Aggiornato al 06/05/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

Belvedere - Numero 2


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Mattia Preti (1613 – 1699) – La cena del ricco Epulone

Un pensiero: l’ egoismo.

L’egoismo si definisce come esclusivo amore per se stesso, porta a non tener conto delle esigenze altrui e tende alla ricerca esclusiva dell’utile, del profitto anche a danno degli altri e usando ogni mezzo, ipocrisia e inganno compresi.

La nostra epoca è caratterizzata da un grande egoismo che si manifesta in tutti i campi delle attività dell’uomo, da quello sociale a quello etico, e soprattutto nei comportamenti pubblici ed anche privati nelle sfere di sentimenti come l’amicizia e l’amore.

Le ideologie o le religioni che teoricamente predicano altruismo e solidarietà, nella realtà non accettano  opposizioni  e contrasti e alcune di esse ricorrono anche alla violenza pur di affermare la propria volontà e il proprio ruolo. È sempre avvenuto nella storia e forse oggi si notano di più queste manifestazioni ed esternazioni perentorie, proprio perché maggiore è il contrasto con il cammino che intanto l’uomo ha compiuto e continua a compiere nel pensiero, nelle opere e nel modo di vivere almeno in una certa parte del mondo.

Naturalmente l’egoismo diventa un fenomeno più diffuso, più intenso, violento e crudele quando le differenze di vita sono ampie e si allargano sempre più e quando le crisi economiche, magari conseguenze di operazioni di speculazione di gruppi di potere, invadono paesi e continenti portando con loro paura e  tristezza.

Non c’è dubbio che il futuro del mondo e dell’uomo saranno più facili e più belli, meno competitivi e violenti, con più solidarietà e buoni sentimenti, quanto meno sarà forte il tasso di egoismo con i suoi terribili derivati!



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Cesare Maccari – Allegoria dell’Italia - 1889


I fatti nostri.

Si dice che il Presidente della Repubblica abbia invitato il Governo a ridurre i decreti e proporre più disegni di legge. Questo per dare più spazio al Parlamento e per impegni assunti da lui nei colloqui con le opposizioni.  E’ giusto in una macchina che funziona, in tempi normali e con un Parlamento composto da persone adeguate e competenti. In pratica, invece, questo potrebbe significare per il paese tempi più lunghi, leggi più ingarbugliate, processi riformatori ritardati, ostruzionismi di principio e non di merito, favori a gruppi lobbistici legati a qualche partito od a più partiti. È anche così che, negli ultimi decenni, il paese è andato precipitando non a vantaggio di una democrazia sostanziale.  Ma ci vuole coraggio ed  il coraggio, come sapeva bene Don Abbondio, non è uguale per tutti.

Le nuove regolamentazioni sulla governance della Rai ed i nuovi indirizzi sul suo ruolo, possono rappresentare una svolta per questa azienda e per lo sviluppo culturale e civile del paese. Inoltre, potrebbero rappresentare l’occasione per una collaborazione politica e operativa tra il Partito Democratico e il Movimento 5 stelle, che vanno dicendo più o meno le stesse cose, o quasi, in merito alla Rai. Importante la scoperta anche da parte del movimento 5 stelle che la politica non è solamente fatta da dichiarazioni e opposizioni, ma da accordi, da lavoro parlamentare, da ricerca di soluzioni per il paese tenendo conto che spesso il meglio è nemico del bene, come si dice in Toscana.  E se ciò avvenisse sarebbe un segnale significativo per il panorama politico del paese.

La lotta delle forze politiche in Parlamento sul tema dell’allungamento dei tempi per la prescrizione nel caso dei reati di corruzione non sarà semplice, perché dietro le posizioni di alcune prese di posizione di partiti o di gruppi ci sono interessi non di poco conto. Speriamo che la proposta del governo (per meglio dire del partito di maggioranza relativa) prevalga, perché sembra sia quella con l’allungamento dei tempi più significativo. Lo spettacolo offerto da alcune forze politiche al paese è comunque miserevole.

Sul tema banda larga su cui il Governo ha preso in questi giorni decisioni di una certa rilevanza per il futuro del paese, i media stanno scrivendo molto ed anche male. Forse perché non hanno capito e forse perché gente che ne capisce non c’è ne è molta. Intanto confondono l’iniziativa della costruzione di una rete per la banda larga con la rete di rame della Telecom Italia, che non c’entra perché è una rete di una società privata quotata in borsa. Il governo pare intenda favorire lo sviluppo di una iniziativa ad hoc alla quale contribuire con finanziamenti diretti, con facilitazioni per l’installazione delle strutture e con incentivi per gli utilizzatori. A questa iniziativa possono e devono poi partecipare i privati (operatori telefonici e televisivi o altri investitori) che devono a loro volta contribuire all’investimento e scegliere la tecnologia più adeguata e più attesa. La scelta della tecnologia, infatti, non può essere un compito del governo in modo assoluto e non solo per motivi formali.  Un segnale dato, per esempio, è quello di potere fare gare dove la remunerazione è legata ai tempi di consegna e non al prezzo più basso (la follia della attuale regolamentazione).

In merito a questo tema, l’amministratore delegato di Vodafone, Aldo Bisio, in una intervista ha detto che la sua azienda potrebbe partecipare in partnership in una iniziativa mista pubblica e privata, in cui nessun operatore abbia la maggioranza e che abbia la missione di gestire il network della banda larga. Telecom Italia fa sapere che potrebbe andare bene, ma che però, essendo l’operatore più importante, vuole il 51%. Gli altri stanno a vedere per il momento (e fanno bene!). Infatti, si tratta solo di schermaglie. Adesso, forse già nelle prossime settimane, si entrerà  nel vivo. E un protagonista importante, fondamentale sarà certamente Franco Bassanini, Presidente di Cassa Depositi e Prestiti. Un uomo furbo che sa quello che vuole e che, come dice un caro amico, non punta una fiche se prima non sa dove si fermerà la pallina.

A proposito di telecomunicazioni molti continuano a chiedere se l’Agcom, l’Autorità di settore, esiste ancora. Per sapere come passano le giornate i suoi poveri dirigenti!

HP ha annunciato l’acquisizione di Aruba Network, uno specialista molto interessante di reti wi-fi intelligenti e software defined networking. HP ha pagato per azione lo stesso valore di quotazione in Borsa, senza nessun premium, una vera miseria. Naturalmente sono partite inchieste per valutare la fairness dell’offerta agli azionisti.

Alle Poste Francesco Cajo sta studiando la strategia dei prossimi anni della sua nuova azienda, che rappresenta la sfida più grossa della sua vita professionale. Si dice che voglia fare più banca e meno servizi logistici, affrontare di più il sistema dei pagamenti, avere un network esterno su cui appoggiarsi tra cui in primis Amazon. Si dicono tante cose, speriamo che anche lui prima o dopo dica qualcosa.

Insegnare più tecnologia nelle nostre scuole a partire da quelle minori. Una bella cosa, un obiettivo necessario per andare nel mondo e vivere oggi dovunque. L’importante è che non si sacrifichino altri studi come l’arte, la filosofia, la letteratura, le scienze in generale. Bisogna trovare nuovi equilibri, nuove integrazioni, nuovi metodi, forse nuovi maestri.

I bilanci delle società di informatica che operano in Italia cominciano ad essere disponibili anche se ancora non in modo ufficiale. Il settore è andato bene e, in questo inizio di anno, continua ad andare bene, da quel che sembra. Il dato corrisponde anche a quanto si può rilevare dalle società di head hunting che non hanno visto rallentare il loro lavoro e che hanno un buon carnet di ordini ancora. Certo si sono abbassate un po’ le retribuzioni, è cambiato anche il loro mix tra fisso e variabile, molti anziani anche storici stanno lasciando posto ai giovani. Il quadro del settore è completato dallo sviluppo delle start up che è in buona salute, soprattutto in certe zone, come ad esempio il Veneto e Milano. 

Nella riunione internazionale, che si è svolta, come ogni anno da tanti anni, a Barcellona sul tema della telefonia mobile, per la prima volta l’accento non è stato prepotente sulla tecnologia, ma piuttosto sui mercati e sulle regolamentazioni nazionali e internazionali. Un segnale.


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Palazzo Besta di Teglio – Planisfero attribuito a Leonardo


Uno sguardo altrove.

Benjamin Netanyahu ha avuto un grande successo nel suo intervento al Congresso degli Stati Uniti, con applausi a scena aperta e ripetuti da parte dei deputati e dei senatori di quel paese, in particolare di quelli di parte repubblicana.  Forse non è molto conosciuto il fatto che l’uomo politico è nello stesso tempo Presidente di Israele e uno dei leader del Partito Repubblicano in Usa. Questo spiega molte cose soprattutto a chi sa leggere bene negli affari e interessi del mondo.

Dopo tutto quello che è successo, guerra in Ucraina, sanzioni, gelo con i paesi occidentali, la Russia non ha mai smesso di fornire il gas alla Europa tutta. Questo può voler dire che comunque quel grande paese non ha molte alternative e che neanche l’accordo in merito con la Cina può sostituire l’attuale equilibrio. Riflessione da non sottovalutare nel bene o nel male.

La Grecia ha proprio bisogno di un terzo intervento finanziario perché sembra che non possa andare avanti ed allora i nuovi governanti stanno studiando le riforme da fare per accontentare chi dovrebbe dare questi soldi e cioè alla fin fine l’Europa. La Russia e la Cina, infatti, seguono, confortano, minacciano, ma le loro condizioni offerte non sono migliori di quelle europee. È proprio vero che tutti i salmi finiscono in gloria!

La guerra in Ucraina è nata da un errore diplomatico degli europei che hanno proposto alla stessa di entrare a far parte dell’Unione. Cosa impossibile per due motivi: prima di tutto perché la Ucraina era una nazione non omogenea e poi perché significava portare la Nato ai confini della Russia, cosa per questa non accettabile. La situazione ogni giorno più drammatica in Libia si deve a un errore politico e diplomatico di alcuni paesi europei, Francia in testa, che hanno fatto cadere e poi ucciso Gheddafi senza preoccuparsi minimamente di quello che poi sarebbe successo. Si può tranquillamente affermare che in fatto di diplomazia e di politica estera questi paesi europei non ci sanno fare molto.

I colloqui tra Stati Uniti e Iran proseguono lentamente, ma proseguono. È interesse dei due paesi cercare di tenere unito l’Iraq e contrastare più in generale l’Isis o Stato Islamico che è sunnita, mentre l’Iran è sciita. L’obiettivo è raggiungere un accordo che preveda limiti al programma nucleare iraniano a fronte della revoca delle sanzioni in atto a carico del paese. Ha ragione Obama e cioè non bisogna pensare in termini ideologici, come fanno i repubblicani americani o Israele, ma con alcuni paesi anche se non amici si può essere interlocutori e condividere interessi, magari  per  un obiettivo più grande.


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Antonio Zanchi (18e siècle) - Palamède et Ulysse
avec Télémaque bébé


L’angolo di Palamede.

Palamede era uno degli eroi che parteciparono alla guerra di Troia, figlio di Nauplio e di Clymene, famoso per la sua astuzia, fu capace di smascherare Ulisse che tentava di fingersi pazzo per non andare a combattere a Troia. Di lui, si racconta, che abbia inventato a contare, la moneta, i pesi, le misure, i segnali di fuoco( una sorta di telegrafo ottico dell’antichità), il gioco dei dadi e dei “pessoi” (antenati degli scacchi). Si dice che abbia inventato anche undici lettere dell’alfabeto greco, la lettera (nel senso che fu lui a escogitare l’idea di mandare messaggi scritti a gente lontana) e alcuni particolare della tecnica di vinificazione.

 

Il Presidente della Camera di Commercio di Palermo e Vice Presidente dell’aeroporto di Palermo è stato arrestato mentre stava per prendere una tangente di centomila euro, di cui una parte a rate.  Tale signore, che si chiama  Roberto Helg, è  uno dei maggiori promotori della campagna contro la corruzione e continua(va) a invitare gli imprenditori a denunciare eventuali tentativi di pizzo. È stato accontentato anche se le cronache riportano che non sembra contento di trovarsi  in una cella dell’Ucciardone.

Quanti negozi in concessione esistono nei tanti (troppi) aeroporti italiani, nelle stazioni ferroviarie, in quelle delle metropolitane, degli autobus dedicati alle linee extraurbane? Una quantità enorme e se il metodo “Helg” dovesse essere molto diffuso? Poi dicono che non è vero che i ristoranti sono pieni!

Ma ci sono anche quelli che vengono nominati sovraintendenti o coordinatori  di aree archeologiche o di strutture storiche e artistiche del nostro paese che rubano. Rubano, nel senso che prendono i soldi delle loro organizzazioni e se li portano via. Per esempio a Pompei sembra sia successo ad un certo Marcello Fiori proveniente da Lega Ambiente e apparentemente insospettabile a leggere il suo  curriculum (anche davanti a tutti, come diceva Totò).

La visita del Presidente della Repubblica in Europa, prima a Berlino e poi a Bruxelles, è stata impeccabile, perfetta. Non un capello fuori posto!

Un noto e giovane quotidiano italiano che rappresenta l’opposizione più feroce contro il Governo accusa il Premier di volare troppo e di far spendere, di conseguenza, molti soldi agli italiani. La domanda è mal posta in effetti, perché il problema è non quanto si vola, ma se si vola per fare cosa e, soprattutto, se questi viaggi sono utili al paese. In questa ipotesi meglio spendere i soldi per volare, che non spendere e stare seduti tranquillamente a Palazzo Chigi.  Pare così evidente questa riflessione!

Evasione fiscale e sistema giudiziario hanno bisogno urgente di un piano nazionale che riesca a federare e normalizzare banche dati, archivi, sistemi di informazione. Bisogna assolutamente smaterializzare le tonnellate di faldoni, consentire ai cittadini di poter accedere ai servizi disponibili, soprattutto quelli sanitari, da qualunque punto del territorio del paese.

In un paese come il nostro caratterizzato da un alto livello di conservatorismo il motto per cui “ il successo di oggi può essere la causa dell’insuccesso di domani” è molto appropriato. In alcune aziende si incominciano a manifestare sintomi preoccupanti, come per esempio il non voler capire che il futuro sarà molto diverso dal passato.

Molte piccole o medie aziende nel settore delle tecnologie sono in vendita perché alcuni imprenditori faticano a star dietro a tutto quello che succede. È opportuno spiegare a costoro che se vogliono vendere bene queste loro aziende devono renderle affascinanti, altrimenti difficilmente potranno riuscirci e comunque non alle condizioni che loro vorrebbero. Nelle imprese si compra una realtà ma anche il fascino, che connota molto la prospettiva specie in epoca di grande cambiamento.


Inserito il:06/03/2015 12:54:59
Ultimo aggiornamento:18/03/2015 19:54:07
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