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Nella presentazione del rapporto si legge: Scopri il cardinalato: le sue radici affondano nell’antica pratica ebraica e come si è poi evoluto in una componente fondamentale della gerarchia cattolica. Scopri i ruoli dei cardinali odierni, che includono la consulenza al Romano Pontefice, la supervisione delle diocesi e, soprattutto, l’elezione del papa. Comprendi la natura di un conclave e come funziona. E scopri le qualità necessarie per essere un papa, attingendo alla guida storica di figure come San Bernardo di Chiaravalle.
Il rapporto The College of Cardinal
di Vincenzo Rampolla
The College of Cardinals Report è un documento consegnato ai cardinali prima del Conclave:
252 i cardinali totali, 22 - 40 tra i più papabili, 133 con meno di 80 anni e con diritto di voto, 51 i cardinali italiani.
Delinea i profili dei possibili papabili, ne indica le posizioni su temi come le benedizioni per le coppie gay, l’ordinazione di donne diacono e la contraccezione e chiarisce chi può essere eletto Papa e quali sono i requisiti per l’elezione del Pontefice secondo il diritto canonico.
È il giorno agognato. Oggi il maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie nella Cappella Sistina pronuncerà l'Extra omnes (fuori tutti), e da quel momento i cardinali che prenderanno parte al Conclave saranno soli, al cospetto degli affreschi di Michelangelo e degli sguardi dei loro colleghi. Tutti gli spazi nei quali si celebrerà il Conclave sono stati chiusi da sigilli, i cellulari sono rimasti a Casa Santa Marta, verranno pronunciati giuramenti di segretezza e l'intera Città del Vaticano sarà schermata per evitare ogni ingerenza esterna.
Si potrebbe pensare che i cardinali voteranno secondo la loro coscienza e senza subire alcuna influenza, ma le cose non vanno così. Da giorni ciascuno dei 133 elettori subisce pressioni più o meno dirette, mentre si vanno creando vere e proprie cordate. I cardinali sono nel mirino di campagne mirate che tentano di influenzarne le scelte. E una di queste è costituita da un volume distribuito ai porporati che suggerisce una svolta conservatrice dopo il pontificato di Bergoglio.
Il rapporto è stato redatto da un team di giornalisti cattolici guidato da Edward Pentin (GB) e Diane Montagna (Usa), entrambi noti per le loro posizioni tradizionaliste. Secondo Reuters, Montagna avrebbe consegnato copie direttamente ai cardinali nei giorni delle riunioni pre-conclave.
Sebbene gli autori affermino di aver realizzato il rapporto con l’obiettivo di aiutare i cardinali a conoscersi meglio, molti osservatori vedono nella pubblicazione un tentativo di indirizzare le scelte del conclave. È tutt’altro che imparziale, hanno dichiarato due esperti di diritto canonico alla CNN, sottolineando che il documento elogia figure conservatrici come il cardinale statunitense Raymond Burke e critica voci più progressiste, tra cui il maltese Mario Grech, definito controverso.
Anche di Matteo Zuppi si fa un ritratto non molto edificante, descrivendolo come strettamente legato alla massoneria. Così si legge: Egli si è dimostrato particolarmente fervente nell’accoglienza degli omosessuali e dell’amore omosessuale, generalmente senza richiamare alla necessità di alcuna conversione. Tuttavia, nonostante le sue evidenti inclinazioni progressiste e i suoi legami con la Massoneria, cerca anche il dialogo con chi si colloca a destra. In contrasto con la sua immagine di prete di strada vi è il fatto che guida una delle diocesi più ricche del mondo, grazie a una straordinaria donazione di $1,8 Mld all’Arcidiocesi di Bologna, avvenuta pochi anni prima della sua nomina. Non è sempre facile comprendere con esattezza dove si collochi Zuppi, prelato intelligente e dall’acuta capacità di discernimento, su questioni dottrinali e altri temi, poiché ha dimostrato di saper adattare il suo messaggio a seconda del pubblico o del pontefice di riferimento. Inevitabilmente, le sue posizioni tendono chiaramente in una direzione eterodossa, in particolare sull’indissolubilità del matrimonio, l’omosessualità, l’ideologia di genere e l’inferno.
Del filippino Luis Antonio Gokim Tagle si scrive: Tagle usa spesso il pulpito per rispondere a questioni di giustizia sociale, ma le sue posizioni su questioni morali appaiono alquanto incoerenti. Egli sostiene: Esistono situazioni in cui i principi morali universali non trovano applicazione, come nel caso della Comunione per le coppie che convivono coniugalmente, ma senza matrimonio sacramentale, e delle questioni relative all'omosessualità. Si oppone all'uso di un linguaggio duro o severo nel descrivere certi peccati e ritiene che la Chiesa debba recuperare il suo insegnamento sulla misericordia, in parte a causa dei cambiamenti nella sensibilità culturale e sociale. In breve, minimizza la gravità di tali peccati e lo scandalo pubblico che essi suscitano. Ma quando si tratta di cause popolari, il Cardinale Tagle si è dimostrato un sostenitore chiaro e schietto. Questo è particolarmente vero per temi come l'ecologia, come dimostra la sua partecipazione attiva al controverso rituale della Pachamama nei Giardini Vaticani nel 2019. Insieme alle sue ambigue affermazioni sulla bontà di tutte le religioni, questi fattori sollevano interrogativi su quella che Tagle ritiene essere l'essenza del Vangelo. Nel maggio 2025, il quotidiano cattolico italiano La Nuova Bussola Quotidiana ha riportato che almeno 5 fonti, di cui tre di Macao, hanno testimoniato che il cardinale Tagle gioca regolarmente nei casinò di Macao tramite un proxy o un avatar che effettua le scommesse per lui. Il quotidiano ha proseguito affermando che non si sa se si tratti di dipendenza dal gioco d'azzardo o di qualcos'altro, ma è certo che Tagle fa parte di una rete di miliardari che hanno tutti a che fare con lo sviluppo dei casinò nel Pacifico.
Non manca un capitolo dedicato a Pietro Parolin, da molti considerato il grande favorito. Il suo approccio risoluto alle relazioni sino-vaticane culminò nel 2018 in un controverso accordo provvisorio segreto sulla nomina dei vescovi, rinnovato nel 2020, 2022 e 2024. L'accordo ha suscitato ampie critiche, non solo da parte del cardinale Joseph Zen Ze-kiun, vescovo emerito di Hong Kong, e dei comuni cattolici cinesi che hanno giurato fedeltà a Roma, ma anche da eminenti cattolici in Europa e negli Usa che hanno accusato la Chiesa di essersi svenduta alla Cina comunista nel momento peggiore, con conseguenze devastanti. Imperterrito, Parolin ha invitato alla pazienza e ha in genere evitato di cedere al rancore pubblico sulla questione. Parolin suscitò critiche simili quando ebbe un ruolo significativo nelle negoziazioni con il governo di sinistra spagnolo per la risignificazione di un memoriale franchista dedicato alla Guerra Civile Spagnola. È stata messa in discussione anche la gestione da parte sua di alcuni aspetti delle finanze vaticane, in particolare il suo ruolo nell'ostacolare, o quantomeno nel non promuovere, la riforma finanziaria. Persistono dubbi sulla sua posizione sulla contraccezione. Di lui si legge: Si è anche distinto come un fervente oppositore della liturgia tradizionale, considerandola contraria a un nuovo paradigma per la Chiesa, decentralizzato, più globale e sinodale. Vede in Papa Francesco un'attuazione più completa degli insegnamenti del Concilio. Il Cardinale Parolin ha anche avuto rapporti amichevoli con la Massoneria italiana fin dal 2002. Per i suoi detrattori, il cardinale Parolin è un progressista modernista con una visione globalista, un pragmatico che antepone l'ideologia e le soluzioni diplomatiche alle dure verità della fede. Considerano inoltre Parolin un maestro della screditata Ostpolitik diplomatica degli anni '60, soprattutto nei rapporti con la Cina. Per i suoi sostenitori, è un coraggioso idealista, un fervente sostenitore della pace e un maestro di discrezione e arbitrato che non desidera altro che tracciare un nuovo futuro per la Chiesa nel ventunesimo secolo.
Il rapporto è stato pubblicato in collaborazione con Sophia Institute Press, editore vicino agli ambienti conservatori e alla rivista francese Cardinalis. Entrambi i media sono noti per aver dato spazio a posizioni critiche verso il pontificato di Bergoglio. Intanto altri gruppi stanno cercando di far sentire la propria voce, le vittime di abusi clericali, ad esempio, che hanno creato un database per monitorare la gestione del problema da parte dei cardinali.
Il Conclave si annuncia come una scelta di fede e saggezza, oltre che un banco di prova per l’indipendenza della Chiesa da influenze politiche e ideologiche. È nella storia dei Conclavi l’adozione unica e poi l’abolizione del diritto di veto. Il cardinale Mariano Rampolla del Tindaro [parente diretto dello scrivente], favorito al papato nel conclave del 1903, non fu eletto per veto del cardinale di Cracovia Pawel Putzyna, esercitato e imposto dall’Imperatore d’Austria Francesco Giuseppe. Fu Pio X il nuovo papa. Caso reale di influenza politica, annegato negli Archivi Vaticani.
Antica ruggine tra i due e Rampolla fortemente filo Governo francese.
(consultazione: rapporto the college of cardinals - maggio 2025 d.falcioni https://www.fanpage.it/; nuova bussola quotidiana; reuters; cnn ; sophia institute press; cardinalis)