Robin Pocisk (Toronto, Canada – Contemporary) – Abstract Painting
Comunicazioni istantanee di gruppo: coordinamento operativo e sicurezza dei lavoratori
di Pietro Bordoli
In parecchie occasioni Nel Futuro si è occupato del mondo della comunicazione radiomobile in generale e del problema della Sicurezza del Lavoratore Isolato (*)in particolare. Oggi l’evoluzione tecnologica in questo settore consente un allargamento della visuale verso applicazioni sempre più performanti in aree diversificate, con ricadute positive in termini di efficienza operativa e riduzione di costi di gestione.
Per un quadro aggiornato sia degli aspetti evolutivi tecnologici che delle applicazioni più significative, pubblichiamo un’intervista a Ruggero Cerizza, Presidente di Pontiradio Pr, azienda leader operante dal 1962 nel campo delle reti radiomobili.
Nel Futuro: Dottor Cerizza, Pontiradio PR è divenuta oggi fornitore leader, anche culturale, di soluzioni innovative per il coordinamento operativo di gruppi di lavoro. Quanto ha giocato l’esperienza fatta proprio a seguito delle esigenze interne alla sua azienda?
Ruggero Cerizza: l’esperienza e la competenza accumulata e consolidata da Pontiradio si basano su due pilastri principali.
Il primo è composto da più di cinquant’anni di presenza nel mercato delle infrastrutture per radiocomunicazioni sia mobile che fisse.
Sin dall’origine i nostri Clienti hanno apprezzato i nostri servizi di manutenzione, di installazione e poi di progettazione e system integration delle infrastrutture di rete per le loro esigenze di comunicazione punto-punto ed in mobilità.
Abbiamo lavorato sia con le grandi organizzazioni “non-core business” (gestori elettrodotti e gasdotti, autostrade, istituti di credito, Banca d’Italia, istituti di vigilanza, Forze Armate, Pubblica Sicurezza, gruppi industriali, ecc.) sia con clienti “core business” (Operatori telefonici cellulari, Wireless internet service provider, Operatori di broadcast televisivo e radiofonico) che per i principali vendor di tecnologie per le radiocomunicazioni (Telettra, Italtel, AT&T, Ericsson, Nokia, Siemens, ecc.).
Il secondo pilastro è rappresentato dall’esigenza di coordinare e mettere in sicurezza il nostro personale tecnico che dalle nostre quindici sedi nazionali, si è mosso h24, sabato e domeniche incluse, intervenendo per manutenzione ed installazione sia nelle Postazioni Radio, spesso in località isolate e poco accessibili, sia nei Centri di Supervisione e Coordinamento della nostra clientela.
In ultimo, avendo avuto sempre in grande attenzione la sicurezza dei nostri team in campo, personalmente, come datore di lavoro, ho ricercato ed applicato nel nostro sistema di sicurezza aziendale la massima attenzione alla loro protezione, applicando sempre le best practise e gli strumenti tecnologici allo stato dell’arte.
Pontiradio è così in grado di affiancare la clientela nelle proprie scelte progettuali e realizzative, trasferendo il consolidato know-how, parte “assorbito” dai clienti che ci hanno già dato la loro fiducia e parte “maturato” attraverso l’utilizzo in prima persona.
NF: Avendolo vissuto da vicino, potrebbe sintetizzarci il percorso evolutivo che ha portato dalle PMR (reti radiomobili private) all’attuale tecnologia PoC (Push-to-talk over Cellular)?
RC: Sino a pochi anni fa qualsiasi Organizzazione avesse la necessità di comunicare, supervisionare, coordinare e mettere in sicurezza il proprio personale in campo, sia esso il territorio generico che un vasto comprensorio delimitato (campus), aveva come unica opzione la rete radiomobile PMR. Tali sistemi, oltre ad avere le limitazioni funzionali della banda stretta, richiedono la realizzazione di una infrastruttura di rete proprietaria, non essendo prevista, nell’ordinamento normativo delle radio comunicazioni italiane (da questo punto di vista insipientemente miope ed arretrato) la figura di Operatore di Telefonia Mobile per Gruppi Chiusi di Utente.
Questo stato di fatto ha ostacolato l’accesso a sistemi di comunicazione in mobilità a tutta quelle organizzazioni che pur avendo l’esigenza di gestire il proprio organico “in movimento” non trovano i razionali per “imbarcarsi” in un progetto così complesso ed oneroso.
I moderni sistemi radiomobili PoC (Push-to-talk Over Cellular) che, come dice l’acronimo, con normali smartphone utilizzano le reti commerciali (GPRS, UMTS, LTE e Wifi), costituiscono un punto di svolta tecnologico per soddisfare i bisogni di Comunicazione, Supervisione, Coordinamento e Sicurezza (CSCS) in mobilità con soluzioni semplici, di rapida realizzazione, economici e pagabili per il solo uso.
Partendo da questa considerazione strategica, ormai tre anni fa, abbiamo deciso di affiancare alla nostra offerta tradizionale di servizi tecnici per le infrastrutture di reti radio proprietarie, un’offerta articolata sulla tecnologia PoC. Dopo un attenta selezione, abbiamo scelto la piattaforma software della società tedesca Tassta con la quale abbiamo attivamente collaborato per la messa a punto di soluzioni altamente rispondenti alle esigenze della nostra clientela.
E’ stato per noi recentemente motivo di soddisfazione apprendere che anche Vertel, operatore di telefonia mobile per gruppi di utente, leader sul mercato australiano, ha adottato la piattaforma di Tassta riconoscendone ed apprezzandone la professionalità.
NF: In sintesi quali sono i tratti essenziali di un sistema PoC e da chi viene direttamente utilizzato?
Le esigenze CSCS devono essere affrontate dall’angolazione dei due attori protagonisti : l’Operatore in campo ed il Supervisore/Coordinatore centrale.
L’Operatore con il suo smartphone deve poter, con la sola pressione del pulsante, comunicare immediatamente con i suoi colleghi e con il suo Supervisore, in maniera semplice ed intuitiva, inviare messaggi, allegati digitali (fotografie, documenti, letture di tag NFC e firme digitali) e, con la soggettiva video, essere guidato passo passo da distanza. In modalità automatica lo smartphone, invia, con cadenza definita, il punto di localizzazione geografica.
L’applicazione PoC può essere scaricata su uno smartphone di uso comune; solo in caso di utilizzi più estremi esistono dispositivi utilizzabili con guanti da lavoro, robusti per resistere a urti, polvere, acqua, infine, per l’uso in ambienti a rischio incendio e/o esplosione, certificati Atex.
Analogamente, il Supervisore centrale deve disporre, sul proprio Posto Operatore, di un’interfaccia che gli consenta di avere l’immediata localizzazione sulla mappa digitale, di poter comunicare uno-a-uno o uno-a-molti, di comporre gruppi di conversazione temporanei, di registrare e riascoltare le comunicazioni, e, in generale, di avere una intuitiva e facile “visione generale” di quanto sta avvenendo sul campo.
Il sistema, oltre alle precedenti funzionalità di base deve anche essere in grado di rispondere ad esigenze di supervisione e coordinamento più avanzate, quali la programmazione, assegnazione, monitoraggio e rendicontazione degli incarichi e dei turni di lavoro.
Un discorso a parte richiede l’applicazione per la Sicurezza del Lavoratore Isolato, che, per consentire un’efficace teleassistenza da remoto, deve poter inviare messaggi di allerta automatici in caso di difficoltà dell’Operatore di campo. La delicatezza e la criticità della funzione richiede che il sistema applicato sia conforme a specifici standard.
NF: Tra le vostre aziende clienti quali hanno avuto i maggiori vantaggi dal vostro approccio in termini di riduzione di costi e di maggiore efficienza?
RC: I Clienti che hanno già scelto le nostre soluzioni, le hanno applicate con soddisfazione a processi di “logistica di rifornimento carburante per stazioni di servizio”, “custodia di siti architettonici”, “installazione e manutenzione di stazioni radio”, “polizia municipale”. Inoltre, abbiamo in corso progetti applicati a “personale impiegato in grandi impianti petrolchimici”, “supervisione in campo di oleodotti ed acquedotti”, “vigilanza privata”, “piantonamento e controllo accessi”, e altri ancora.
In tutti questi casi, molto diversi tra di loro, sono stati ottenuti tangibili benefici quantitativi: riduzione dell’organico in campo, riduzione impegno/numero dei supervisori centrali, minore durata e maggiore efficacia delle relative lavorazioni; e risultati qualitativi: razionalizzazione della programmazione delle operazioni, anche attraverso l’integrazione con i programmi gestionali esistenti, conformità alle prescrizioni di sicurezza ed alle direttive di qualità ISO, maggiore condivisione delle informazioni e valido supporto al team building.
NF: Esiste una soglia minima dimensionale perché un’azienda possa trarre beneficio dalle soluzioni da voi proposte?
RC: La tecnologia PoC, consentendo l’accesso al sistema in cloud computing, può essere applicata a team di poche unità per arrivare a flotte di migliaia di operatori, il limite non è quindi nell’offerta o nella tecnologia, bensì dalle reali esigenze dell’Organizzazione correlando così il costo all’effettivo utilizzo senza oneri di investimento. Naturalmente, Clienti con processi più articolati e con team più numerosi possono dotarsi di un sistema proprietario personalizzato e ritagliato sulle proprie necessità, con funzionalità avanzate allo stato dell’arte .
NF: Nel Futuro ha da tempo un occhio particolarmente attento alla soluzione del problema della Sicurezza del lavoratore isolato. Le sembra che sia questo un tema sentito e che norme e istituzioni siano sufficientemente chiare in proposito? Le aziende trovano in Pontiradio PR le risposte adeguate?
RC: La protezione dei lavoratori isolati è forse l’applicazione sulla quale abbiamo maggiormente investito nell’analisi della specifica problematica e nell’individuazione di soluzioni ad hoc, ed oggi possiamo, senza tema di smentita, dichiararcene molto esperti. A maggior ragione, avendo, ormai da un paio d’anni, introdotto la Protezione del Lavoratore Isolato nel nostro Sistema di Sicurezza Aziendale.
In generale devo rilevare che, sebbene il DL 81/08 sia molto chiaro nell’indicazione dei requisiti minimi obbligatori per la protezione del lavoratore isolato, in Italia la sensibilità sul tema è molto bassa sia da parte delle istituzioni e degli enti di controllo e, conseguentemente, da parte dei diversi soggetti privati.
Tuttavia, come stiamo rilevando dai colloqui con la nostra Clientela, negli ultimi mesi il tema è diventato di grande attualità.
Personalmente, come datore di lavoro, sono oggi molto più sereno e tutelato, ed anche i miei collaboratori hanno apprezzato e condiviso l’attenzione alla loro sicurezza e non all’aspetto di controllo a distanza del loro operato.
Per questa ragione, oltre alle soluzioni più articolate per grandi organizzazioni, abbiamo sviluppato un servizio specifico in full outsourcing, l’”Angelo Custode”, per consentirne l’accesso anche alle realtà più piccole con un approccio pay-per-use.
Con questo servizio, oltre all’accesso alla applicazione in cloud computing, mettiamo a disposizione la professionalità degli Operatori SLI del nostro Service Desk specializzati nella tele-assistenza dei lavoratori della nostra clientela. E, in caso di richiesta di soccorso, i nostri Addetti alla Gestione dell’Emergenza accedono al NUE 112 attraverso una procedura concordata con AREU.