Aggiornato al 07/10/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

Roz Abellera (Contemporaneo - Florida) - The Network

 

5G: saremo irradiati (anche) da onde elettromagnetiche provenienti da 20.000 satelliti

I governi ci imbrogliano? Il caso inglese.

di Achille De Tommaso

 

Con l’articolo “ Rischio tumori dal 5G” ho già scritto dei rischi per la salute da radiazioni per il 5G. Desidero qui aggiungere alcuni dettagli riguardo alle radiazioni che verranno dallo spazio e alcune informazioni circa il comportamento del governo inglese. Ho scelto il Regno Unito perché, per molti versi, considero questa nazione come la culla delle telecomunicazioni.

***

5G dallo spazio

Nel novembre del 2018, la Federal Communications Commission (FCC) degli Stati Uniti ha autorizzato la compagnia spaziale SpaceX, di proprietà dell'imprenditore Elon Musk, a lanciare una flotta di 7.518 satelliti per completare l'ambizioso programma di SpaceX di fornire servizi globali di banda larga satellitare in ogni angolo del Terra.

I satelliti opereranno ad un'altezza di circa 210 miglia e irradieranno la Terra con frequenze estremamente alte; tra 37,5 GHz e 42 GHz. Questa flotta si aggiungerà a una flotta SpaceX più piccola di 4.425 satelliti, già autorizzata all'inizio dell'anno dalla FCC, che orbiterà attorno alla Terra ad un'altezza di circa 750 miglia e che è destinata a irrorarci con frequenze tra 12 GHz e 30 GHz. Si prevede quindi che il totale complessivo dei satelliti SpaceX SARà DI poco meno di 12.000.

Le nuove flotte SpaceX costituiranno un massiccio aumento del numero di satelliti nei cieli sopra di noi e un corrispondente aumento delle radiazioni che raggiungono la Terra. La flotta satellitare di SpaceX è, tuttavia, solo una delle tante che verranno lanciate nei prossimi anni, tutte allo stesso scopo: fornire servizi globali a banda larga. Altre società, tra cui Boeing, One Web e Spire Global, lanceranno ciascuna le proprie flotte più piccole, portando il numero totale di nuovi satelliti a banda larga proiettati nello spazio a circa 20.000, ognuno dedicato all'irradiazione della Terra con alte frequenze elettromagnetiche. (fig. 1)(Nota 1).

 

... ciò verso cui ci stanno dirigendo è la creazione delle condizioni entro le quali l'intelligenza elettronica o "artificiale" sarà in grado di assumere una presenza sempre maggiore nelle nostre vite.

Perché c'è questa improvvisa raffica di attività? Le nuove flotte satellitari stanno contribuendo a uno sforzo globale concertato per "potenziare l'ambiente elettromagnetico della Terra”. Questo “uesaggiornamento” viene comunemente chiamato 5G o rete wireless di quinta generazione. Infatti è diventata consuetudine nei circoli tecnologici parlare dell'introduzione del 5G come la creazione di un nuovo "ecosistema elettronico" globale. Si tratta in effetti di geoingegneria su una scala mai tentata prima. Mentre questo viene venduto al pubblico come, ad esempio: un miglioramento della qualità dello streaming video per media e intrattenimento; per operazioni chirurgiche a distanza; per l’IOT; per le auto a guida autonoma; per Industry 4.0; ciò verso cui ci stanno dirigendo è, nella realtà, la creazione di condizioni in cui l'intelligenza elettronica o "artificiale" sarà in grado di assumere una presenza sempre maggiore nelle nostre vite.

Sarà un bene? Non lo sappiamo esattamente (anche perché di molte cose non ne sentiamo la mancanza…); ma ci sono alcuni che da anni si preoccupano, abbastanza inascoltati, del danno fisico da radiazioni.

Sappiamo già che l'introduzione del 5G richiederà centinaia di migliaia di nuove torri per telefoni cellulari (indicate anche come "stazioni base") nei centri urbani ed axtraurbani di tutta Italia e letteralmente milioni di nuove torri nelle città di tutto il resto del mondo. I 20.000 satelliti saranno un complemento necessario a questo sforzo terrestre, poiché garantiranno che anche le aree rurali, i laghi, le montagne, le foreste, gli oceani e le terre selvagge, saranno tutte zone incorporate nella nuova infrastruttura elettronica. Non un centimetro quadrato del globo sarà privo di radiazioni del 5G. Nulla e nessuno deve sfuggire a queste radiazioni; e per proteggerci non servirà l’auricolare…

Data la portata del progetto, è sorprendente come poche persone siano consapevoli dell'enormità di ciò che sta iniziando a svolgersi intorno a noi. Pochissime persone hanno persino sentito parlare dei 20.000 nuovi satelliti che dovrebbero trasformare il pianeta in un cosiddetto "pianeta intelligente", irradiandoci giorno e notte. Nei media nazionali non sentiamo voci che mettono in discussione la saggezza, per non parlare dell'etica, della geoingegneria di un nuovo ambiente elettromagnetico globale.

CI SARA’ PERICOLO PER LA SALUTE ?

Ma la domanda che dovremmo porci è se vogliamo un'esposizione sempre più intensa dell'ambiente naturale e di tutte le creature viventi, inclusi noi stessi, a radiazioni elettromagnetiche sempre più numerose e a frequenze sempre più elevate. Cosa succede quando queste radiazioni incontrano i nostri corpi? Lo sappiamo con certezza?

La risposta è “no” !

Allo stato attuale, telefoni cellulari, smartphone, tablet, la maggior parte dei Wi-Fi e così via funzionano tutti a meno di 3 GHz, in quella che viene chiamata la regione “a microonde” dello spettro elettromagnetico. Le loro lunghezze d’onda sono di vari centimetri. Uno smartphone che funziona a 800 MHz, ad esempio, invia e riceve segnali con lunghezze d'onda di 37,5 centimetri. Operando a 1,9 GHz, le lunghezze d'onda sono di 16 centimetri. (alla NOTA 2 il piano frequenze 5G per l’Italia)

L'introduzione del 5G comporterà l'uso di frequenze considerevolmente più elevate di queste, con lunghezze d'onda corrispondenti più brevi. Al di sopra di 20 GHz, le lunghezze d'onda sono lunghe solo millimetri anziché centimetri. La banda d'onda millimetrica (da 30 GHz a 300 GHz) viene definita frequenza estremamente alta e le sue lunghezze d'onda sono comprese tra 10 mm e 1 millimetro. Fino ad oggi, la radiazione elettromagnetica ad altissima frequenza non è stata ampiamente propagata (viene usata per lo più nei radar) e la sua introduzione segna un cambiamento significativo nel tipo di energia elettromagnetica che diventerà presente nell'ambiente naturale .

Uno dei vantaggi dell’uso di queste frequenze è che viene ridotta ciò che viene chiamata "latenza", o ritardo, nel tempo di trasmissione/ricezione. Ma, poiché le onde che trasportano i dati sono così piccole, lunghe appunto solo pochi millimetri, sono meno in grado di attraversare barriere fisiche rispetto alle onde più lunghe di frequenze più basse. Questo è il motivo per cui è necessario disporre di tante altre nuove “stazioni di terra”". Esse dovranno ad esempio essere distanziate a non più di 100 metri l’una dall’altra, nelle città.

Poiché le lunghezze d'onda sono molto più piccole, anche le antenne che le trasmettono e le ricevono saranno molto più piccole di quelle degli attuali telefoni e dispositivi elettronici. Un singolo trasmettitore / ricevitore 5G avrà un gran numero di piccole antenne, raggruppate in un'unica unità. Una serie di poco più di mille di tali antenne misura solo circa otto cm quadrati, quindi si adatterà facilmente in una piccola stazione base su un lampione, mentre lo smartphone in tasca ne avrà probabilmente sedici (fig.2).

Fig 2. Il modulo-antenna 5G di Qualcom; ogni modulo ha 4 antenne, e ogni smartphone avrà 4 di queste antenne

 

Sia i satelliti 5G che le torri terrestri 5G utilizzeranno sistemi di antenne disposte a gruppi disposti in "phased array"; questi gruppi sono coordinati per irradiare impulsi in varie direzioni e in una sequenza temporale specificata da un computer che le pilota. Ciò consente a fasci concentrati di onde radio di essere puntati contemporaneamente su vari obiettivi designati; il computer può, se richiesto, rapidamente cambiare orientamento del fascio. (Fig. 3)

Fig 3. Wikipedia

Ciò significa anche che qualsiasi creatura vivente che si frapponga sul percorso di un raggio così concentrato sarà soggetta a una potente dose di radiazioni ad altissima frequenza. Uno studio ha dimostrato (NOTA 3) che alcuni insetti, a causa delle loro piccole dimensioni corporee, sono particolarmente vulnerabili alle onde millimetriche, alle frequenze più alte. Altri studi hanno dimostrato che anche i batteri e le piante sono vulnerabili.

Oltre alla sua capacità di concentrare la potenza in raggi focalizzati, la tecnologia phased array ha un ulteriore fattore complicante. Su entrambi i lati del raggio principale, gli intervalli di tempo tra gli impulsi sono diversi dagli intervalli di tempo tra quelli del raggio principale, ma possono sovrapporsi in modo tale da produrre cambiamenti estremamente rapidi nel campo elettromagnetico. Ciò può avere un effetto particolarmente dannoso sugli organismi viventi, perché le cariche in movimento che fluiscono nel corpo diventano effettivamente antenne che irradiano nuovamente il campo elettromagnetico e lo inviano più in profondità nell'organismo. Queste onde irradiate sono note come precursori di Brillouin, (NOTE 4 e 5) che prendono il nome dal fisico francese Leon Brillouin, che le descrisse per la prima volta nel 1914. Ricerche suggeriscono che possono avere un impatto significativo e altamente dannoso sulle cellule viventi.

LE RASSICURANTI AFFERMAZIONI DEI GOVERNI E DELL'INDUSTRIA; C’E’ DA FIDARSI? IL CASO INGLESE.

Un articolo di Repubblica del marzo 2019 afferma:” Ci si può chiedere poi se il 5G, usando nuove frequenze (vicine alle cosiddette "onde millimetriche") possa esporre a rischi diversi e maggiori per la salute. È appunto questo l'allarme lanciato da chi adesso chiede lo stop della tecnologia (già lanciata negli Stati Uniti e in arrivo in tutta Europa). Le nuove frequenze sono più elevate rispetto a quelle usate ora dai cellulari e serviranno tra l’altro a creare celle molto piccole e numerose nelle nostre città, per esempio per i servizi dell'internet delle cose (Iot). Il segnale su frequenze elevate penetra e si diffonde meno bene, ecco perché le celle devono essere più piccole e più capillari. Ma questo vuol dire anche – notano dall’Istituto Superiore della Sanità (ISS) – che le potenze utilizzate saranno più basse e le onde si fermeranno a livello molto superficiale (della pelle).

Questo è ciò che afferma l’ISS; sarà vero? Facciamo un salto nel Regno Unito.

L'ente governativo incaricato di proteggere la salute pubblica, il Public Health England, nel Regno Unito, informò tempo fa che non ci sono prove convincenti che le radiazioni di radiofrequenze (radio, televisione, telefoni cellulari, smartphone , 5G…) abbiano effetti negativi sulla salute di adulti o bambini .

Questo parere si basava sulle raccomandazioni di un organismo apparentemente indipendente chiamato AGNIR (gruppo consultivo sulle radiazioni non ionizzanti), che nel 2012 produsse un rapporto sulla sicurezza delle radiazioni in radiofrequenza. Il rapporto affermava che mancavano prove "convincenti" e "conclusive" per eventuali effetti negativi sulla salute. (NOTA 6). Era quindi come dare un assegno in bianco al settore delle telecomunicazioni per passare alle frequenze più alte, senza tener conto delle conseguenze.

Si scoprì poi, nel 2017 che, lungi dall'essere indipendente, AGNIR aveva un'alta percentuale di membri con palesi conflitti di interesse, e che il loro rapporto aveva distorto o semplicemente tralasciato prove che avrebbero dovuto costringerlo a giungere alla conclusione opposta a quella a cui era arrivato. In un'analisi forense del rapporto, la ricercatrice per la salute ambientale, Sarah Starkey, chiarì che solo un volontario disprezzo delle prove scientifiche disponibili avrebbe potuto spiegare le contraddizioni interne e l'apparente incompetenza che traspariva dal rapporto. (NOTA 7)

Nonostante ciò, l'attuale politica del governo del Regno Unito consente a quest’ultimo di realizzare il 5G senza nemmeno un cenno alla necessità di una precedente profonda valutazione della salute e della sicurezza (NOTA 8). La salute e la sicurezza semplicemente non figurano nel pensiero del governo, nonostante una vera e propria montagna di letteralmente migliaia di articoli di ricerca che dimostrano effetti negativi sulla salute: il numero di questi articoli e rapporti continua a crescere al ritmo di circa 350 all'anno, in media praticamente uno ogni giorno (NOTA 9).

Uno dei motivi per ignorare queste prove circa i possibili danni causati dall'ecosistema elettronico 5G, è la convinzione negli ambienti governativi che, a meno che il 5G non venga introdotto al più presto, il Regno Unito verrà "lasciato indietro"; e la sua crescita economica e competitività sarà messa a rischio. Semplicemente non c'è tempo per considerare le possibili conseguenze sulla salute.

La National Infrastructure Commission, il cui rapporto del 2016, Connected Future, costituisce la base dell'attuale politica del governo inglese, ha spinto in avanti questa visione “terroristica” del Regno Unito ( in ritardo rispetto ad altre nazioni), e ha esortato il governo a garantire che la nuova infrastruttura digitale sia pienamente operativa entro il 2025 (NOTA 10). Il rapporto della NIC sottolinea ripetutamente che i benefici del "futuro connesso" devono essere misurati in miliardi di sterline di entrate.

Infatti, parliamoci chiaro: il reale motivo che fa ignorare questi pericoli è relativo agli elevati interessi economici in ballo. Gli importi da capogiro coinvolti sono ben esemplificati in una recente stima secondo cui solo l'industria dei media globale guadagnerà $ 1,3 trilioni di dollari dal 5G entro il 2025, anche perché il 5G “sbloccherà il potenziale della realtà aumentata (AR) e della realtà virtuale (VR) ”. (NOTA 11) . Senza parlare dei ricavi dalla vendita delle frequenze e dagli interessi dei produttori e operatori relativi alla vendita di hardware, di software e di nuovi servizi.

Le somme in questione sono forse sufficienti per rendere plausibile il perché l'industria delle telecomunicazioni negli ultimi venticinque anni abbia fatto del suo meglio per garantire che la ricerca sugli effetti sulla salute delle tecnologie wireless produca risultati negativi o inconcludenti. Dal 1993, l'industria ha finanziato un gran numero di studi, risparmiando ai governi una grande spesa e allo stesso tempo preservando la comoda illusione che il giudizio sia ancora incerto sul fatto che l'esposizione alle radiazioni di radiofrequenza causi danni alla salute o meno.

Nel luglio 2018, The Guardian ha pubblicato un articolo che cita una ricerca che mostra che, mentre il 67% degli studi finanziati in modo indipendente ha riscontrato un effetto biologico dell'esposizione alle radiazioni di radiofrequenza, solo il 28% degli studi finanziati dall'industria ha trovato gli stessi riscontri. Gli studi finanziati dall'industria hanno una probabilità quasi due volte e mezza inferiore rispetto agli studi indipendenti di trovare effetti sulla salute (NOTA 12). Gli autori dell'articolo del Guardian spiegano come l'industria delle telecomunicazioni non abbia bisogno di vincere l'argomentazione scientifica sulla sicurezza, ma semplicemente di continuare l'argomento a tempo indeterminato, producendo studi con risultati che non si possono verificare, o meglio contraddire, circa gli effetti negativi sulla salute.

Uno degli studi più noti è il gigantesco "Interphone Study" finanziato dall'industria, che è riuscito a concludere che tenere un telefono cellulare in testa protegge (sic !) effettivamente l'utente dai tumori del cervello! Questo studio, che è pieno di contraddizioni e soffre di gravi difetti di progettazione, è spesso citato come il più autorevole fino ad oggi, mentre in realtà pare sia stato completamente screditato (NOTA 13).

Nonostante tutto ciò, si ritiene che non vi sia consenso scientifico e quindi che non vi siano motivi sufficienti per intraprendere azioni. Inutile dire che questo faccia comodo sia al governo inglese che all'industria coinvolta.

Ovviamente questo vale per il Regno Unito. In Italia il nostro Istituto Superiore per la Sanità, come visto sopra, ci assicura che non ci sono pericoli.

Un commento finale: i governi si sperticano a condannare il riscaldamento globale, cercando di provare che è generato dall’Uomo e che bisogna combatterlo; e pochi politici (e attivisti al seguito) si premurano a cercare di capire come, e se è giusto, fermare l’inquinamento elettromagnetico. Che è generato, senza alcun dubbio, in questo caso, dall’Uomo.

Non è strano?

 

NOTE E FONTI:

  1. Una delle migliori fonti per queste informazioni è il sito Web della Global Union Against Radiation Deployment from Space (GUARDS) all'indirizzo www.stopglobalwifi.org e il relativo sito Web della Task Force per telefoni cellulari all'indirizzo www.cellphonetaskforce.org .
  2. Il 5G in Italia lavorerà su tre bande di frequenze; ovverosia 694 – 790 MHz, 3600 – 3800 MHz e 26,5 – 27,5 GHz.

Banda 700 – La prima è quella soprannominata “nobile”: la “banda 700” è infatti il miglior compromesso per raggiungere un ottimo livello di trasferimento dati e, al contempo, “penetrare” attraverso le strutture come muri, soffitti e – dunque – raggiungere con più efficacia i dispositivi degli utenti.

Le basse frequenze sono la base per una copertura mobile diffusa e pervasiva e infatti non è un caso che TIM e Vodafone si siano assicurate le porzioni più succulente, con Iliad terzo incomodo che ha sfruttato il fatto di essere “new entry” per assicurarsi frequenze senza fare asta. Attualmente queste frequenze sono occupate dalle trasmissioni del digitale terrestre, che infatti sarà spostato su altre a partire dal 2020 fino al 2022 con uno switch off graduale.

Banda 3600-3800 Mhz. Questa banda sarà ideale anche per usi commerciali in strutture come aeroporti, porti e stazioni, siti turistici oltre che direttrici di trasporto dalle autostrade alle ferrovie ad alta velocità.

Onde Millimetriche – A frequenze superiori, dunque trattando la banda 26,5 – 27,5 GHz (frequenze liberate dal dicembre scorso), si parla di onde millimetriche. Si usa questo termine perché la lunghezza d’onda va proprio da 1 a 10 mm. Al contrario della banda 700 qui la portata è assai inferiore così come la capacità di penetrare all’interno di edifici e superare ostacoli, ma di contraltare sarà supportata una più imponente velocità di trasferimento e una latenza ancora inferiore.

3. Arno Thielens et al., "Exposure of insects to radio-frequency Electromagnetic Fields from 2 to 120 GHz", Nature, 8: 3924 (2018): "Gli insetti mostrano un massimo di potenza assorbita da radiofrequenza a lunghezze d'onda paragonabili alla loro dimensione corporea ... Gli insetti studiati che sono inferiori a 1 cm mostrano un picco di assorbimento alle frequenze (sopra i 6 GHz), che attualmente non sono spesso utilizzate per le telecomunicazioni, ma sono progettate per essere utilizzate nella prossima generazione di sistemi di comunicazione wireless. "

4. Cindy Russell, "A 5G Wireless Future", The Bulletin (gennaio / febbraio 2017, pagg. 20-23) esamina la ricerca ed elenca un gran numero di effetti negativi sulla salute delle radiazioni elettromagnetiche delle onde millimetriche, tra cui aritmia, resistenza agli antibiotici, cataratta , sistema immunitario compromesso, ecc.

5. Kurt Oughstun, intervista sui "Brillouin Precursors", Microwave News , 22, 2 (2002), p.10. Secondo Oughstun, professore di ingegneria elettrica e matematica all'Università del Vermont: “Un singolo precursore di Brillouin può aprire piccoli canali attraverso la membrana cellulare perché, mentre passa attraverso la membrana, può indurre un cambiamento significativo nel potenziale elettrostatico della membrana. ” Vedi anche Arthur Firstenberg“ 5G - From Blankets to Bullets ”17 gennaio 2018), su www.cellphonetaskforce.org .

6. Rapporto del gruppo consultivo sulle radiazioni non ionizzanti, “Health effects from Radiofrequency Electromagnetic Fields” (2012).

7. Sarah J. Starkey, "Inaccurate Official Assessment of radiofrequency safety by the Advisory Group on Non-ionizing Radiation", Review of Environmental Health, 31: 4 (2016), pp. 493-503.

8. Il Dipartimento per la cultura, i media e lo sport e HM Treasury, “Next Generation Mobile Technologies: A 5G strategy for UK”, marzo 2017, che definisce la strategia del governo inglese per il lancio del 5G, non menziona precauzioni per salute e sicurezza.

9. Una delle migliori fonti per questo cumulo di articoli di ricerca è il “The BioInitiative Report” (2012), che raccoglie il tutto in sezioni gestibili e viene regolarmente aggiornato. È possibile accedervi online all'indirizzo http://www.bioinitiative.org . Secondo il rapporto, tra il 2007 e il 2012, circa 1800 nuovi studi hanno dimostrato effetti negativi sulla salute, ovvero in media 350 all'anno.

10. “National Infrastructure Report, Connected Future” (dicembre, 2016), p.11. Gli autori sostengono che solo così facendo il Regno Unito potrebbe "trarre pieno vantaggio da tecnologie come l'intelligenza artificiale e la realtà aumentata". Il rapporto è disponibile su www. nic.org.

11. Ovum, "5G Economics of Entertainment Report" (ottobre, 2018). Il rapporto è stato commissionato da Intel e un riepilogo è disponibile all'indirizzo www.newsroom.intel.com .

12. Mark Hertsgaard e Mark Dowie, "The inconvenient truth about cancer and mobile phones", The Guardian, 14 luglio 2018. La palese distorsione della verità a causa dei finanziamenti, è stata rivelata per la prima volta nel 2006 da Louis Slesin, "'Radiation Research' e the Cult of Negative Results”, Microwave News, 26.4 (luglio 2006), pagg. 1-5. Un buon riassunto del problema è riportato in "Bias and Confounding in EMF Science", sul sito Web di Powerwatch: www.powerwatch.org.uk/science/bias.asp .

13. The Interphone Study è ampiamente criticato in L. Lloyd Morgan et al., “Cellphones and Brain Tumors: 15 Reasons for Concern” (2009), disponibile online su www. electromagnetichealth.org.

 

Inserito il:12/11/2019 18:04:35
Ultimo aggiornamento:17/11/2019 22:19:46
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