso la natura. Cosa che poi vuol dire anche rispetto delle generazioni future e rispetto per la vita, ogni forma di vita e non solo la nostra. Ma non può non essere affrontato prima o dopo il fenomeno della urbanizzazione, della concentrazione nei grandi conglomerati urbani, dove si favorisce il fenomeno del privilegio per i più ricchi, sempre meno ma sempre più ricchi, dove la gente si sovrappone e vive spesso in condizioni contrarie alla natura anche se in modo esteticamente accettabile. Deve cambiare il modello di vita e il modo di lavorare e di erogazione dei servizi. È su questo tema che si dovrebbe concentrare la tecnologia e non sui gadget o sugli orologi.

Ritornare ad amare IL CORTILE sarebbe bellissimo e andrebbe suggerito a tutti (frequentate il cortile e se non l’avete fatevelo). Io lo posso garantire, perché grazie ad un cortile dove è collocata una piccola casa vicino al Lago Maggiore, ho conosciuto bella gente, sinceri sentimenti, il piacere della solidarietà, la disponibilità a partecipare, un modo per sentirsi nel mondo, per scoprire le relazioni vere tra le persone. L’altro giorno sono andato e siamo stati con alcuni amici del cortile appunto all’ombra sul verde a bere del bianco fresco, a raccontarci, a dirci che ci siamo l’uno per l’altro, a progettare la festa riunione di mezza estate visto che non siamo riusciti a fare quella del solstizio, di inizio estate. È stato bello e sono tornato nella città, o meglio nel grande e popoloso sobborgo in cui vivo, felice di sapere sempre di più cosa è l’amicizia.

Devo dire che in fondo io interpreto FACEBOOK come un cortile, dove anche se in modo solo virtuale si incontrano umanità, solidarietà, si fanno amicizie nate dalla attenzione, dal confronto, dal dialogo, dalla conoscenza. Ma Facebook è un luogo dove si ritrovano anche vecchi amici o persone che hanno fatto parte della nostra vita per certi periodi e che poi si sono dispersi, si scoprono emozioni nuove con persone sconosciute o con persone conosciute in momenti e ambienti diversi della propria vita. Per questo è tristissimo quando qualcuno abbonda con la volgarità, la propaganda del proprio pensiero politico senza rispettare quello degli altri, la esposizione di un prodotto da vendere, la voglia di avere un ponte verso qualcosa o qualcuno, con la invasione delle proprie cose (immagini o pensieri personali o trovati) quasi come coloro che hanno paura del buio. Capisco tuttavia che bisogna farsene una ragione, il mondo è sempre più così ed a molti sfugge di mano persino il piacere della bellezza, della semplicità, della educazione, della verità.

È straordinario per alcuni e normale per altri il fatto che molti artisti, intellettuali, pensatori passino DA UN PENSIERO AD UN ALTRO, da certi principi difesi con aggressività di argomentazioni e persino con violenza verbale talvolta ad altri opposti nei quali travasano la stessa passione. Nel campo politico e sociale si citano i tanti che sono passati dalla sinistra, talvolta dalla estrema sinistra, alla destra conservatrice e anche viceversa, quasi che più forte è l’estremismo più probabile il salto ad un altro pensiero pure estremista. Si verifica il fenomeno anche nel campo religioso quando ci sono delle conversioni da una credenza ad un’altra.  A me personalmente non impressiona il cambiamento di idee e di pensieri perché lo trovo normale nella evoluzione di ciascun uomo, trovo non appropriata la condanna che molti fanno in caso di cambiamento e sottolineo semmai come l’estremismo spesso è il motore di una utopia che va dappertutto come una palla continuando a non trovare il rimbalzo giusto.

L’eliminazione del ROAMING nella telefonia cellulare è un provvedimento giusto, atteso, l’eliminazione di un privilegio a favore degli operatori giustificato solo in fase di avviamento dell’attività. Quello che non si capisce è perché bisogna aspettare giugno 2017 come ha stabilito la Commissione Europea.

La grande PRIVATIZZAZIONE di questo anno 2015 sarà quella delle Poste, le cui procedure di avviamento della operazione stanno marciando rapidamente. Lo Stato manterrà comunque la maggioranza, l’operazione dovrebbe produrre un incasso per oltre dieci miliardi, di cui circa quattro per la finanza pubblica. La strategia delle Poste prevede in questo momento tre linee di attività principali: la logistica, i sistemi di pagamento, la raccolta, l’amministrazione e la gestione del risparmio. Almeno questo è quello che Francesco Caio sta illustrando a tutti gli investitori internazionali che si stanno avvicinando interessati.

La SHARING ECONOMY si diffonde in tutto il mondo e gli economisti come è naturale si cominciano a dividere e ad esprimere teorie una diversa dall’altra. L’economia della condivisione sembra la definizione più accettata da tanti se non da tutti. Meno popolare la definizione che parla di capitalismo senza proprietà. Ma il dibattito ideologico più acceso riguarda le conseguenze del sistema: qualcuno parla di aumento forte delle diseguaglianze e altri parlano di ripartizione del benessere. È certo che rappresenta il fenomeno più significativo nell’area della economia.

Fino a quando LE DECISIONI DEL MONDO sono nelle mani degli economisti la sua deriva sarà inarrestabile. La prevalenza deve essere presa dalla politica, lo avevano capito e spiegato bene i filosofi greci a partire da Platone.

Non si capisce cosa stanno aspettando a portare l’ETA’ PER VOTARE a 16 anni. I giovani a quell’età hanno già oggi la maturità per scegliere, non certo meno di certi vecchi e maturi signori ancorati a credenze e pensieri del secolo scorso o più.


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Théodore Chassériau (1809- 1856) – Il Califfo Ali-Ben Hamet -1845

Uno sguardo altrove.

Lo Stato Islamico, IL CALIFFATO a distanza di un anno ha una accettazione maggiore rispetto al passato e la si deve a vari fattori, soprattutto al pragmatismo e alla modernità che non hanno mai avuto altri gruppi terroristici internazionali. Ma anche elasticità, ricerca di professionalità adeguate nel combattere e nel comunicare ed anche nell’organizzare. Lo Stato Islamico non lo si può combattere con eserciti di incompetenti o disperati anche dotati di armi venute dall’America. E gli americani infatti non hanno capito il problema. Il futuro di questa vicenda non è semplice.

LA MOSSA DEL REFERENDUM non è un’ansia di democrazia, non è la voglia sfrenata di dare la parola al popolo, ma è, come è giusto in questi casi, una mossa politica fatta da un politico al potere che vuole conservare il potere legittimamente. Se i greci rispondono sì al referendum Tsipras può mettere a tacere definitivamente la minoranza interna del suo partito che pesa per circa il 30% e procedere a sottoscrivere gli accordi trattati, magari con qualche aggiustamento formale.  Certo corre il rischio che i greci rispondono no e allora la soluzione del problema non può essere solo un sistema di ricatto all’Europa, ma si fa più difficile. D’altra parte la politica richiede anche di affrontare dei rischi per raggiungere quello che si vuole.

La realtà è che L’EUROPA fatta dagli economisti (che oggi tanto sbraitano) e dai loro amici banchieri è un fallimento perché non poggia su alcuna base politica e sociale e questo dà fiato alle trombe di coloro che sfruttano la ottusità europea e l’opposizione a questa burocrazia elefantiaca a scopi di politica e di potere personale. A prescindere di come va a finire con la Grecia e ammesso che si riesca a superare il contraccolpo, forse la Grecia è l’occasione ultima di ripensare alla politica della Unione, l’ultima chiamata insomma.  Ma come si fa a smontare gli enormi interessi di gruppi finanziari, di banche e di servitori sciocchi che si muovono come marionette? Questo è il problema come direbbe un grande inglese. Infine bisogna riconoscere a Tsipras, indipendentemente che si condivida o meno la sua politica, che senza di lui oggi saremmo ancora a giocare al minuetto veneziano.

La CINA è un grande paese, fa cose importanti e sta assumendo nel mondo un ruolo di prima fila, condizionante degli equilibri del futuro. Sta anche provando la famosa terza via, un patto sociale ed economico nuovo, un tentativo di accettare comunismo e capitalismo facendoli in qualche modo convivere. Ma non manutiene la muraglia, uno dei grandi capolavori di ingegno dell’uomo in assoluto. Dei 21mila chilometri già sono stati persi per crolli od erosioni circa 2mila chilometri, solo meno del 10% è manutenuto bene, tutto il resto è abbandonato o quasi. Forse la Cina potrebbe fare di più per la Muraglia.

È stata ufficialmente varata la “BANCA ASIATICA DEGLI INVESTIMENTI”, di cui la Cina detiene il 30% circa e il diritto di veto. Sono 57 i paesi che partecipano al capitale e l’investimento annuale previsto da parte della banca si aggira intorno a 1,5 miliardi di dollari. Una alternativa, una competizione con il Fondo Monetario Internazionale, un errore forse degli Stati Uniti, comunque un movimento nella finanza internazionale, una opportunità per molti paesi. Ma anche uno strumento di potere di gruppi che lottano con altri gruppi, la battaglia diventa sempre più globale.

In una visita ufficiale IN MESSICO, il re di Spagna, Filippo VI, ha ufficialmente e formalmente ringraziato il paese della accoglienza che ha dato negli anni 30 e 40 ai tanti intellettuali spagnoli in fuga dalla dittatura fascista di Francisco Franco. Tanti intellettuali che hanno tenuto vivo lo spirito di Spagna e che hanno rappresentato sempre un punto di riferimento del paese per il futuro. E che, nello stesso tempo, hanno dato un contributo al Messico nelle Università, nell’arte, nei centri culturali. Una grande vera amicizia quella tra Spagna e Messico. Una grande storia di Messico quando accoglieva i profughi europei del fascismo e del comunismo.

Siamo lontani, se ne parla poco, ma il dramma che si consuma tutti i giorni nel DESERTO DELL’ARIZONA con i migranti messicani che cercano di passare negli Stati Uniti, non è forse paragonabile a quello che si consuma nel Mediterraneo ma ci manca poco. La verità è che quando manca da vivere, quando si cerca una situazione di vita migliore per se e per la propria famiglia, il coraggio viene anche se non si ha, contraddicendo ogni analisi manzoniana. Il coraggio di osare, di sfidare la morte per vivere!

Stanno venendo alla luce mail, intercettazioni, altri documenti e testimonianze sul ruolo della Francia di Sarkozy, che aveva come consulente il filosofo Bernard Henry Levy, nell’OPERAZIONE LIBIA e nella eliminazione di Gheddafi. Una storia brutta, una macchia per la Francia e sulla sua politica internazionale.

Sono state aperte le AMBASCIATE degli Stati Uniti a Cuba e viceversa. Il programma di disgelo, di avvicinamento va avanti ed anche abbastanza rapidamente.  Le belle notizie del mondo, poche purtroppo!

Un’altra buona notizia che riguarda Cuba esiste ed è una buona notizia per tutto il mondo. Una notizia comunicata dalla organizzazione mondiale della sanità. La eliminazione della trasmissione del VIRUS HIV da madre a figlio.  Una grande conquista della medicina, una conferma della capacità della sanità cubana.

Le notizie di stampa riferiscono di una serie di fucilazioni ordinate dal CARO LEADER coreano del Nord Kim Jong-un. Le probabilità che siano tutte fantasie sono molto alte. Fa folklore, fa ridere, fa vendere un giornale. Ma se fosse vero non si saprebbe così come si sa (tutto può essere tuttavia, o no?).

La stampa dà notizia in Spagna, a Madrid, in un ristorante del centro della città, di una cena informale tra il vecchio re Juan Carlos, l’attuale Presidente del Consiglio e i passati Presidenti della storia democratica del paese. Un incontro tra persone che, anche se portatrici di visioni politiche diverse, hanno tutte collaborato per lo sviluppo del paese. La vita democratica, la democrazia è fatta anche di queste cose. Lo statista è capace anche di queste iniziative. Come quando negli Stati Uniti il Presidente convoca i vecchi Presidenti per chiedere una opinione su una questione importante del paese. O in Germania quando la Merkel convoca tutti i partiti per spiegare strategie e comportamenti del Governo e ascoltare le opinioni. La incompiutezza della democrazia nel nostro paese si può vedere per esempio anche da queste cose, o meglio dalla assenza di questo fair play, dall’assenza del concetto che l’interesse del paese in certi momenti prescinde da specifici interessi o da visioni legittimamente diverse.

Inserito il:05/07/2015 06:45:51
Ultimo aggiornamento:23/07/2015 21:18:25
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