Aggiornato al 06/05/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

Belvedere - Numero 24

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Vincenzo Rustici (1556-1632) – Caccia ai tori nel Campo di Siena - 1585

I fatti nostri.

 

MONTE DEI PASCHI DI SIENA e CARIGE DI GENOVA dovranno trovare un acquirente che se le prende e forse anche rapidamente. La loro situazione non consente molti altri tempi persi, il Monte poi bisogna anche sradicarlo dalla Toscana. Banca popolare di Milano potrebbe essere interessata a Carige, mentre UBI Banca al Monte dei Paschi. Le Popolari sono ormai stabilmente in prima fila.

Il rinnovamento del sistema bancario passa anche attraverso la ristrutturazione del mondo delle CASSE RURALI E ARTIGIANE, che, nel nostro paese, sono circa 700 ed alcune hanno anche ragguardevoli dimensioni. Potrebbe, a quanto si dice, esserci nel futuro una holding cui tutte possono fare capo e che stabilisce indirizzi e fornisce servizi, con magari tre o quattro subholding al disotto per la operatività.

La configurazione del SISTEMA POLITICO nel nostro paese sta fluttuando ed è ancora lontana dall’essere assestata. Per la verità ormai in tutta Europa il fenomeno, magari in dimensioni meno spregiudicate, si ritrova. A sinistra, per riferirci ad uno standard comprensibile anche se forse non più attuale, ci sono quelli di Sel, la minoranza del PD, Maurizio Landini e la sua iniziativa, pezzi di sindacato (che peraltro si sente minacciato), cani sciolti (brutta espressione, ma si dice così in questo ambiente) e poi intellettuali in cerca di ideali, artisti colti e rapiti. Tutta questa gente non sa se fare un partito o movimento unico, se andare in ordine sparso come sempre, se partecipare o non partecipare (mi si nota di più se vado o non vado!). A destra (per usare sempre lo stesso riferimento anche se stantio) l’ex cavaliere vuole fare il Partito Repubblicano sull’esempio di quello americano, ma i piccoli gruppi, ora che hanno ottenuto dalla nuova legge elettorale di poter entrare in Parlamento anche solo con il 3%, tendono a fare gruppetti isolati. Dicono che è più divertente, possono fare quello che vogliono, non hanno responsabilità, alla bisogna possono aiutare questo o quello in cambio di qualche gettone. E intanto tanto per dimostrare di essere vivi e di scacciare la paura, tutti gridano contro tutto, si oppongono, protestano, vanno in televisione a dibattere (anche questa parola è abusata, ma si usa), magari fanno sit in, cortei, preparano striscioni. Insomma la politica italiana in questo periodo è forse non molto democratica, non può esibire protagonisti di valore, non è comprensibile anche perché cerca disperatamente di non farsi capire. Ma è divertente, perché ha alcuni aspetti di grande comicità spontanea.

Intanto I DATI SULL’OCCUPAZIONE a tempo indeterminato continuano a crescere. L’Istat dice +24% sull’anno passato nel primo trimestre grazie al gioco combinato del taglio dei contributi e al job act. Speriamo che i sindacati non si incavolino!

Ormai gli appartamenti e i LOCALI IN GENERE, vuoti e disponibili, offerti in affitto o in vendita sono tantissimi e ovunque (Milano forse ha un record). Anche gli Enti Locali cercano di fare aste per disfarsi di queste proprietà, alcune anche in condizioni quasi fatiscenti, ma spesso queste aste vanno deserte e si continuano a ripetere. Tutti nella speranza di una ripresa alla grande del mercato immobiliare e nessuno che ha capito che non tornerà mai più come prima e che forse è più probabile che vada ancora in discesa, ma certamente mai più in salita.

Le FONDAZIONI BANCARIE nel nostro paese sono poco meno di 70. Il loro riassetto ormai è imminente (non ci possono essere dubbi in proposito perché le notizie arrivano da fonti informate e non giornalistiche solamente) e prevede che potranno detenere non più del 33% della banca da cui sono nate, mentre dovranno investire nel territorio prevalentemente verso gli enti locali e nei settori riguardanti i trasporti, la sanità e i servizi pubblici. Un piano importante che lega queste fondazioni ai territori, dirige investimenti verso settori di pubblica utilità, evita le speculazioni, libera risorse anche per creare lavoro e opportunità. È necessario a questo punto avere la massima attenzione nella scelta del management (no politici riciclati).

La SIA, Società Interbancaria per l’Automazione, gestisce la rete interbancaria sulla quale passano le transazioni tra le banche, i bonifici ad esempio. La proprietà è delle banche con le due principali (Banca Intesa e Unicredit) in posizione preminente. Poco tempo fa era stata messa in vendita e si era trovato il compratore francese, ma Banca d’Italia disse di no e l’affare non si fece. Ora pare che Banca d’Italia abbia fatto sapere di andare avanti e allora forse si vende. Vediamo a chi e come e con quali impegni collegati.

I Convegni e i Seminari, gli incontri di vario tipo insomma, sul TEMA DELLA OLIVETTI, sulla figura di Adriano, sulla nascita della informatica italiana non si arrestano. In genere prendono spunto da qualche libro più o meno autobiografico che qualche vecchio protagonista ha scritto, vuole promuovere e qualche associazione prende l’occasione per fare un dibattito in merito. E’ incredibile, a proposito, di quante persone scrivono libri sul proprio percorso personale, si vede che è la moda o si vede che ognuno sente di avere dato alla storia contributi fondamentali. Mah! la realtà è che in questi incontri si ritrovano sempre gli stessi vecchi compagni ringalluzziti del fatto che si parla di quando erano giovani, fieri di avere partecipato ad epiche avventure che hanno giustificato le loro vite, parlano più o meno le stesse persone (i professionisti dei convegni su Adriano). I contenuti degli incontri invece in generale sono banali, dicono le stesse cose, dicono le cose che tutti sanno, non fanno analisi approfondite, non capiscono se non superficialmente il vero significato della visione di Adriano Olivetti. Ed ancora non hanno mai il coraggio, parlando della informatica italiana e di quel momento economico e industriale del paese, di dire la verità sulle incompetenze, le ambizioni, le distorsioni sociali e politiche, gli improbabili personaggi che lo hanno dominato.


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Shepard Fairey (1970 -     ) – Quadricromia di Barack Obama

Uno sguardo altrove.

 

Il sistema dei rapporti tra Presidenza e Congresso degli STATI UNITI sta diventando un problema. Un esempio? Barack Obama, visto il peso sempre più consistente dell’economia cinese e per legare sempre più tale economia al carro dei piloti del mondo in questo campo (agli Stati Uniti in pratica), propone nel 2010 alla Cina di passare da una partecipazione del 3,8% ad una partecipazione del 6% nel Fondo Monetario Internazionale (gli Stati Uniti hanno il 16,5%). Chiaro l’obiettivo: tutti insieme che ci controlliamo meglio l’un l’altro. Cina accetta e pure gli altri paesi soci del Fondo. Ma deve approvare il Congresso questa decisione del Presidente e nel Congresso un deputato, tale Hensarling del quinto distretto del Texas, a capo della Commissione che deve decidere queste cose, non è d’accordo. Dopo cinque anni di attesa, nel 2014, Cina si stufa di aspettare il via libera e crea il Banco Asiatico degli Investimenti in Infrastrutture (BAI), al quale fa aderire 57 paesi, tra i quali alcuni tradizionalmente amici di Stati Uniti come, ad esempio, la Gran Bretagna e l’Australia (malgrado le pressioni del gigante americano di non partecipare). Ecco sono queste le situazioni che si ripetono di continuo per cose importanti e meno importanti e che dimostrano come l’attuale assetto e funzionamento costituzionale può non essere più adeguato ai ritmi del futuro che sta arrivando.

In EUROPA il disaccordo politico tra i suoi membri è arrivato ad un punto di non ritorno o critico che dir si voglia. La conseguenza del fatto che è nata male (fatta dagli economisti e basta) e poi soprattutto gestita peggio (con buona pace di tutti quelli che l’hanno diretta e che hanno avuto ruoli importanti e condizionanti). Oggi c’è la Grecia che potrebbe scardinare il sistema, la Gran Bretagna che non è convinta di far parte di questa Unione (fra un anno referendum), i conservatori che avanzano in gran parte del continente (Spagna, Francia, ad esempio), la Russia che tende a riprendersi la sua grandezza e a rifarsi un network di alleanze, la Germania che cerca di tenere i piedi in tante scarpe (ma non si sa per quanto tempo ancora può riuscirci), il sistema prigioniero di una feroce e cieca burocrazia. Si può essere ottimisti a prescindere, ma il futuro si presenta durissimo.

I cinesi continuano a comprare. Il FONDO FOSUN (quello che, tra l’altro, ha preso il palazzo dell’Unicredit a Milano) ha comprato il Club Med e il Cirque du Soleil. Turismo e viaggi si vede che sono tra gli obiettivi strategici dei loro investimenti.

Intanto la Cina è diventato il paese al mondo che importa più PETROLIO (7,4 barili al giorno) ed ha superato gli Stati Uniti (7,2 barili al giorno). Una notizia che è un serio termometro della corsa della Cina verso una massiccia industrializzazione e una stabilizzazione della situazione negli Stati Uniti. Comunque una notizia di rilievo internazionale.

La GRECIA ha pagato la rata al Fondo Monetario Internazionale che scadeva il 12 maggio sembra facendo una colletta nel paese e prosciugando tutte le riserve di comuni ed enti di vario tipo. Non ha accettato tutte le imposizioni dell’Unione Europea a proposito delle riforme richieste. Ha una situazione grave e sufficiente solo, a detta del suo Ministro Varoufakis, per due settimane. Di accordi in vista non se ne parla. A questo punto della situazione può effettivamente succedere di tutto.

In Spagna Pablo Iglesias, leader del movimento PODEMOS, ha annunciato di voler passare alla fase 3.0 della sua strategia politica. Vuole abbandonare le richieste populiste ed assolutamente impossibili (tipo il reddito di cittadinanza a tutti) per passare ad un programma concreto, fattibile ed innovativo, di governo. Non ci sono critiche od osservazioni da fare, se non quella che è diventato triste veder prendere in giro la gente anche se fatto con uno scopo, anche se dopo si arriva sempre ad una sincera confessione. Mah!

La BBVA (Banco Bilbao Vizcaya Argentaria) seconda banca spagnola e prima in Mexico (Bancomer), cambia l’amministratore delegato affidandogli il compito primario della trasformazione digitale del gruppo. La notizia è importante per le dimensioni del gruppo e per il ruolo che lo stesso ha sul mercato spagnolo, messicano e dell’America Latina. Ma anche perché è ogni giorno più chiaro che è difficile fare cose nuove con persone vecchie.

Il 75% degli europei usano INTERNET. È una media tra il 93% del Lussemburgo e il 48% della Romania. Vuol dire che la rete è il sistema più usato per informarsi, per comunicare ed anche per lavorare, studiare, fare politica, progettare servizi, prodotti e persino sentimenti.

Google ha fatto l’accordo con 12 editori europei e investe 150 milioni di euro in tre anni in tecnologie per la realizzazione di una informazione di qualità attraverso la rete. La RISPOSTA DI FACEBOOK è l’accordo con importanti editori americani per distribuire attualità ai suoi utenti. La pubblicità acquisita se direttamente da questi editori rimane totalmente agli editori stessi, se invece tramite Facebook quest’ultima avrà una provvigione del 30%. Intorno alla rete, al mondo della informazione ormai le grandi manovre sono partite.

In FRANCIA la lite nella famiglia Le Pen diventa sempre più accesa. Ora il padre Jean Marie, dopo essere stato cacciato dal Fronte Nazionale dalla figlia Marine, ha annunciato che darà vita ad una nuova formazione politica per togliere voti e militanti alla figlia. Certe volte la politica supera ogni limite di ridicolo e certi suoi protagonisti superano ogni limite di pudore.

Interessante il fatto che ormai la RICERCA DEL LAVORO avviene in molti paesi attraverso portali ad hoc, con eccezione presumibilmente dei top manager o di manager specializzati. In Spagna, ad esempio, il 69%, secondo gli ultimi dati, è in questa realtà. A proposito del mercato dell’head hunting in generale.

L’acquisto di America On Line da parte di Verizon per 4,4 miliardi di dollari è una operazione importante. Dimostra l’interesse degli operatori telefonici verso la integrazione tra telecomunicazioni e contenuti video. Ma dimostra soprattutto la decadenza delle reti cellulari, che ogni giorno di più sono non più che il back up delle reti wi fi, di Google e Facebook e delle reti a fibra ottica. Il cambiamento cammina più velocemente di quanta molta gente pensa evidentemente. Per la cronaca Huffington Post è controllato da America On Line.

Swisscom presenta in Svizzera la prima auto senza conduttore. Sembra con discreto successo. Due considerazioni: il ruolo degli operatori tecnologici è sempre maggiore nel settore dell’auto (vedi anche le idee di Sergio Marchionne in merito) ed, inoltre, non è detto che l’innovazione si trovi solo nella Sylicon Valley.

L’APPLE WATCH non sarà solo. Anche Swatch ha annunciato un suo prodotto con tecnologia NFC e ha anche annunciato l’accordo con un grande operatore di carte di credito. Lo stesso sta facendo Luis Vuitton con il marchio Montblanc e altri sono in procinto di scendere in campo. Il mercato del settore è calcolato in alcuni milioni di pezzi e quindi c’è spazio per tutti. E poi più sono i protagonisti più si allarga il mercato.

Jennifer Lopez è una attrice famosa ed ha molti soldi, come del resto molti artisti del suo livello e successo internazionale. A differenza dei suoi colleghi ha deciso di investire i suoi patrimoni nelle tecnologie e nella Sylicon Valley. Farà venture capital, promuoverà start up, cercherà talenti a quanto sembra. Il mondo cambia ovunque.

Inserito il:14/05/2015 00:07:38
Ultimo aggiornamento:04/06/2015 19:07:53
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