Aggiornato al 27/04/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

 

A Vanvera (38)

di Massimo Biondi

 

Legiferare nel silenzio

Abbiamo una legge sul lavoro autonomo in Italia, e su quello cosiddetto “agile” che per le manie anglofile è chiamato “smart working”. Una scemenzuola, visto che smart sta per brillante, intelligente: come se lavori diversamente regolati fossero stupidi.

Comunque una buona cosa, necessaria da tempo. La legge regola non solo forme di organizzazione flessibili e senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro, ma riconosce anche a quel paio di milioni di lavoratori a partita IVA, di fatto semi-dipendenti, tutele che finora non avevano per maternità, malattie, infortuni, formazione.

Bene no? Il lavoro cambia, il legislatore prende atto e si adegua.

Ok. Però i media nazionali su questo sono stati praticamente silenti. Tutto il contrario rispetto alle polemiche sui voucher. Niente polemiche niente copertura dei media, impegnati a dilatare bufale e generare tempeste in bicchierini d’acqua. 

Anche questa è antipolitica, praticata da chi per professione la politica dovrebbe spiegarla.

 

Ignoranza al potere

C’è un libro non recentissimo che meriterebbe traduzioni e ristampe, se non altro per l’incoraggiamento contenuto nel titolo: “Et si on arrêtait les conneries?”, che più o meno sta per “e se la smettessimo di sparare cazzate?” L’ormai attempato Daniel Cohn-Bendit, già protagonista del maggio francese sessantottino, è uno degli autori.

Ma le cazzate, quelle non diffuse malignamente, fioriscono nell’ignoranza. Stiamo soffrendo, come italiani, dell’accantonamento della conoscenza. Pare che sia subentrato un tale scetticismo verso gli esperti (per lo più considerati asserviti a parti genericamente avverse) che molti ritengono meglio evitarli, affidandosi piuttosto a gente senza esperienza e senza competenza specifica.

Tanto ciò che davvero conta è il leader e apparire in TV, qualunque fregnaccia si dica.

 

Inglese in declino?

Il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, che è più francofono che anglofono, durante un suo recente intervento ha deciso di parlare in francese affermando che "la lingua inglese sta perdendo importanza". Forse un avvertimento per la signora May e per chi sostiene la Brexit. O forse una visione strategica asservita all’opportunità del momento.

Chissà che ne pensa Trump.

 

Per vedere l’effetto che fa?

L’Italia ha deciso sospendere il trattato di Schengen e ripristinare i controlli alle frontiere anche per i cittadini europei fino al prossimo 30 maggio. La misura è presentata come cautelativa in vista dello svolgimento dei vertici del G7 a Bari e Taormina.

Le norme Schengen verranno poi certamente ripristinate, anche in vista del turismo estivo, ma intanto si vede che effetto fa la cosa, come funziona l’organizzazione, che impegno supplementare richiede. Un test insomma, che non è detto non torni utile in futuro. 

 

Ah! La crescita!

Nei prossimi due anni l'Italia crescerà meno di qualunque altro Paese europeo, dicono le previsioni di primavera della Commissione europea: +0,9 e +1,1%. Pesano, secondo la Commissione, l'incertezza politica e i problemi delle banche. Ma se a Bruxelles conoscessero meglio le spaventose inefficienze che comprimono la nostra produttività…

 

Facciamo un referendum

Sconcertante l’opinione che quasi tutti i problemi, indipendentemente dalla complessità, si possano risolvere ricorrendo a referendum popolari.

Il referendum è l’alibi di politici che si ispirano alle pance degli elettori, rinunciando all’autonoma elaborazione intellettuale, che non vogliono assumere responsabilità né prendere decisioni. Cioè di politici mediocri, inadeguati.

Se tutto si deve risolvere per via referendaria perché accanirsi per la periodica elezione di rappresentanti? A che servono?

Se poi per questi rappresentanti si richiede il vincolo di mandato ecco che il cerchio si chiude e tutto diventa liturgia, fiction. Basta la direzione del partito per decidere il da farsi, quando se la sente, o per promuovere un referendum.

Ma se la politica è marciume e i partiti sono organizzazioni a delinquere, via anche quelli. Democrazia diretta. Meglio se praticata da gente senza alcuna esperienza. Presa per la strada, come certi film del neorealismo. Basta il regista: come attori vanno bene i debuttanti.  

Così si potrebbe abolire anche la Camera, oltre al Senato. Deputati e senatori diventerebbero dei responsabili di gazebo.

La democrazia formalmente sarebbe salva; per tranquillizzare i dubbiosi basterebbe citare i quattro gatti ateniesi maschi e benestanti del quinto secolo avanti Cristo o i quarantaquattro gatti svizzeri contemporanei.

 

Italiani brava gente

Poco più di sedici milioni erano gli italiani che pagavano il canone RAI. Passando all’incasso tramite bolletta dell’elettricità sono diventati ventidue milioni. Oltre cinque milioni cioè evadevano. Uno ogni tre che pagavano. Sarebbe bene ricordarselo quando si sentono lamentele sui politici ladri. Non sono forse italiani anche i politici?

Inserito il:13/05/2017 08:46:04
Ultimo aggiornamento:13/05/2017 09:00:44
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