Aggiornato al 27/04/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

Leonid Osipovich Pasternak (Odessa, 1862 – Oxford, 1945) – The Passion of Creation

 

Non basta sapere leggere, ma leggere per sapere

di Cesare Verlucca & Giorgio Cortese

 

 

Cari amici,

come di consueto vi scriviamo in due: Verlucca & Cortese o Cortese & Verlucca, ma non diventiamo per questo quattro, restando sempre in due e in simbiosi alla ricerca di argomenti che interessino lettori curiosi, ed è da mo’ che spendiamo pensieri e ricerche a difesa della lingua italiana che sta, purtroppo, perdendo lemmi lungo la strada… E non solo, perché pare non ci siano rimedi per evitare che continui a inesorabilmente scemare. Persino questo verbo ci ha valso una sorta di presa in giro da parte di un amico che ha detto, sospirando: «Ma tu parli difficile…».

Questa pur amichevole contestazione ci ha indotto a cercare qualche consiglio “ameno” per la scrittura quotidiana; e, avendo trovato qualcosa che ci aveva divertito, abbiamo deciso di spartire l’amenità con voi. Come potrete apprendere nelle pagine seguenti, si tratta di un testo che fa finta di insegnare la lingua, ma praticamente è una presa per i fondelli. Sugli altrui“consigli per la scrittura” abbiamo speso qualche pensiero, così, tanto per esserci, partendo da una fase che appartiene alla nostra filosofia esistenziale e sostiene che Non basta sapere leggere, ma bisogna leggere per sapere.

D‘altronde, su tristezze da leggere sulla carta stampata, o vedere in televisione, sono piene le giornate di tutti, e pertanto ci prendiamo la libertà di scherzare sul giudizio di qualcuno senza far male a nessuno. Naturalmente, accordiamo a tutti voi il tempo per dirci cosa ne pensate, e ci impegniamo a rispondervi, sempre che lo gradiate: e in questa attesa porgiamo un grazie in via previa e inviamo i migliori saluti e più cordiali.

Cesare e Giorgio (nell’ordine alfabetico dei nomi).

 

•••&•••

 

1. Evita le allitterazioni, anche se allettano gli allocchi.

Nel fresco delle frasche…

 

2. Non è che il congiuntivo va evitato, meglio che lo si usi quando necessario.

Sono in molti a prendere il congiuntivo con le pinze. E qui quel “va”, al posto di “vada”, equivale al “Batti lei”, di fantozziana memoria.

 

3. Evita le frasi fatte: è minestra riscaldata.

Nella vita, a volte, le frasi fatte sono difficili da evitare, perché in certi momenti le parole non sono mai nel posto in cui dovrebbero stare.

 

4. Esprimiti siccome ti nutri.

Il dramma oggi è che ci esprimiamo troppo in quel che ci nutriamo e il livello culturale è sempre più basso.

 

5. Non usare sigle commerciali & amp; abbreviazioni etc.

Le abbreviazioni sugli sms deturpano le parole togliendo loro il significato per cui sono nate.

 

6. Ricorda (sempre) che la parentesi (anche quando pare indispensabile) interrompe il filo del discorso.

Figuriamoci poi quando ci si imbatte nelle parentesi tonda, quadrata, graffa, uncinata, che si fanno largo tra le parole, per tenersi strette a un pensiero da proteggere. Si direbbero abbracci tra le persone.

 

7. Stai attento a non fare indigestione ………. di puntini di sospensione

Dovreste piuttosto ricordarvi che i puntini di sospensione sono solo tre, né uno di più, né uno di meno.

 

8. Usa meno virgolette possibili: non è “fine”.

Soprattutto perché le virgolette sono molteplici, e tutte da usare correttamente: Le alte (“ ”); le basse (« »), dette anche “caporaline”; gli apici (‘ ’), ma ci servirebbe una pagina per spiegarvene l’uso corretto

 

9. Non generalizzare mai.

Qui il consiglio è decisamente corretto, eppure vale come pretesto per risparmiarci altre fatiche nel nome del “tanto è sempre così”. Anche se dalla generalizzazione al pregiudizio, il confine è piuttosto debole.

 

10. Le parole straniere non fanno affatto bon ton.

Quando si scrive, lo scritto dovrebbe essere lineare e con frasi di breve lunghezza in modo da risultare più facilmente leggibili, evitando parole anglofobe, francesi, tedesche e magari cinesi, perché l’italiano è, da solo, una lingua ricca di vocaboli.

 

11. Sii raro di citazioni. Diceva giustamente Emerson: “Odio le citazioni. Dimmi solo quello che sai tu”.

Forse Waldo Emerson ha detto così perché ne ha scritte tantissime, di citazioni, ma è anche vero che a volte la citazione è la ripetizione erronea di parole altrui in contesti diversi.

 

12. I paragoni sono come le frasi fatte.

Alcune volte i paragoni risultano superflui e sgradevoli. Si usano per cercare delle scorciatoie al ragionamento. Chi ricorre ai paragoni usa le scorciatoie del cervello per non usare meglio il cervello personale.

 

13. Non essere ridondante; non ripetere due volte la stessa cosa; ripetere è superfluo (per ridondanza s’intende la spiegazione inutile di qualcosa che il lettore ha già capito).

Le frasi ridondanti traboccano di parole ripetitive

 

14. Solo gli stronzi usano parole volgari.

Meglio guardarsi da chi si frequenta, per evitare la volgarità. Dimmi con chi vai

e ti dirò se vengo anch'io.

 

15. Sii sempre più o meno specifico.

Meglio sarebbe traboccassi di gioia ed energia.

 

  1. L’iperbole è la più straordinaria delle tecniche espressive.

Chi ha un milione di cose da fare, trova difficilmente il modo di pensare alle stesse prima d’averle messe in atto.

 

17. Non fare frasi di una sola parola. Eliminale.

Tanti credono che solo i fatti contino, non le parole, forse è anche per questo che molti parlano e scrivono a sproposito.

 

18. Guardati dalle metafore troppo ardite: sono piume sulle scaglie di un serpente.

Nella vita quotidiana, le gioie inaspettate sono una storia diversa da quelle cercate, e a volte mai trovate, e possono far saltare di felicità, inondando l’animo di pura euforia.

 

19. Metti, le virgole, al posto giusto.

Certi giorni basta una virgola per distinguere una banalità da un’idea.

 

20. Distingui tra la funzione del punto e virgola e quella dei due punti: anche se non è facile.

La punteggiatura esatta è una delle cose più disattese nella scrittura attuale: se gradiste una breve spiegazione a parte, chiedete e vi sarà dato.

 

A ben risentirvi.

 

Inserito il:28/08/2022 21:57:18
Ultimo aggiornamento:28/08/2022 22:03:50
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