Aggiornato al 12/10/2025

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

Immagine realizzata con strumenti di Intelligenza Artificiale

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In ricordo di Luigi Mercurio

di Bruno Lamborghini

 

Il 20 agosto è mancato a Milano l’ing. Luigi Mercurio, una delle menti più lucide e determinate dell’informatica olivettiana, che ha guidato sia la prima entrata della Olivetti nelle telecomunicazioni che la strada dell’informatica distribuita e lo sviluppo dell’M24, il Personal Computer alla base dell’informatica Olivetti negli anni ‘80.

Gigi Mercurio, per tanti che l’hanno conosciuto e stimato in particolare a Ivrea, era una persona che accanto alle straordinarie competenze tecniche e manageriali, era dotato di una grande umanità e capacità di relazioni ed amicizia con tutti, anche grazie al suo perenne sorriso. 

L’inizio in Olivetti è nel 1968 nel laboratorio di ricerche di Via Camperio a Milano con i tecnici OGE di Pregnana rientrati in Olivetti tra cui Mercurio assieme a Desandre, Garziera e tanti altri, dove si sviluppano sistemi ereditati dalla Programma 101, assieme alle evoluzioni delle tradizionali macchine contabili e qui Mercurio progetta l’E 900 sistema contabile a 16 bit progenitore dell’A7 con linguaggio LIMO. C’è una frase importante di Garziera riportata in Informatica Olivetti di Casaglia su Mercurio che “fece anche capire alla Olivetti che il ciclo di vita di un prodotto elettronico è completamente diverso da quello dei prodotti meccanici, consentendole di trasformarsi da puramente meccanica ad elettronica e poi informatica” 

Con l’arrivo di Beltrami e Bellisario nei primi anni ‘70 Mercurio è parte del Gruppo Ricerca e Sviluppo guidato da Perotto e nel 1973 è Program Manager per i sistemi contabili A7 e successivamente coordina l’UAS, Ufficio Architetture Sistemi e quindi il Progetto Generale Sistemi da cui nasce l’informatica distribuita Olivetti (è emblematico il ben noto TC800); nel 1979 dirige la DRAS, Direzione Ricerca Applicata Sistemi.

Ma presto l’attività di Mercurio cambia, quando, a partire dal 1980 viene creata in Olivetti una società per le telecomunicazioni, la Olteco Olivetti Telecomunicazioni, in qualche modo anticipatrice di quanto accadrà negli anni ‘90 con l’entrata della Olivetti nei servizi di telecomunicazione con Omnitel e Infostrada. Mercurio è nominato Amministratore Delegato di Olteco in cui si sviluppano le prime integrazioni tra informatica e telecomunicazioni private attraverso reti geografiche e reti locali, telex e soprattutto i ben noti sistemi PABX, in collaborazione con Northern Telecom.

Ma i cambiamenti proseguono. quando nel 1983 l’impegno di Mercurio rientra nei sistemi informatici con la direzione della DIDAU, Direzione per l’informatica distribuita e l’automazione d’ufficio, il grande centro di ricerca nei sistemi informatici e nei personal computer tra Ivrea e Cupertino. Mercurio è alla guida della nascita dell’M24 presentato alla Fiera di Hannover nel marzo 1984.

Peraltro tra l’84 e l’85, la Silicon Valley attira irresistibilmente Mercurio che decide di lasciare Olivetti per fondare in California una sua azienda informatica, la David Systems, sino a fine 1988 quando rientra in Olivetti, essendo richiesto da Cassoni di assumere la responsabilità dell’Olivetti Systems&Networks (OS&N), una delle quattro aree in cui Olivetti viene suddivisa (oltre OS&N vi è Olivetti Office guidata da Franco Tatò, Olivetti Information Services con Franco De Benedetti e Olivetti Attività Tecnologiche con Ettore Morezzi).

Come è noto, questa nuova organizzazione faticava a funzionare e Mercurio, in netto contrasto con quanto faceva Tatò nei confronti di OS&N, nel marzo 1990 decide di dimettersi e lasciare nuovamente la Olivetti per poi intraprendere sue nuove iniziative di investimenti in diverse attività in Italia per alcuni anni sino al momento del gravissimo disturbo fisico che lo colpisce ancora nel pieno delle sue forze.

Questo evento ha tolto al nostro paese un grande tecnologo/imprenditore che, come aveva dimostrato in tutta la sua vita, era dotato di una straordinaria capacità innovativa e organizzativa, unita a profondi valori umani e ad una diffusa responsabilità etica e sociale in tutte le attività che svolgeva.

 

Inserito il:22/08/2025 18:14:03
Ultimo aggiornamento:23/08/2025 18:15:02
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