Aggiornato al 11/10/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

Vincent van Gogh (Zundert, NL, 1853 – Auvers-sur-Oise, 1890) - Cielo stellato (1889)

 

Grazie Steven!

di Davide Torrielli

 

È venuto a mancare Steven Hawking.

Scrivo, … a mancare … e non morto in contrapposizione alla mia vena diretta di espressione, proprio in ragione della mancanza che questo uomo genererà negli anni a venire.

Egli è certamente stato un grande genio, un cervello elettrico, una montagna umana di intuizione, dedizione, amore verso lo studio inteso a tutto tondo.

Quello che ritengo, però, debba rappresentare un tatuaggio sulla pelle del nostro difficile mondo in stato di decozione, è sicuramente l’aspetto relativo al suo stato fisico che non gli ha impedito di emergere in modo consistente e dare un contributo alla comunità scientifica senza pari.

Ritenerlo un disabile, per noi veri disabili, è certamente un affronto ed è stato un riferimento personale di valore nei momenti di sconforto quando l’impegno non era sufficiente, gli ostacoli troppo importanti, le prove da superare, pesanti ed apparentemente impossibili.

Ed invece, il pensare a te, Steven, steso inerte in un letto, il solito letto, senza più sentore di sé, con la sola compagnia dei tuoi battenti neuroni, ha aiutato me che solo non potevo leggere, ad andare avanti con forza, con il sorriso e con tanta determinazione fino al successo che devo tanto a te, più di quanto tu ed io stesso non abbiamo mai saputo.

Hai suscitato in me vergogna di potermi lamentare del mio stato, di invocare un perché ad un millantato accanimento della genetica in verità poco gentile nei miei confronti ma molto di meno con te amico mio.

Grazie per avermi fatto vergognare e per far vergognare tanti altri.

È stato scienziato da incredibili azioni e risultati, ma ancor più uomo, esempio di come possa il cuore unito ad una grande ed immensa intelligenza, scalare vette inarrivabili ma soprattutto, permettere di farlo fare a tanti altri! Si chiama proprietà transitiva delle capacità, termine coniato ora in tuo onore.

La flebile speranza è che sia la rete che i media tradizionali non oscurino un evento del genere dandone il corretto risalto, a vantaggio degli ignoranti scalzacani che in questo periodo monopolizzano la nostra attenzione con la loro inettitudine, ignoranza ed inconsistenza umana e sociale.

Grazie ancora Steven per quanto tu mi sia stato vicino.

 

Inserito il:14/03/2018 10:46:22
Ultimo aggiornamento:14/03/2018 10:52:03
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