Aggiornato al 05/05/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

Belvedere - Numero 8

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Sandro Zingoni – La goletta San Fortunato costeggia la Maremma- 2014

 

Un pensiero: navigare.

 

Navigare è una parola bella che ha sempre evocato l’avventura, il sogno. Gli uomini che nella storia hanno voluto navigare, ricercare, forse non solo amavano la scoperta, ma sentivano il bisogno di andare, di lasciare la routine, di cercare nuove occasioni per vedere, curiosare, incontrare, sognare. Poi, magari avevano una donna per ogni porto, per ogni scalo per continuare a sentirsi ancorati alla realtà del mondo, anche se con persone diverse in ambienti diversi, per il piacere di ritagliare sentimenti e passioni in relazione ai sogni e alle fantasie che solitamente riempiono le giornate al mare davanti all’orizzonte e alla grandezza della natura.

La storia del mondo è piena di questi navigatori che lo hanno cercato, scoperto, visitato e che per farlo hanno affrontato spesso pericoli, angosce e, non di rado, la morte. Certo l’ambizione è stata importante perché ha rappresentato la molla che spingeva tanti verso l’ignoto, verso l’avventura della vita.

Navigare in un certo senso significava essere sospesi tra realtà e fantasia, tra la vita e l’ignoto, identificava la voglia di evasione, il senso della scoperta, la ricerca di cose che non si conoscono e che si vogliono, un modo di vivere e di voler vivere senza essere nella realtà. In altri termini la via di mezzo tra reale e virtuale.

Ed è straordinario che ora il termine navigare lo si usi per girare nella rete mondiale, in internet, nel web, dove tutti possono cercare, presentarsi, parlare, raccontare, leggere, immaginare, inventare, esercitare sentimenti e fantasie. E, come nella vita reale, truffare, vendere, comprare, pagare, insultare, scoprire.

La sensazione che può dare il navigare nel web può essere molto vicina a quella che i grandi naviganti del passato avevano affrontando il mare aperto, quando non sapevano dove poteva portare, quando partivano lasciando ambienti, certezze, famiglie e amici e andando alla ricerca di nuove emozioni e di nuove esperienze.

Non tutti hanno la coscienza di partire per l’avventura, ma lo fanno a prescindere, che lo percepiscano o meno. Ogni tanto qualcuno ha bisogno di distaccarsi da un social network, dal suo navigare, dal suo cercare, ha bisogno di trovare una realtà, di sentirne l’odore e la consistenza, ed è, in fondo,  come trovare, cercare una donna in un porto, una donna che non si conosce.

Una donna che ti trascina nella realtà, ma in una realtà effimera perché sai che dura poco, sai che sta per finire, che finirà, che non può durare ed allora aumenti il tuo modo di essere sincero, di abbandonarti, di sognare nella realtà. Le donne sono sempre state il software dell’uomo, nel senso che senza di loro gli uomini non sono mai riusciti a fare, per loro che hanno lottato, conquistato, per loro che sono morti. E le donne hanno sempre rappresentato l’interfaccia dell’uomo verso il mondo, una interfaccia sofisticata che regola i flussi, che sa quello che deve lasciar passare e come e verso dove.

Chi dice oggi di staccarsi dal web per cercare di leggere, di trovarsi con amici, di toccarli, di bere con loro, di andare con loro a vedere la natura, è in fondo come chi cercava di lasciare la città per cercare la pace, il silenzio, la bellezza.

La verità è che navigare per l’uomo ha sempre lo stesso significato, il mare vero o virtuale pure, la necessità di andare verso l’avventura, di sognare è fondamentale come la necessità di sapere che ci sono cose nella realtà che ti aspettano e che ti possono accogliere. Navigare sembra un mistero, forse lo è, ma è sempre lo stesso. Come sempre l’uomo ha bisogno di essere tra reale e virtuale. E’ il grande successo della tecnologia!

 

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Cesare Maccari – Allegoria dell’Italia - 1889

I fatti nostri.

La minoranza PD è costituita da persone che non la pensano allo stesso modo e stanno insieme solo perché sono tutte contro l’attuale Segretario e Presidente del Consiglio. Dicono che Renzi è un usurpatore, un arrogante, molti vogliono stare vicini alla CGIL, allearsi con Vendola e magari con Maurizio Landini, sempre che quest’ultimo scenda poi in politica come fa capire e (secondo alcuni) minaccia.

Nessuno della minoranza PD dice come mai il partito è ridotto nelle attuali condizioni, come mai non ha mai fatto o almeno tentato di fare le riforme quando si è trovato nelle condizioni di farle, perché è stato boicottato Prodi, perché si è logorato in questa opposizione al Cavaliere per circa venti anni pensando solo a quello. È proprio vero che la politica in Italia, almeno a sinistra, non la si fa a favore di qualcosa o di qualcuno, ma contro.

La cosa bizzarra è che in questa minoranza PD compare anche un personaggio come Massimo D’Alema, il protagonista di tutte le disfatte della sinistra italiana, lo sponsor di iniziative come quella dei capitani coraggiosi che conquistò la Telecom Italia, da tanti indicato come la rappresentazione fisica della presunzione e dell’arroganza. Ed è bizzarra la sua chiamata alla intransigenza assoluta contro il segretario del suo partito, alla opposizione senza quartiere. Forse pensa che potrebbe sostituirlo?

Tra questa gente c’è chi pensa che per l’economia non ci sono problemi perché basta sviluppare gli investimenti e mettere regole e poi farle rispettare. Nemmeno Catalano avrebbe potuto essere più chiaro!

Come per tutte le leggi, anche quelle costituzionali vanno interpretate. Per la legislazione ordinaria l’ interpretazione autentica è quella della Cassazione, mentre per le leggi costituzionali è della Suprema Corte. Anche per le leggi costituzionali, anzi soprattutto per loro, può esistere una interpretazione alla lettera e una nello spirito e sono poi i giudici ad indicare appunto quella autentica. Bisogna diffidare sempre dei custodi letterali delle leggi specie quelle costituzionali    (quelli che capiscono solo quello che c’è scritto, cosa quasi impossibile per qualsiasi espressione giuridica), perché costoro non tengono mai conto del tempo che passa, della evoluzione delle culture, delle situazioni sociali e, soprattutto,  non cercano mai di penetrare nel ragionamento, nel pensiero dei padri costituenti.

Nel Parlamento italiano ormai di fatto i partiti non esistono più. Ci sono dei gruppi di uomini che si alleano per affari, per amicizia, per solidarietà, per convenienza, che continuano a rimanere nei partiti formalmente per motivi opportunistici. Fare una legge in queste condizioni parlamentari richiede uno sforzo e mediazioni veramente notevoli!

Quando si sente qualcuno appartenente ad uno di questi gruppi difendere la Costituzione come un tribuno di altri tempi, magari dimostrando di non conoscerla e di averla solo sfogliata, e capendo che lo fa non per motivi morali o giuridici o ideologici, ma solo per motivi politici, viene una grande tristezza.

Nella sua omelia domenicale Eugenio Scalfari come sempre prima di tutto fa sfoggio della sua cultura, poi parla della corruzione dando dei consigli (buoni naturalmente) al Governo. Non si capisce se questi consigli prevedono di lasciare il potere ai grandi burocrati o di concentrarlo piuttosto nelle mani dei politici. Dati i risultati attuali non pare che i grandi burocrati rappresentino una soluzione, anzi! Poi il nostro tratta del direttorio che nella Unione Europea è stato creato e che lui peraltro aveva già suggerito a Renzi di proporre. Ma Renzi non lo sta mai a sentire e si è fatto sottrarre dalla Merkel l’iniziativa. Diamine!

Sulla vendita della Pirelli ai cinesi (che investono circa sette miliardi di euro, da non dimenticare) la dichiarazione del capo del sindacato CGIL è stata: manca politica industriale, Confindustria e Governo tagliano i diritti dei lavoratori. Quella del capo del sindacato CISL è stata: altra sconfitta del capitalismo finanziario italiano. Due dichiarazioni che non entrano nel merito della operazione, dimostrano di non averla capita, non dicono alcunché circa le cose da fare per aiutare da una parte  lo sviluppo della nuova industria e dall’altra per proteggere i lavoratori e il know how.

I cinesi ormai sono molto presenti in Italia e cominciano a comparire analisi e ragionamenti in merito da parte di osservatori ed esperti. I cinesi hanno trovato un paese con tante capacità in particolare nelle aree tecniche e industriali, una posizione di accesso verso l’Europa interessante, un processo di cambiamento anche se con tante difficoltà in atto, indebitato e senza soldi. Loro infatti vanno cercando know how, management, strutture, esperienze, tutte cose necessarie per crescere ed invece hanno i capitali e la voglia di crescere. Come facevamo noi tanti anni fa quando abbiamo creato il famoso boom economico dovuto allo sviluppo industriale.

Ma si sente per aria anche un interesse dei fondi americani che non si è ancora concretizzato in significative operazioni. Probabilmente succederà presto qualcosa, anche per riequilibrare la presenza cinese e non solo.

I media italiani non amano parlare delle banche, come se avessero paura di qualche taglio di finanziamenti o di qualche tasso ridimensionato. Magari non tanto per loro quanto per i gruppi industriali cui fanno capo. Non sarà così, ma questo si può pensare quando manca una stampa indipendente, questo può spingere anche a pensar male ed a fare peccato naturalmente, ma qualche volta si può indovinare.

È diventata legge la norma che impone alle prime dieci grandi banche popolari italiane di diventare società per azioni e uscire dal provincialismo dei soci di tipo cooperativo. Una norma coerente con le indicazioni europee e della Banca d’Italia e delle tendenze economiche internazionali. Un passo avanti per la internalizzazione e sprovincializzazione del mercato nazionale.

A proposito di riforma della scuola i temi su cui affondare i dibattiti sono, anzi sarebbero tanti, ma, come succede spesso nel nostro paese, la miccia si è accesa intorno all’argomento vacanze. Tre mesi sono troppi, anzi non tanti, distribuirli meglio nell’anno, programmare e investire per progettare stage e lavori per i ragazzi per esempio. Come nell’Ammiragliato inglese quando nelle riunioni dello Stato Maggiore della Marina si discuteva dell’acquisto della carta igienica per le navi di Sua Maestà. Insomma, il principio di Peter dice che la durata e la qualità della discussione per prendere una decisione è inversamente proporzionale all’importanza della discussione stessa.

Invece il tema della abolizione dei compiti a casa almeno per le elementari e forse anche per le medie non è peregrino ed andrebbe preso in seria considerazione.

A Milano i media, i politici, gli osservatori sono tutti occupati a parlare del fatto che il sindaco Pisapia non si presenterà alle prossime elezioni, spiegando che lo fa perché lo aveva detto e cioè per coerenza e non per stanchezza. Ai cittadini milanesi non interessa tanto la coerenza, quanto sapere in che condizioni lascia la più grande azienda della Lombardia e a chi la lascia. Perché tra i suoi meriti o demeriti va considerato anche il finale di mandato.

Il Presidente Mattarella ha bocciato il piano del Presidente del Consiglio Renzi per una diversa organizzazione del Ministero delle Infrastrutture. Obiettivo era un più facile controllo e un avvicendamento di persone e di responsabilità. Perché? Per una norma di una certa legge che pone degli ostacoli a una diversa organizzazione del Governo o di un pezzo di esso. Il Presidente non si pone il problema se la proposta è utile o meno, se sì come superare l’ostacolo anche legislativo. Il Presidente Mattarella si pone solo il problema se la cosa è permessa o meno. Come un Capo stazione con la paletta!

 

 

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Palazzo Besta di Teglio – Planisfero attribuito a Leonardo


Uno sguardo altrove.

Gli Stati Uniti hanno tolto l’Iran e gli Hezbollah libanesi dalla lista dei nemici del loro paese, una lista di Stati e gruppi con i quali non si deve e non si può avere alcun contatto per nessun motivo. Un passo che può essere propedeutico veramente ad una svolta per tutta la regione.

La Turchia è un paese strategico. La politica di Erdogan però le sta facendo perdere la connotazione di Stato laico, sta accentuando il suo ammiccamento verso lo Stato Islamico, sta aumentando il livello della censura verso media e associazioni libere, la allontana, dunque, dal mondo occidentale e da quello democratico. Ma nel futuro speriamo si orienti sempre  più verso una nuova politica mediterranea ed equidistante tra il mondo occidentale e quello orientale e islamico. Sarebbe una grande soluzione per tutti.

Il caso Grecia è ancora fermo, nel senso che non è stata trovata alcuna soluzione. Si parlano i governanti greci con i responsabili dell’Unione Europea, con la Germania e la Francia, comunicano che fanno passi avanti, ma non è vero. Sono sempre fermi al punto di partenza.

Nemmeno la visita ufficiale di Stato di Tsipras nella Germania di Angela Merkel ha risolto anche se le dichiarazioni dei due capi di Stato sono state reciprocamente aperte: la Grecia non è un paese di pigri e la Germania non è un paese di nazisti.

La verità è che la Grecia non può fallire e non può sfasciare la società riducendosi alla miseria più nera. Ma non ha ormai più soldi per vivere. Devono concederle dei prestiti, più tempo per pagare, ridurre o eliminare gli interessi, tagliare il possibile degli importi dovuti con qualche scusa, con qualche pretesto. Conviene anche ai creditori e non solo alla Unione Europea per motivi politici.

Gli Stati Uniti hanno raggiunto l’autosufficienza energetica e sono ora al primo posto tra i paesi produttori di petrolio. Sul breve questa condizione non potrà cambiare molto, ma avrà la sua influenza nella politica mondiale tra non molto. Questo fatto, forse, non è neanche estraneo al tentativo di ripresa dei rapporti con l’Iran. Certo il pensiero dell’Arabia Saudita in merito è ancora poco chiaro. Quello è un mondo dove si parla a nuora perché suocera intenda.

Netanyahu continua a fare dichiarazioni per negare le sue promesse della campagna elettorale e forse anche per compiacere gli Stati Uniti.  Ma la credibilità è già andata e il rapporto con gli Stati Uniti già compromesso. La dichiarazione di Obama, in occasione di un suo discorso agli ebrei democratici di America, sulla “occupazione israeliana“ della Cisgiordania è un sintomo di una chiarezza incredibile. E poi anche le accelerazioni nei rapporti con l’Iran fanno parte di questo brutto rapporto con gli Stati Uniti che Netanyahu è riuscito a creare.

Lo Yemen, il paese più povero del mondo probabilmente, è nel caos. Gli Stati Uniti e tutti stanno ritirando i loro diplomatici e invitando i connazionali ad andarsene. Rimane per il momento un presidio dell’ONU in  rappresentanza di tutti.  Un terreno dove si scontrano indirettamente Iran ed Arabia Saudita.

Per quello che succede nel mondo la sensazione è che, nella struttura della diplomazia internazionale, ci saranno sempre meno ambasciate in giro e al massimo piccoli uffici di collegamento e poi magari  alcuni centri operativi dislocati strategicamente e tanta tecnologia. A cominciare dai paesi di riferimento come Stati Uniti, Russia e Cina. E questo anche se sempre più il contenuto e la funzione di questi uffici sarà quello di allacciare e sviluppare relazioni commerciali.

Il Congresso americano ha invitato il Presidente a fornire armi letali alla Ucraina da usare contro i ribelli. La speranza è che il Presidente Obama non lo faccia perché è nelle sue prerogative. Tuttavia la decisione del Congresso non è una bella fotografia di quelle persone e di quel paese.

Le elezioni amministrative in Francia hanno registrato il successo di Nicolas Sarkozy, tornato alla politica attiva di battaglia. Buon successo di Marine Le Pen e cioè del Front National, che di fatto è il primo partito.  I socialisti sono contenti perché hanno perso meno di quello che prevedevano (chi si contenta gode!). Il futuro del paese a questo punto è a destra.

In Spagna e precisamente in Andalusia alle elezioni amministrative hanno vinto i socialisti come accade da oltre trent’anni. Ha perso voti e seggi il Partito Popular di Mariano Rayoi, l’attuale Premier, e hanno avuto un discreto successo i Podemos, movimento populista di sinistra. Il futuro del paese è ancora incerto.

Dovunque i partiti tradizionali tengono ancora perché la percentuale di anziani è alta, ma stanno arrivando i giovani che non hanno questi legami e questi modi di vedere la politica e che per il momento popolano la platea degli astenuti.  Prevedere un cambio a breve non è una previsione azzardata, ma persino prudente.

In ogni caso tutte le elezioni in tutti paesi ed anche quello che succede nel nostro paese dimostra che ovunque le destre sono due e le sinistre pure due. In entrambi i casi una populista e l’altra tradizionale. Poi ci sono quelli che, nel linguaggio della tauromachia si chiamano gli spontanei, e cioè quelli che scendono nell’arena per tentare un’avventura o in preda a un raptus o con la segreta speranza di ottenere qualcosa. Per questo forse la speranza di Renzi di una bipolarità a livello europeo sembra eccessiva e l’Italicum, inteso come legge elettorale, potrebbe non essere proprio la soluzione. 

 

 

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Antonio Zanchi (18e siècle) - Palamède et Ulysse
avec Télémaque bébé


L’angolo di Palamede.

Il Guardian è un giornale inglese affidabile, le sue inchieste sono originali oltre ad essere sempre interessanti. Un giornale moderno che conta su un gruppo di giornalisti di grande mestiere e professionalità. Adesso è diretto da una donna per la prima volta e cioè da Kath Viner. Il mondo va avanti.

Da diversi mesi è stato annunciato che Ferruccio de Bortoli lascia la Direzione del Corriere della Sera e dovremmo essere vicino alla scadenza di questo annuncio. Vediamo se anche questo prestigioso quotidiano italiano, anche se un po’ decaduto, nominerà Direttore una donna.

In Messico, a proposito di stampa e di libertà, è stata licenziata una giornalista che aveva acquisito una grande notorietà, Carmen Aristegui della radio Mvs una delle principali del paese, perché le sue inchieste davano fastidio ai potenti a partire dal Presidente della Repubblica, Pena Nieto. Il Messico è un paese meraviglioso, pieno di gente meravigliosa, formalmente fa funzionare alcuni strumenti che possono classificarlo come democratico, in realtà è molto lontano da una democrazia sostanziale e dai suoi principi fondamentali quali la libertà e la giustizia.

Sembra sia stato trovato un farmaco contro l’Alzheimer. È la prima volta che viene annunciato ed è una grande notizia. Anche se prima di una vera disponibilità dovrà passare del tempo e poi il costo almeno per i primi anni sarà altissimo e quindi sarà riservato solo a chi è molto ricco. Un po’ come succede adesso con il farmaco che debella la epatite C e che ha un costo (la cura completa) di oltre settantamila dollari.

La tragedia di Tunisi è stato un brutto episodio della vita di oggi, del fanatismo, della stupidità umana. Ma quello che le televisioni e i giornali italiani sono riusciti a organizzare in termini di spettacolo intorno alla vicenda è assolutamente volgare e offensivo per i morti, i parenti e tutti coloro che sono stati coinvolti a vario titolo. Le bare, le interviste a persone improbabili e inutili, i parenti, i fiori, la guardia d’onore. Insomma una cosa non degna di una comunità moderna ed educata.

Una volta gli intellettuali o gli aspiranti tali firmavano manifesti o proclami a favore di questo o quello, ma sempre in nome della libertà, della giustizia, della democrazia e della Costituzione. Da un po’ che non vediamo più questi manifesti. Ed è un peccato, perché era un modo indiretto e reale per sapere quanti erano gli intellettuali del paese. Bisognerà inventare qualcosa!

Affermare che le persone indagate anche se ricevono un solo avviso di garanzia si devono dimettere per principio, per opportunità, per una pulizia formale che pure è necessaria è un ragionamento corretto. Pensare però che un avviso di garanzia non vuol dire che il ricevente abbia commesso un reato, ma può essere solo casualmente citato in una intercettazione telefonica o in un documento, significa che non può esistere un rapporto diretto tra avviso di garanzia e dimissioni o estromissioni, perché sarebbe ingiusto da tutti i punti di vista. Inoltre ci sarebbe un ulteriore rischio: se un magistrato per esempio impazzisce (nella vita può succedere di tutto, o no?) e manda un avviso di garanzia a un Ministro che vuole far fuori perché gli sta antipatico o qualcuno glielo ha chiesto, che succede? Insomma un problema che andrebbe esaminato senza pregiudizi e con elasticità e non come fanno alcuni in base a schemi precostituiti.

Ormai sono saltati i sondaggi. Hanno fallito in Israele, in Francia, in Spagna, ovunque. Vuol dire che i campioni utilizzati sono basati su certi comportamenti studiati delle persone intervistate e vuol dire anche che questi comportamenti sono cambiati. Allora bisogna ristudiare, rifocalizzare, riformulare il processo. Per il momento i comuni cittadini possono considerarli delle bufale di cui non tenere per niente conto.  

Ci sono tanti giovani italiani che vanno a studiare all’estero e qualcuno si preoccupa. Intanto, ci sono tanti giovani stranieri che vengono a studiare in Italia e siamo naturalmente contenti di questo e poi speriamo che una parte di questi nostri giovani connazionali torni prima o dopo (anche dopo una esperienza di lavoro). La cosa importante è che i giovani studino e poi lo facciano dove vogliono, purchè lo facciano e magari bene, con convinzione!

 

Inserito il:26/03/2015 20:44:56
Ultimo aggiornamento:08/04/2015 09:31:57
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