Aggiornato al 26/04/2024

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Voltaire

Susan Brown Slizys (USA, Art signature name) - Blockchain Universe

 

Ambizioni del PCC cinese. La sfida al dollaro con la moneta digitale

di Vincenzo Rampolla

 

La Cina ha creato una moneta, il renminbi digitale o yuan digitale - denominato ,anche DC/EP (Digital Currency/Electronic Payment).     

Ben nota come Paese al mondo con i sistemi di sorveglianza e di credito sociale più completi ramificati e metodici, capaci di estendersi in modo capillare, la Cina ha dato vita a una nuova valuta digitale con l’obiettivo di garantire che nessun tipo di movimento o transazione possa venire trascurato e che sia perciò catalogato, salvato e segnalato.

Sfidare e scalfire la dominazione del dollaro Usa, questo è il vero scopo della nuova valuta digitale: arginare la sua egemonia. Fa parte delle ambizioni del PCC (Partito Comunista Cinese), ratificata nel nuovo Piano Quinquennale di Digitalizzazione cinese 2021-2025, con l'intento di rendersi tecnologicamente autonoma dall'Occidente, di dominare la tecnologia globale ed entro il 2049, anniversario dei cento anni dalla Rivoluzione Comunista cinese, di superare gli Usa, principale potenza del pianeta. Oltre ad aumentare la gestione e il controllo dello Stato, potrebbe colpire e scardinare la capacità Usa e di altri Paesi di imporre sanzioni al Governo cinese per le sue violazioni dei diritti umani e di quello internazionale. Nel profondo, si tratta di un nuovo elemento inserito nel suo corredo di sistemi di indagine e di sorveglianza del popolo cinese.

A differenza delle criptovalute, come il bitcoin, che non sono emesse dai Governi e quindi non possono essere utilizzate come mezzo di pagamento nella quasi totalità delle transazioni quotidiane, la valuta digitale cinese è emessa e controllata dalla Banca Centrale cinese.

Secondo il Wall Street Journal, lo yuan digitale dovrebbe fornire al Governo una miriade di nuovi strumenti per monitorare sia la sua economia che la sua gente. In base alla sua progettazione, lo yuan digitale annullerà una dei principali interessi del bitcoin: l'anonimato dell'utente. Il DC/EP è l'antitesi del bitcoin. L'obiettivo finale di una criptovaluta è la scissione del rapporto denaro-stato, dichiara a Hong Kong Stewart Mackenzie, esperto di criptovalute. È errato strombazzare che lo yuan digitale sia come il bitcoin, quando si tratta di due mondi totalmente separati.

La Cina deve affrontare una vera e propria escalation nella lotta con gli Usa e prepararsi a scindere gradualmente la simbiosi tra lo yuan cinese e il dollaro, ha scritto a luglio 2020 Zhou Li, ex Vicedirettore del Ministero delle Relazioni Internazionali del PCC. Sfruttando la posizione di monopolio globale del dollaro nel settore finanziario, gli Usa rappresenteranno una minaccia sempre più grave per l'ulteriore sviluppo della Cina.

La Cina ha iniziato lo studio dello yuan digitale fin dal 2014 e nel 2020 lo ha lanciato in 4 città cinesi, con un progetto pilota legato alle lotterie. La valuta è stata poi estesa ad altre 10 città e province su una massa di 100 milioni di persone. A Shenzhen, ad esempio, il Governo ha messo sul piatto 10 milioni di yuan (circa $1,5 milioni) destinati ai 2 milioni di cinesi che hanno giocato, in modo che i 50.000 vincitori, dopo aver scaricato sul telefono un'app di conversione dello yuan in renminbi digitali, possano usare la vincita per acquisti da 3.000 commercianti locali. Shenzhen è la patria di alcuni giganti tecnologici del Paese, come Huawei e Tencent. Secondo i media, anche Walmart ha partecipato al progetto pilota e JD.com, società cinese di e-commerce, è entrata nel progetto, pagando gli stipendi dei dipendenti con lo yuan digitale. Esistono anche progetti per consentire ad atleti e visitatori stranieri di usare lo yuan digitale come mezzo di pagamento, in occasione dei Giochi olimpici invernali e Paralimpici di Pechino a febbraio 2022. Di recente la Cina, con 40 milioni di renminbi digitali ($ 6,2 milioni) aprirà a Pechino una lotteria per i cittadini e una operazione test a Hong Kong basata sullo yuan digitale, con più di 3.000 sportelli automatici per convertire gli yuan digitali in yuan corrente e viceversa.

La Cina continua caparbiamente a negare che il lancio dello yuan digitale celi doppi fini e programmi segreti, come la sfida al dollaro. Per l'internazionalizzazione del renminbi, abbiamo ripetuto più volte che è un processo naturale e il nostro obiettivo non è sostituire il dollaro Usa o qualsiasi altra valuta internazionale, ha detto Li Bo, Vice governatore della PBC (People's Bank of China). Nonostante l’evidenza dei fatti, resta l’abitudine a mentire.

Di recente il Global Times, portavoce del PCC, ha scritto: Il nostro obiettivo è permettere al mercato di scegliere. Alcuni media stranieri hanno recentemente associato il processo alla geopolitica, supponendo che la PBC abbia intenzione di instaurare una nuova configurazione finanziaria globale emettendo DC/EP. Altri sono addirittura giunti alla conclusione che il Governo cinese consideri l'emissione e il controllo di una valuta digitale sovrana come un “nuovo campo di battaglia” nella competizione internazionale. In effetti, la decisione della PBC è semplicemente una mossa necessaria per conformarsi all'inevitabile tendenza del mercato globale all’evoluzione della valuta. Il passaggio da oggetti materiali e metalli preziosi alle banconote e in futuro alla valuta digitale, significa eseguire pagamenti più semplici e facili ed è in definitiva una tendenza inarrestabile dello sviluppo monetario e finanziario. Ricorda il trucco della ciotola del latte per il gatto, copia antica per fregare i turisti a comprarla.

Il PCC continua a mantenere alle spalle una consolidata tradizione di falsità, sotterfugi e di inosservanze degli obblighi e delle responsabilità nei propri impegni sociali, politici e commerciali. Nel 1984, al ritorno del territorio sotto la sovranità cinese nel 1997, ha giurato che l'autonomia di Hong Kong, inclusi i suoi diritti e le sue libertà, sarebbe rimasta invariata per 50 anni, secondo il principio di Un Paese, due sistemi. Nel giugno 2020, quando il PCC ha introdotto la “propria” legge sulla sicurezza nazionale a Hong Kong, ha rinnegato quell’impegno e continua a calpestare i diritti di Hong Kong. La settimana scorsa, il PCC ha arrestato Ryan Law e altri 4 redattori senior e dirigenti di Apple Daily, quotidiano di Hong Kong orientato alla promozione della democrazia. Il fondatore e proprietario del giornale, Jimmy Lai, 72 anni, è finito in galera per almeno 20 mesi.

Il PCC ha ulteriormente rotto il suo obbligo del 2015 di non militarizzare le isole artificiali che Pechino stava costruendo nell’arcipelago delle Isole Spratly nel Mar Cinese Meridionale, e da quando è membro del WTO (Organizzazione Mondiale del Commercio), non meno di 9 degli impegni sottoscritti sono stati onorati, per citare solo alcuni casi. L’elenco degli obblighi non rispettati potrebbe includere le menzogne che per 2 anni la Cina ha raccontato al mondo intero sull’impossibilità dell’origine del Coronavirus da una fuga dal laboratorio di Wuhan, responsabilità peraltro costretta ad ammettere dopo la recente visita di Biden. Per non parlare dell’ostracismo sociale contro gli uiguri e del software AI di riconoscimento facciale per i sistemi di videosorveglianza sviluppato da Huawei e dalla start-up tecnologica cinese Megvii: installazione di fronte alle singole abitazioni degli uiguri, riconoscimento di età, sesso e etnia di ogni persona e invio alla polizia di un segnale-allarme ogni volta che il sistema scansiona una persona di etnia uigura. Operazione mascherata da guerra al terrorismo.  

Il documento del 14° piano quinquennale del CCPCC (Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese) menziona la tecnologia blockchain: Promuoveremo e rafforzeremo le industrie digitali emergenti come l'intelligenza artificiale, i big data, la blockchain, il cloud computing, la sicurezza informatica... e la creazione della valuta digitale. Svilupperemo l'economia digitale, sosterremo l'industrializzazione digitale e la digitalizzazione industriale, promuoveremo la profonda integrazione delle economie digitali e reali e creeremo cluster industriali digitali competitivi a livello internazionale... Costruiremo un moderno sistema di Banca Centrale, perfezioneremo i meccanismi di gestione dell'offerta di moneta, avvieremo lo sviluppo in sicurezza della valuta digitale...

Sahil Mahtani, dell'American Affairs Journal ha scritto ad aprile: È probabile che una rivoluzionaria valuta digitale lanciata dalla Banca Centrale cinese crei una rete di pagamenti parallela, che vada oltre la supervisione americana, paralizzando così la politica delle sanzioni degli Usa. Questo sviluppo comprometterà il potere degli Usa in tutto il mondo, e quindi dovrebbe attirare l'interesse di più dei soliti maniaci ossessionati dalle valute digitali... L’espansione di una valuta digitale cinese alla fine aprirà l’attacco degli Usa sui pagamenti globali e quindi comprometterà la politica delle sanzioni degli Usa e una misura significativa del potere degli Usa nel mondo... Non è detto che la valuta digitale cinese diventerà lo standard dominante dei pagamenti... ma potrebbe diventarlo, creando un sistema parallelo con cui evitare la lunga mano della regolamentazione Usa. Palese lista delle ambizioni.

Nel frattempo, gli Usa sembrano non dare peso alla sfida della Cina sul futuro delle valute. Jerome H. Powell, Presidente Federal Reserve, ha dichiarato a marzo che in questa fase la Fed stava solo esaminando il bisogno di una valuta digitale della Banca Centrale. Ha anche detto al New York Times che i funzionari degli Usa prenderebbero in considerazione l'emissione di un dollaro digitale solo nella certezza che il suo uso fosse chiaro e se l'idea avesse un ampio consenso pubblico e politico. E il pubblico?... alla domanda Powell ha risposto: Desidera o ha bisogno di una nuova forma digitale di moneta della Banca Centrale, per arricchire il settore dei pagamenti, già altamente efficiente, affidabile e innovativo?

Lo storico Niall Ferguson, ad aprile ha commentato su Bloomberg: Non solo le autorità monetarie americane non stanno sottovalutando la minaccia posta al dominio del dollaro dal connubio pionieristico cinese tra valuta digitale e i pagamenti elettronici. Stanno anche trattando le innovazioni finanziarie basate su blockchain che offrono la migliore alternativa all'e-yuan cinese, l’intruso al loro privilegiato tavolo da gioco,

(consultazione:     south china morning post; judith bergman - gatestone institute; washinghton post; herald tribune; le monde; wall street journal; times; jerusalem post)

 

Inserito il:05/08/2021 09:58:11
Ultimo aggiornamento:05/08/2021 10:04:29
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