Salvador Dalí (1904-1989) - Metamorphosis of Narcissus (1937)
Avere un genitore narcisista: istruzioni per l’uso
di Anna Maria Pacilli
Nella mia lunga carriera di psichiatra-psicoterapeuta, che si è occupata e tuttora si occupa, di terapie di coppia, mi sono più volte imbattuta in dinamiche di narcisismo maligno o patologico.
Parliamo di quelle situazioni di coppia in cui uno dei due membri presenta tratti narcisistici marcati: la relazione tende a seguire dinamiche molto particolari, non sempre uguali per tutti, ma si caratterizza per schemi ricorrenti, come:
- Una fase iniziale di idealizzazione, che crea un forte legame, perché sembra una connessione “perfetta”.
- A questa fase segue, solitamente, una fase di svalutazione, quando l’altra persona inizia a non soddisfare più i bisogni del narcisista (o semplicemente quando la novità svanisce). Qui il comportamento cambia, con critiche sottili o aperte, minimizzazione dei bisogni dell’altro, mancanza di empatia. La relazione diventa sbilanciata: l’uno dà e l’altro prende.
Tali fasi solitamente si alternano, di modo che il narcisista riesca a tenere legata a sé la “preda”.
Sono caratteristici il controllo e la manipolazione emotiva, con il tipico Gaslighting (“ti sbagli”, “sei troppo sensibile”), la gelosia o il controllo mascherati da “amore”. Si verificano alternanza di vicinanza e distanza per mantenere potere. Questo crea confusione e dipendenza emotiva. Il partner del narcisista si sente responsabile del benessere dell’altro, cerca continuamente approvazione, si colpevolizza quando qualcosa va storto, si svuota emotivamente per mantenere la relazione stabile.
Non perché lui (o lei) sia “debole”, ma perché il narcisista è molto abile nel creare dinamiche di dipendenza.
È comune che la relazione diventi ciclica con:
- Allontanamento
- Ritorno con promesse o gesti intensi
- Nuova fase di svalutazione
Questo ciclo può durare anni.
Non è sicuramente semplice separarsi da un partner del genere, ma è ancora più complessa la situazione in cui uno dei due genitori sia narcisista.
La gestione ed il “contatto” con un genitore narcisista sono emotivamente faticosi e, spesso, logoranti.
Non è questa la sede per descrivere le varie situazioni che possono presentarsi.
Mi limiterò a fornire alcune informazioni e strategie utili per la gestione del problema.
Chi sarà interessato ad approfondire l’argomento, potrà contattarmi direttamente.
Perché è così difficile relazionarsi con un genitore di questo tipo?
Un genitore con tratti narcisistici tende a:
- Cercare costante attenzione o ammirazione
- Minimizzare o ignorare i bisogni emotivi del figlio
- Reagire male alle critiche o ai confini
- Rendere tutto “riguardo a sé”
- Alternare momenti di affetto a momenti di svalutazione
Questo può creare confusione, senso di colpa, ansia o la sensazione di non essere mai “abbastanza”.
Quali possono essere le strategie che un figlio dovrebbe adottare per proteggersi emotivamente?
Per approfondire:https://www.annamariapacilli.it/2025/12/20/avere-un-genitore-narcisista-istruzioni-per-luso/

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