Aggiornato al 27/04/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

René Magritte (1898 – 1967) – Il vaso di Pandora (1951)

 

PUNTI DI VISTA (03)

di Gianni Di Quattro

 

Il motivo semplice e ormai assodato per cui non si riesce a fare una LEGGE ELETTORALE nel paese è perché i partiti non cercano di fare una legge elettorale che garantisca al paese democrazia ed equilibrio, ma cercano di fare una legge elettorale che vada bene alla propria parte, quantomeno più che ad altri. In questo senso la classe politica è corrotta e questo tipo di corruzione è più grave delle stesse appropriazioni di denaro pubblico o delle eventuali malversazioni. Perché evidentemente il danno per la comunità è più grave sul piano operativo e morale.

Si continua a discutere, a proporre ed anche a fare polemiche da parte del Governo, dei sindacati e di tanti illustri o meno illustri esperti opinionisti, sulla necessità di detassare il costo del lavoro, incentivare l’assunzione dei giovani da parte delle imprese e così via. Tutto vero, ma a qualcuno viene per caso in mente che la scuola non prepara quello che il mercato del lavoro chiede e di cui ha bisogno, che la cultura scientifica nel nostro paese è scarsa soprattutto se paragonata al resto della Europa, che le imprese ormai investono poco e niente nella FORMAZIONE dei propri dipendenti a tutti i livelli?

Forse IL TERMINE DEMOCRAZIA avrebbe bisogno di un aggiornamento per non continuare a chiamare con questo termine cose che con il suo significato originale non hanno niente a che fare. Certo i termini per classificare un regime non sono tanti e molti sono equivoci, ma uno sforzo va fatto in questa direzione. Per dare chiarezza alle cose che succedono e per modernizzare il linguaggio insieme al modo di fare le cose.

ANDARE AD AIUTARE IL VINCITORE è uno sport da sempre praticato in tutto il mondo e in particolare molto in uso nel mondo della politica e dei media italiani. Questo spiega largamente la corsa che giornalisti, magistrati, sociologi, esperti di cose varie, stanno facendo per essere presenti alla giornata organizzata da Davide Casaleggio in onore di suo padre ad Ivrea l’8 aprile per parlare di futuro. Sentono che il movimento 5 stelle forse, se gli italiani all’ultimo momento non cambiano idea cosa che può sempre avvenire, si sta avvicinando a grandi passi al potere.

LE PRIMARIE che il Partito Democratico pratica sono per la verità un effettivo esercizio di democrazia, dimostrano come in quel partito non solo sul piano sostanziale, ma anche su quello formale la partecipazione di tutti è praticata. Stabilito tuttavia questo principio, va anche detto che questo continuo ricorrere al parere del popolo sarà democratico, ma rischia di produrre risultati contrari al valore delle persone e alla loro importanza per quello che si sta decidendo. La stessa cosa vale per i referendum popolari quando riferiti a principi e valori e non solamente ad aspetti pratici della vita di una città o di un paese.

Davide Casaleggio dice che il suo movimento 5 stelle è quello, tra tutti i partiti e movimenti presenti nel paese, che offre il MIGLIOR SERVIZIO nel portare le istanze dei cittadini nelle stanze del potere. È una visione diversa della politica rispetto a quella che la vede come un punto culturale di sintesi e lo sviluppo di un progetto sociale per il paese. La visione di Casaleggio richiede figure professionali di politici di livello più basso, un sistema di raccolta e di selezione delle istanze veloce e automatico (cosa possibile grazie alla tecnologia), un progetto che è la somma delle richieste della gente e non un piano preparato da progettisti socio politici (la ideologia del populismo).

Si parla molto di BREXIT, dei suoi effetti economici soprattutto, sia per il Continente che per la Gran Bretagna, ed anche di quelli politici e sociali. Ma poco si parla degli effetti culturali di Brexit. In questi anni, anche se gli inglesi non avevano aderito alla moneta unica, avevamo imparato a conoscerci meglio e, soprattutto, a frequentarci. I giovani europei andavano a Londra e quelli inglesi giravano per le capitali europee con vantaggio loro, dei loro paesi e del futuro di tutti. Ora Brexit provocherà una frattura, interrompe questa vicinanza faticosamente raggiunta, chiude tanti discorsi culturali aperti e scava un nuovo solco tra noi e loro. Una brutta cosa.

Donald Trump non è riuscito a cancellare la riforma sanitaria di Obama (adesso sta cercando in tutti i modi di contrastarla anche se con scarso successo), aveva lanciato accuse su presunte intercettazioni che erano state fatte sui suoi telefoni durante la campagna elettorale ed è stato provato che non è vero, ha dovuto rimuovere il suo fedele ideologo Steve Bannon dal Consiglio di Sicurezza su pressione dei militari. E così via, la sua storia è piena di insuccessi personali politici (qualcuno dice che però i suoi affari vanno bene) e continua a gridare, insultare, minacciare forse per coprire quello che non riesce a fare. Alla fine sarà un problema per il suo paese e il mondo rimuovere le macerie.

Adesso circolano I DATI DEL 2016. Il rapporto deficit/Pil in calo e il paese meno indebitato, disoccupazione in calo soprattutto quella giovanile, esportazioni in aumento, fiducia delle famiglie aumentata, risparmio ripartito, pressione fiscale giù, incassi fiscali su, lotta alla evasione che riporta successi e, infine, in rialzo il potere d’acquisto. Bene, fa piacere prendere atto che il passato governo non era poi così male come molti giornali, a parte i partiti di opposizione, dicevano.

 

Inserito il:07/04/2017 16:02:58
Ultimo aggiornamento:14/04/2017 23:28:59
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