Aggiornato al 27/04/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

Aisha Haider (Lancashire, Lancashire, United Kingdom) - Waiting for you

 

Morte di un antico amore

di Marialuisa Bordoli Tittarelli

 

“Ooh! - esclamò la signora Persi - sbattendo gli occhi per lo sgomento.

Come una bambina spaventata richiuse di scatto il portatile e rimase qualche minuto a fissare la parete di fronte, con il mento appoggiato alla mano, le dita a  chiuder la bocca come per non lasciar sfuggire un altro lamento.

Rimase silenziosa e pensierosa tutto il giorno, completamente assente, visibilmente lontana.

“Fantasmi” era la parola che le rigirava nel cervello, vecchi fantasmi.

Un viso, così importante un tempo, era apparso sullo schermo all’improvviso, non cercato, non richiesto.

Qualcuno volutamente  e faticosamente allontanato era tornato nitido, vicinissimo con lo stesso sguardo,  lo stesso sorriso di tanti anni addietro.

Era stato così difficile dimenticare. Aveva fatto così male. Eh sì, aveva provato un dolore spropositato di quelli che uno pensa non finiranno mai.

Invece, un giorno dopo l’altro, lentamente come i passi di qualcuno che ricomincia a camminare dopo un’operazione dolorosa, piano, piano la sofferenza si era fatta da intollerabile a sopportabile e poi sempre più sbiadita finché era arrivato il primo giorno senza la presenza ossessiva di quell’assenza e finalmente l’incubo era finito.

Dopo tutti quegli anni, dopo tutta quella strada in salita per dimenticare e ricominciare a vivere, una foto comparsa all’improvviso, una faccia un tempo cosi cara e ora così sconvolgente, l’aveva precipitata indietro nel tempo scatenando una sofferenza tale da farle luccicare gli occhi e respirare con difficoltà.

Si era trattato di Amore?

A quel tempo ne era convinta e in nome suo aveva accettato con slancio tutti i sacrifici, le umiliazioni, le prepotenze, le rinunce che quel rapporto aveva comportato.

Le tornarono alla mente le domande di un amico che chiedeva come fosse mai possibile che donne intelligenti e forti, almeno all’apparenza, accettassero di vivere rapporti degradanti e deprivanti.

Facile a dirsi “dopo” quando si è fuori, maturi, rilassati, guariti.

Allora aveva ancora un cuore così giovane, stupidamente, vergognosamente romantico, infarcito di pessime informazioni sulla relazione uomo-donna, con una così scarsa opinione di sé, e l’urgente bisogno di “Essere”, magari anche attraverso gli occhi e la vita di un altro percepito come “perfetto”.

Lui era il professore, intelligente, colto, bello, elegantemente trasandato, supponente, sicuro di sé, sempre con Verità e Certezze espresse magistralmente. Aveva bevuto le sue parole, con emozione, orgoglio, lusingata di essere stata la prescelta, la preferita.

Non era stata una storia da nulla.

Purtroppo era durata anni, dei quali improvvisamente ricordava ogni singolo giorno, ogni singola cocente sofferenza.

Aveva visitato luoghi incantevoli, fatto viaggi  interessanti, li rivisitava tutti nella memoria, ma sempre la sofferenza era in lei.

Cercò scrupolosamente di ricordare un momento di pura gioia, di allegria, di felicità  per giustificare almeno in parte il senso di quella storia, ma non ne apparve nessuno.

- Incredibile quanto ho dovuto ferirmi per decidermi a troncare- pensò.

Unica consolazione, al suo comportamento assurdo, l’aver infine trovato la forza di chiudere quella storia malata.

Gregory aveva osservato silenziosamente il volto della sua compagna seguendone l’espressione assente e addolorata, dispiaciuto, ma rispettoso di quel silenzio e di quel profondo pensare.

Finalmente verso sera, poiché gli parve di intravedere un rallentamento di quel lavorio interiore, decise di riscuoterla e di riportarla nel presente.

La signora Persi lo guardò con riconoscenza e si rimproverò, molto dispiaciuta per essersi chiusa così a lungo in se stessa e dopo un attimo di esitazione andò a prender il portatile e mostrò la foto che tanto l’aveva turbata.

Era un necrologio.

Il volto dell’amato professore, diventato una persona molto nota e importante, riapparve sullo schermo.

- Sei magico Gregory - disse la signora Persi- accanto a te riesco a guardarlo senza soffrire.-

Fu facile parlare e sciogliere tutti i nodi, cancellando serenamente la tristezza.

- Sono riuscita a guarire e rompere quella relazione masochista il giorno in cui una giovane amica mi disse “Ama chi ti ama”-

- Amare chi ti disprezza o reprime o schiaccia o non ricambia, non è amore, ma il chiaro sintomo di una malattia dell’anima.

Bisogna amare se stessi prima di tutto, altrimenti non è possibile amare nessuno.-

Un messaggio rivoluzionario rispetto alla vecchia concezione inculcata nelle menti femminili dell’amore come devozione, sottomissione, annullamento di sé  al quale farà poi seguito l’inevitabile sconcertante scoperta dell’unilateralità di questo comportamento, generando delusione, sconforto e sofferenza.

L’amore di sé comporta l’accettazione tranquilla dei propri limiti, predisponendo all’accettazione di quelli del proprio amato.

Ne consegue che il profondo rispetto di sè e dell’altro è il primo valore del sentimento d’amore.

Le donne hanno fatto passi da gigante negli ultimi cinquant’anni, ma la strada è ancora lunga e ancora in faticosa salita.-

La serenità era tornata e il loro parlare fitto, fitto divenne sempre più piacevole, caldo, gioioso.

C’è una sorpresa - disse Gregory - Lo so che detesti la festa della Donna perché un po’ ambigua, come dici tu, così ho pensato di festeggiare con un regalo per tutti e due .-

Un grande volume con copertina azzurra dal titolo molto intrigante “ Un anno con Mozart” di Clemency Burton-Hill le venne messo tra le mani e lei iniziò subito a sfogliarlo entusiasta.

Un brano per ogni giorno dell’anno brevemente presentato con notizie sull’autore divertenti e spesso poco note.

- Nonostante il titolo sarà il tuo prediletto Bach a farla da padrone - aggiunse Gregory.

- Come noterai l’assortimento è davvero ricco e vario. Confesso che sfogliandolo anch’io, che credevo di essere abbastanza preparato in fatto di musica, ho scoperto molti brani e autori a me ignoti. -

- Poiché l’anno è iniziato già da parecchio, per recuperare i giorni già trascorsi - disse la signora Persi - ne ascolteremo due al giorno fino ad arrivare alla pari. Che divertimento! -

- Ma non è finita qui - aggiunse Gregory - porgendole un altro volume - questo ci consentirà viaggi straordinari nei cinque continenti alla faccia del Covid.-

Guida Letteraria Del Mondo era il titolo del libro, una raccolta di brani di centocinquanta scrittori di tutti i tempi  in tutto il globo terrestre.

La Signora Persi sorprese Gregory porgendo a sua volta un piccolo pacchetto. Conteneva libri.

- Siamo proprio due anime gemelle - disse maliziosamente- come vedi anch’io avevo una sorpresa proprio per la festa della Donna. Due libri entrambi scritti da donne, naturalmente..

Due libri molto diversi, ma decisamente insoliti.

Bottigliette di Sophie van Llewyn - mi ha colpito perché l’autrice è rumena e non avevo mai letto  un libro di una donna di quella nazione che ho visitato molti anni fa in pieno regime Ceausescu. Proprio in quel periodo si svolge la storia incredibile e avvincente che si fa leggere tutta d’un fiato. Un titolo così allegro, quasi delicato, una copertina così gentile, quasi mite, predispongono a una lettura ironica e divertente. Attenzione però, perché il racconto che già presenta con leggerezza una situazione molto deprimente e spiacevole, improvvisamente ti schiaffeggia con scene di una sconvolgente crudezza e durezza decisamente insospettate appena mitigate dall’assurdità di alcuni nonsense.

Il secondo libro - Un Lontano rumore di Passi - di Dorothy Whipple, invece si svolge in Inghilterra nella seconda metà del ‘900 in un ambiente tipicamente inglese e in una famiglia in cui l’amore sembra circolare serenamente.

Ancora una storia di caduta e sconcertante sconfitta per ricominciare da capo faticosamente a risalire con coraggio fino a rinascere Donne nuove.

 

 

Inserito il:06/03/2021 17:43:44
Ultimo aggiornamento:06/03/2021 18:18:01
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