Aggiornato al 06/05/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

Belvedere - Numero 91

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John Constable (1776-1837) – Wivenhoe Park - Essex - 1816


Si può pensare di Renzi quello che si vuole legittimamente, perché LA DEMOCRAZIA E LA LIBERTA’ queste sono. Ma bisogna ammettere che la sua azione europea, verso una Europa sull’orlo di una crisi di nervi, è di valore, fatta con una vision del futuro e non soltanto con un obiettivo in termini brevi per portare a casa qualcosa, fatta inoltre nell’interesse del nostro paese ed anche dell’Europa tutta, coerente con il Manifesto di Ventotene di Spinelli, Rossi e Colorni. È la prima volta da molti anni che il nostro paese gioca un ruolo propositivo, che presenta una piattaforma su cui discutere, anche scontrarsi, ma che fissa le regole del gioco, i problemi e indirizza verso soluzioni di largo respiro, nell’ambito delle quali operare giorno per giorno.  Una mossa importante questa di Renzi, del Governo Italiano, che dimostra come senza il nostro paese la Unione perderebbe non solo territori e clienti, ma soprattutto intelligenza. Ed ancora una mossa non populistica, banale e senza contenuto culturale e politico, ma piena al contrario di progettualità in continuità con i valori costitutivi e con le tendenze economiche, politiche e sociali con cui confrontarsi nel mondo.

L’accusa che viene rivolta a Renzi e al Governo è, nell’occasione della votazione sulle Unioni Civili al Senato, di avere accettato i VOTI DI VERDINI e del suo gruppo.  Perché i voti di Alfano, al Governo ancora prima di Renzi con Letta, sono meglio di quelli di Verdini? Perché i voti dati al Governo Monti insieme a Forza Italia al Governo Monti andavano bene? La politica è la politica e si giudica sempre dai risultati e non da come si fa e questo è l’errore storico della sinistra europea. Vale sempre ricordare loro che Mao, un idolo di certe ideologie, diceva che i gatti possono essere bianchi o neri purché mangino i topi.

Non si capisce perché si dice che l’EMENDAMENTO CANGURO è uno strumento antidemocratico quando quasi sempre è usato, ed è peraltro l’unica possibilità, per contrastare le migliaia di emendamenti ostruzionistici realizzati con un software di ricombinamento testuale. E che sono, con tutta evidenza, antidemocratici, perché tendono a bloccare i lavori parlamentari e ciascuno di essi non corrisponde ad una riflessione giuridica o sociale o politica, ma è solo una technicality.

Quelli che costituiscono FORMAZIONI DI SINISTRA e si presentano alle elezioni amministrative o politiche sanno che lo fanno esclusivamente per danneggiare il PD e per favorire le destre magari quelle più estreme. Lo sanno e se così non fosse sarebbero degli stupidi, ma non possono essere onestamente tali sino a questo punto.

ATTACCO DI PIER LUIGI BERSANI al suo segretario di partito. Per ottenere cosa? Far perdere il partito alle prossime elezioni amministrative e al prossimo referendum in modo che Renzi lasci il partito. A chi? Ma a lui e ai suoi amici che potrebbero così riportarlo alle sconfitte e al tran tran di sempre con buona pace dei cittadini italiani, delle nostre relazioni internazionali. Soprattutto con buona pace di chi è in difficoltà. E poi dicono che Bersani è un buon uomo, forse lo è ma non è purtroppo inutile. È un problema del paese semplicemente.

La diffusione di internet e soprattutto del commercio elettronico, il successo sempre più vistoso di Amazon e delle tante altre aziende del settore, stanno rilanciando LA PRODUZIONE DEL CARTONE, necessario per la spedizioni delle merci. Quindi cala nel mondo la produzione di carta, ma sale quella del cartone. Gli effetti, incluso quelli del riciclo, sono da valutare nei piani industriali dei vari paesi. Un esempio di cambiamento, di spostamento di business, di come è importante prevedere.

QUANDO LE CARTE SI MESCOLANO, i vecchi leader politici cadono in disuso con tutta la loro pateticità, i partiti tradizionali sono scavalcati da tutte le parti, nascono nuovi movimenti e gruppi politici, si avverte il superamento delle vecchie classificazioni (destra e sinistra) anche se non dei concetti che rappresentano, nascono nuovi protagonisti, si manifestano personaggi che spesso non si sa da dove vengono e perché sono nel gioco. Per esempio in Spagna assume ogni giorno di più rilievo il Sindaco di Barcellona, Ada Colau, che corre per una lista civica, almeno al momento, e che tutti considerano la versione catalana e spagnola di Evita Peron. La sua attività principale non è quella di gestire il suo Comune, ma di fare politica riempiendola sempre di più di sentimenti ed emozioni, di mantenere le relazioni con le classi popolari, di trascinare le genti. La Signora Colau è un esempio, ne sentiremo parlare, ma sentiremo parlare anche di tante persone come lei ovunque. Difficile dire se è un bene o un male, l’importante poi che i cittadini sappiano distinguere e scegliere. È la democrazia che speriamo cresca rispetto al passato, attraverso la consapevolezza maggiore delle popolazioni ed anche (perché no?) con la discesa in campo di nuovi potenziali protagonisti.

IN AMERICA LATINA soffia un vento di destra o comunque di centro destra. Negli anni ‘90 il continente è stato pervaso dal liberalismo che è inciampato non appena l’economia ha cominciato ad accusare segni di frenata e soprattutto a causa della corruzione che in quegli anni è cresciuta moltissimo. Poi all’inizio del nuovo millennio la maggioranza dei paesi è passata alla sinistra o comunque a governi i cui programmi mettevano al primo posto interventi per abbassare la miseria, far crescere un ceto medio e avviare infrastrutture che potessero consentire sviluppi imprenditoriali successivi. Ma adesso il vento sta andando in un’altra direzione, forse perché da una parte gli obiettivi sono stati mancati (il calo delle materie prime ha influito moltissimo) e dall’altra non si è eliminata la corruzione (anzi!), i sistemi hanno prodotto ingiustizie palesi e la trasparenza è ancora una chimera. Soprattutto sono le nuove generazioni che hanno voglia di cambiare e che non accettano più queste situazioni (questo è brutto per le sinistre). L’Argentina è passata al centro destra, il Venezuela ha votato per i conservatori alle ultime elezioni costituendo un Parlamento che di fatto ha bloccato Maduro, il Brasile si accinge ad andare alle politiche con la Presidente Rousseff e il Partito dei Lavoratori travolti dagli scandali, in Bolivia la popolazione ha negato il quarto mandato a Evo Morales, in Ecuador la stessa cosa ed anche in Cile i sondaggi danno la Presidente Bachelet sconfitta.

Negli Stati Uniti IL FAMOSO SUPER MARTEDI’ elettorale ha confermato tutto. Come volevasi dimostrare Donald Trump e Hillary Clinton marciano a passi spediti verso la nomination e presumibilmente si contenderanno la Presidenza a novembre prossimo, se non compare qualche outsider.

Ma LA STORIA DI BREXIT, che ha preoccupato tra l’altro tanto anche il G20, e cioè il possibile abbandono da parte della Gran Bretagna della Unione Europea è puro populismo di David Cameron, che ha promesso questo referendum per vincere alle ultime elezioni politiche e per combattere in particolare la destra razzista che sembrava dovesse o potesse raccogliere molti voti dal mondo dei conservatori. Ma la Gran Bretagna ha già fatto il suo referendum nel 1975, ha ottenuto quello che voleva dalla Unione Europea al punto che ora è considerato un socio speciale; sa che se vincessero i no all’Unione Europea subito gli scozzesi chiederebbero di fare un altro referendum perché non ci pensano di abbandonare l’Europa. Quindi solo il populismo, la spregiudicatezza di Cameron sta mettendo il suo paese, l’Europa e gli ambienti finanziari internazionali in fibrillazione. Per il resto il mondo dovrebbe condannare questo modo di fare politica sulle spalle della gente.

Alla fine LA SOLUZIONE PER LA LIBIA si troverà dividendo il paese in tre come è nella realtà (Cirenaica, Tripolitania, Fezzan). Siamo stati noi italiani a volerlo unito (la colonia) e poi è stato Gheddafi a gestirlo con il pugno di ferro. Ricordiamoci quello che è successo in Jugoslavia dopo la morte di Tito, alla fine si è trovata la soluzione quando ogni paese, ogni etnia ha trovato la sua autonomia e la sua connotazione.

La divisione in tre forse può valere ANCHE PER LA SIRIA e su questa base che tutti (anche russi ed americani) possono trovare l’accordo. Il Nord ai curdi, il Centro ai sunniti e il Sud alle altre religioni. È inutile far convivere insieme gente che non vuole convivere e che ha poco in comune.

LA FREDDEZZA CON CUI IL PAPA ha ricevuto il Presidente argentino, Mauricio Macrì, apre naturalmente grandi dibattiti in quel paese anche tra i cattolici, molti dei quali non amano il Papa schierato politicamente e apertamente. Una delle accuse che lascia pensare anche chi non è argentino è quella per cui Bergoglio ama da sempre circondarsi di persone mediocri e sembra che anche in questo grande incarico non sia venuto meno alle sue abitudini.

In Svizzera UN REFERENDUM POPOLARE ha cancellato una proposta di legge che tendeva ad espellere dal paese gli stranieri anche se commettono piccoli reati. Il commento autorevole e diffuso in quel paese che non si può dire disattento alle sue frontiere e che controlla continuamente la sua composizione sociale è che ha vinto lo Stato di diritto. Una bella lezione, forse per alcuni inaspettata, ma coerente con la grande civiltà  di cui la Svizzera da sempre è portatrice.

Sarebbe interessante capire che ruolo le POSTE ITALIANE vogliono giocare nella logistica integrata al commercio elettronico e alla sua attività bancaria. Vogliono porsi come alternativa ad Amazon (potrebbero, volendo) o vogliono solo allearsi con questa e rinunciare o hanno in mente qualche altra idea come far finta di niente e occuparsi solo della privatizzazione dell’azienda, magari non consegnare più la posta tutti i giorni?

A New York UN GIUDICE DA’ RAGIONE AD APPLE che non vuole rendere accessibile per l’FBI lo iphone del terrorista di San Bernardino. Un tema in cui il dibattito a livello internazionale è molto acceso e questa decisione è una notizia. Naturalmente la storia non è finita e sarà interessante vedere come prosegue.

Gli operatori telefonici STANNO ALZANDO I PREZZI in tutta Europa in ordine sparso e in modo diverso così non sembra che si siano messi d’accordo. In Italia Tim lo fa dal primo aprile. Forse, viste le condizioni in cui versano gli operatori con i profitti che calano e visto che il mercato è saturo assolutamente, almeno per i servizi telefonici la decisione in chiave di marketing non fa una grinza.

In questa storia delle tariffe la cosa più intrigante, è notare la totale ASSENZA DELLA AUTORITA’ AGCOM, tanto è vero che molti pensano che forse sia stata addirittura abolita con decreto governativo. D’altra parte è da un po’ che non si hanno manifestazioni di una sua presenza su questo mercato. L’impressione è che stia morendo per naturale estinzione tra gli sbadigli del mercato che per la verità non ne sente la mancanza.

In Gran Bretagna il nuovo segretario del Partito Laburista, Jeremy Corbyn, HA COOPTATO il greco Yanis Varoufakis come consulente strategico del Partito in particolare per i rapporti con l’Unione Europea e con il sistema finanziario internazionale. Avanti verso la disfatta!

Ci sono DUE MILIONI DI CITTADINI BRITANNICI che vivono fuori del loro paese e che, in caso di Brexit, perderebbero diritti e vantaggi (per esempio assistenza sanitaria) perché verrebbero a decadere le reciprocità consentite e stabilite dalle norme della Unione Europea. Di questo nessuno ne parla, chissà perché.

Grande dibattito in Germania se mettere fuori legge IL PARTITO NEONAZISTA come richiesto dalla Camera Alta del Parlamento. La soluzione e gli schieramenti in merito saranno un bel termometro per sapere come si muovono le cose in quel grande paese.

Le voci che danno l’Isis di Al Bagdadi in un MOMENTO DIFFICILE devono essere vere perché provengono da varie fonti, di vari paesi, di varie tendenze. Momento difficile per problemi economici (stipendi ridotti del 50% agli ufficiali e del 30% ai militari semplici), per disaffezione di molti con ricorso alla violenza per imporre disciplina ed evitare ulteriori diserzioni, per una serie di sconfitte delle ultime settimane. Per l’Isis la lotta si fa più dura e non sarà neanche facile compiere attentati sul continente europeo con tutta l’allerta che c’è dovunque.

LE SOCIETA’ DI HEAD HUNTING, quelle che si occupano di ricerca e selezione di personale, sono piene di lavoro, tante richieste e tante difficoltà a trovare quello che le aziende cercano. Perché questo è il problema: le aziende hanno bisogno di professionalità che non ci sono e ci sono professionalità che nessuno vuole. Questo fa capire con estrema chiarezza quanto è cambiato il lavoro e come è difficile gestire questo cambiamento. Naturalmente i media sono disattenti, le statistiche sono fredde, i sindacati non sanno di cosa si sta parlando, molti politici non capiscono o speculano.

UN LIBRO DI PAUL MASON, giornalista economico inglese che collabora con il Guardian ed è responsabile economia di Channel 4 News, “Post capitalismo verso un nuovo futuro”. L’autore fa sue anche le teorie dell’economista americano Jeremy Rifkin, quello della società a costo marginale zero. Mason parla del capitalismo che ha dato un grande sviluppo anche se in modo diseguale nel mondo, ma che adesso ha esaurito tutta la sua capacità di creare ricchezza e di far crescere le società comunque. Il modello del neoliberismo non può più, in altri termini, rappresentare la soluzione, prigionieri come siamo sempre più di un feudalismo tecnologico che esaspera le diseguaglianze. Necessitiamo di un nuovo pensiero radicale che trascende le posizioni ideologiche e politiche di oggi, direbbe Franklin D. Roosevelt. Una democratizzazione del modo di fare impresa, di trovare il modo di vivere in una società dove molti prodotti e servizi saranno gratuiti, dove il lavoro sarà diverso, dove forse la proprietà sarà abolita nella forma attuale e non per ipotizzare un utopico e superato socialismo. Mason individua nel cooperativismo una forma di mediazione che ci può consentire di andare verso il futuro. Un libro che ha il coraggio di mettere crudelmente sul tappeto i problemi e che spinge a riflettere su di un futuro che non può essere la proiezione del passato.

Le voci di contatti tra REPUBBLICA E LA STAMPA ci sono.  Editori puri ormai in questo paese ce ne sono pochi e Carlo De Benedetti è forse il maggiore tra questi ed a questo punto è logico che voglia crescere. La Stampa è un grosso giornale, di grande prestigio, estremamente radicato in Piemonte. Ma c’è una ragione che vale anche per l’editoria e cioè la necessità di aggregare clienti per le diversificazioni che sono in atto e da venire nel campo internet e video. È una partita interessante da seguire con estremo interesse.

SE NON SI TENTA l’impossibile, il possibile non si può mai raggiungere (Max Weber).

 

Inserito il:02/03/2016 15:57:28
Ultimo aggiornamento:17/03/2016 21:37:44
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