Aggiornato al 27/04/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

Olga Shmidt (Tolyatti, Russia) - Loneliness

 

La solitudine

di Gianni Di Quattro

 

Non si può definire, è uno stato d’animo, un qualche cosa che in maniera subdola si introduce nella nostra testa e in tutto il corpo, che ci prende per tenerci attanagliati e per distrarci da qualsiasi altra cosa. E prescinde soprattutto dalla circostanza di essere soli fisicamente o meno, la solitudine significa sentirsi soli a prescindere.

Quando la solitudine giunge ci si sente come svuotati, si perdono molte energie, si tende a spostare i ragionamenti, si rallenta tutto ciò che pensiamo, che facciamo, si vede la vita che scorre come qualcosa che è fuori di noi, si vede il mondo come una stranezza di cui non si fa parte. Perché la solitudine in molti casi, proprio tanti, è l’anticamera della depressione, quantomeno di una forma lieve di depressione che guida la nostra vita.

Ma la solitudine può anche essere un momento di amore per noi stessi, un momento in cui si riesce a vedere meglio dentro noi stessi, una specie di vaccino che produce degli anticorpi che ci aiutano a vivere, che ci aiutano a non cadere. Una maniera, in altri termini, per rafforzare il nostro pensiero, il nostro carattere, per familiarizzarci con i nostri desideri e i nostri sogni.

Certamente tutte le solitudini sono diverse perché le persone sono diverse, perché il livello culturale, le esperienze, lo stato in cui ci si trova nella vita sono diversi. La reazione può essere di inconsulta violenza per cercare di non essere solo, come un bambino che scappa da una stanza buia perché ha paura, o al contrario di assuefazione. La solitudine cioè può piacere molto, soprattutto in un mondo volgare, pieno di grida come un mercato arabo, senza valori comuni e con la voglia di vincere non importa cosa ma qualcosa.

Naturalmente ci sono occasioni, momenti che favoriscono la solitudine anche se per la verità quando esplode la solitudine è perché covava dentro di noi da un po’ di tempo per vari motivi. E poi quando in molti cadono prigionieri della solitudine o gran parte di generazioni, vuol dire che nella vita sono caduti valori, non ci sono traguardi, la paura ha vinto sulla voglia di vivere, sul piacere di stare con gli altri.

Infine, bisogna avere anche il coraggio di dire che spesso la solitudine è di casa nelle persone vecchie, della terza età che si sentono sempre più isolate dalla società, vivono con i loro ricordi e con gli affetti che spesso non sono sufficienti a cancellare il senso di inutilità che entra in tante persone.

Si può combattere la solitudine? Certo con le amicizie, con le partecipazioni a cose della vita, con il piacere dei propri pensieri, con la comprensione del percorso della vita, con tante piccole cose che riempiono il gusto di vivere. Le piccole cose della vita spesso sottovalutate e che in certi momenti sono l’anello di congiunzione con la vita stessa.

 

Inserito il:08/02/2021 10:57:08
Ultimo aggiornamento:08/02/2021 11:03:38
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