Aggiornato al 07/02/2025

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Voltaire

Immagine realizzata con strumenti di Intelligenza Artificiale

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Europa stretta tra Putin e Trump

di Achille De Tommaso

 

Il panorama geopolitico internazionale sta vivendo un periodo di profonda trasformazione. La fine della Guerra Fredda ha dissolto un ordine che appariva bipolare, dando vita a un mondo in cui emergono nuove sfide e opportunità. L’Europa si trova al centro di queste dinamiche, oscillando tra il ruolo di attore globale e quello di “terra di mezzo”, influenzata dalle grandi potenze come gli Stati Uniti e la Russia che perseguono egemonie che “traballano”. Gli USA cercano di mantenere una egemonia globale che è minacciata dalla Cina; la Russia che cerca di riguadagnare parte dell’egemonia che aveva con l’Unione Sovietica.

***

COSA È STATO E COSA È TRUMP

 Donald Trump, con un approccio pragmatico e orientato ai risultati, durante il suo primo mandato (2017-2021) ha implementato politiche significative per gli Stati Uniti:

  1. Riforma fiscale e crescita economica: Con il Tax Cuts and Jobs Act ha ridotto le tasse sulle imprese (dal 35% al 21%) e sulle famiglie, incentivando gli investimenti interni e portando il PIL a crescere fino al 3% nel 2018.
  2. Occupazione: Ha raggiunto minimi storici di disoccupazione (3,5%) e aumentato i salari medi grazie all'espansione aziendale stimolata dalla riforma fiscale.
  3. Politica commerciale protezionistica: Ha imposto dazi sulla Cina e sostituito il NAFTA con l'USMCA, rafforzando l’industria americana nei settori agricolo e automobilistico.
  4. Indipendenza energetica: Ha reso gli Stati Uniti il primo produttore mondiale di petrolio e gas naturale, riducendo i costi energetici per le imprese.
  5. Riforma giudiziaria: Con il First Step Act ha introdotto riforme penali e nominato tre giudici conservatori alla Corte Suprema, influenzando le politiche sociali. Ha miglioraro lo status di carceri e carcerati.
  6. Immigrazione: Ha costruito oltre 700 km di muro al confine col Messico e adottato politiche di tolleranza zero sull'immigrazione illegale.

Il suo approccio si fonda su due principi chiave: ridurre l’impegno militare a favore di accordi economici (meno guerre, più business) e dare priorità agli interessi nazionali con una politica protezionista ed economica bilaterale (America First).

COSA È STATO E COSA È PUTIN

Vladimir Putin ha portato stabilità politica ed economica alla Russia dopo gli anni ’90, trasformandola in un attore di rilievo sulla scena internazionale. Sotto la sua guida, la Russia ha rafforzato il suo ruolo nei BRICS, che rappresentano il 40% della popolazione mondiale, promuovendo una cooperazione economica e politica alternativa ai blocchi occidentali.

Sul piano interno, ha stabilizzato l’economia grazie alle esportazioni di gas e petrolio, ridotto il debito estero e rafforzato il controllo statale su settori strategici, alimentando orgoglio nazionale.

La strategia di Putin si basa su:

  • Espansionismo strategico: Azioni militari (Ucraina e Siria), diplomazia e soft power per consolidare l’influenza russa, stringendo accordi energetici (es. Nord Stream) e collaborazioni con i BRICS.
  • Energia come arma geopolitica: La dipendenza energetica europea è una leva chiave per Mosca.

L'EUROPA DI FRONTE ALLA POLITICA DI TRUMP

La presidenza di Donald Trump ha profondamente influenzato le relazioni transatlantiche, creando sfide per l’Europa:

  1. Critiche alla NATO: Trump ha accusato gli alleati europei di non rispettare gli impegni finanziari, spingendoli ad aumentare le spese per la difesa e sollevando il dibattito sull’autonomia strategica europea.
  2. Tensioni economiche: I dazi su beni europei, come acciaio e alluminio, hanno aggravato i rapporti commerciali tra USA e UE. Da ricordare, comunque, che la maggior parte dei dazi da parte USA sono stati nei confronti della Cina, e che comunque, i dazi imposti da Biden sono stati superiori a quelli di Trump. L’aumento dei dazi da parte USA, inoltre, potrà avere effetti negativi sull’inflazione USA.
  3. Disimpegno strategico: La politica "America First" ha ridotto il coinvolgimento americano in aree come il Mediterraneo e parte del Medio Oriente, lasciando vuoti che l’Europa fatica a colmare.
  4. Integrazione della difesa europea: Il progetto PESCO è emerso per rafforzare la collaborazione militare tra gli Stati membri e ridurre la dipendenza dalla NATO.
  5. Divisioni interne all’UE: La politica bilaterale di Trump ha evidenziato spaccature tra i paesi dell’Est, più legati agli USA per la sicurezza, e quelli dell’Ovest, favorevoli a una maggiore autonomia strategica. Queste divergenze rappresentano una sfida per l’unità dell’Unione.

L'EUROPA DI FRONTE ALLA RUSSIA DI PUTIN

La Russia di Vladimir Putin ha adottato una strategia per proteggere i propri interessi geopolitici, percependo l’espansione della NATO come una minaccia diretta. L’invasione dell’Ucraina riflette questa opposizione all’avvicinamento di Kiev all’Occidente.

Energia come leva geopolitica: La Russia aveva sfruttato la sua posizione di principale fornitore di gas all’Europa, per rafforzare legami economici e ampliare i suoi legami con l’Europa.

Le risposte dell’Europa sono state:

Sanzioni economiche: Imposte per punire le azioni militari russe. Esse, però, hanno avuto effetti limitati su Mosca ma significativi sulle economie europee.

Diversificazione energetica: L’UE sta investendo in rinnovabili e GNL per ridurre la dipendenza dal gas russo, ma la transizione è complessa e costosa. E fa aumentare la dipendenza dell’Europa dagli USA.

 

LE SFIDE INTERNE DELL’EUROPA E IL CONTESTO GLOBALE

Crisi economica e tensioni energetiche
L'Europa è oggi al centro di una grave crisi economica, in gran parte aggravata dalla riduzione delle forniture energetiche dalla Russia, a seguito delle sanzioni imposte per il conflitto in Ucraina.

Divisioni interne all’Unione Europea
Le tensioni economiche hanno esacerbato le divisioni storiche all'interno dell'Unione:

  • Nord vs. Sud: I paesi del Nord Europa, con economie più stabili, continuano a scontrarsi con quelli del Sud, afflitti da debiti elevati e alti tassi di disoccupazione.
  • Est vs. Ovest: Gli approcci divergenti verso la Russia e il ruolo della NATO creano ulteriori fratture, con i paesi dell’Est Europa che sostengono una politica di maggiore confronto con Mosca, mentre quelli dell’Ovest tendono a cercare soluzioni più diplomatiche.

Green Deal e impatti economici
Il Green Deal europeo ha introdotto regolamentazioni stringenti e costi aggiuntivi per molti settori industriali, aggravando la crisi economica. La Germania, in particolare, sta affrontando una crisi della sua industria manifatturiera, da tempo motore economico del continente. Da notarsi la smobilitazione di Trump e degli USA verso il Green Deal.

L’emergenza migratoria e l’avanzata delle destre
Parallelamente alla crisi energetica ed economica, l’Europa è colpita da un’ondata crescente di migrazioni illegali, che sta mettendo sotto pressione i sistemi di accoglienza e alimentando le tensioni sociali. Questo fenomeno sta favorendo l’ascesa dei partiti di destra in molti paesi europei,

 Autonomia strategica europea: una sfida ancora lontana
L’Europa, nel tentativo di ridurre la dipendenza energetica e tecnologica dall’estero, sta investendo in settori strategici, ma la realizzazione di un’autonomia concreta, rimane ostacolata dalle divergenze politiche tra gli Stati membri.  

 

IL FUTURO DELL’EUROPA

 Sfide Principali

  1. Sicurezza energetica: La crisi ha evidenziato la vulnerabilità europea e l’urgenza di diversificare le fonti energetiche, accelerando il passaggio alle rinnovabili; soprattutto verso il nucleare. Le politiche ambientali europee devono essere ricalibrate per evitare di penalizzare l’industria rispetto a Stati Uniti e Cina.
  2. Le richieste di legalità, sicurezza e stabilità economica devono essere affrontate con politiche concrete che bilancino progresso e diritti di migranti regolari vs. quelli irregolari.
  3. Spese per la difesa: L’aumento dei contributi alla NATO imposto dagli Stati Uniti rappresenta un onere significativo per i bilanci europei, ma evidenzia anche la necessità di una maggiore autonomia strategica e militare.

Competitività globale: Priorità Strategiche

  • Rafforzare l’unità interna per agire come un blocco coeso.
  • Bilanciare sostenibilità e competitività industriale.
  • Mantenere il dialogo internazionale con Stati Uniti e Russia senza compromettere i principi europei.

 

UNO SGUARDO OLTRE TRUMP E PUTIN

Al termine di questa riflessione su "L’Europa tra Trump e Putin", vorrei sottolineare quanto sia cruciale, per l’Italia e l’Europa, ampliare la prospettiva geopolitica e considerare con attenzione anche le dinamiche legate ad altri attori chiave che influenzano profondamente il panorama globale: Cina, Iran, la penisola coreana e il conflitto israelo-palestinese.

1. Cina: La Nuova Potenza Globale

La Cina, con il suo crescente peso economico, tecnologico e militare, rappresenta una sfida centrale per l’Europa.  

2. Iran: Stabilità Regionale e Influenze Energetiche

L’Iran, con il suo ruolo strategico nel Medio Oriente e le sue risorse energetiche, continua a influenzare gli equilibri della regione.  

3. Corea del Sud e del Nord: Una Lezione per l’Europa

La penisola coreana rimane un punto nevralgico per la geopolitica globale; soprattutto nel contesto USA. Mentre la Corea del Nord continua a rappresentare una minaccia con il suo arsenale nucleare, la Corea del Sud è diventata una potenza economica e tecnologica globale.  L’Europa, e l’Italia in particolare, dovrebbe rafforzare la propria presenza nella microelettronica.

  4. Israele e Palestina: Un Conflitto con Ripercussioni Globali

Il conflitto israelo-palestinese resta una questione cruciale per la stabilità del Medio Oriente e per gli equilibri globali. L’Europa deve giocare un ruolo più incisivo, favorendo il dialogo e una soluzione sostenibile, promuovendo la stabilità regionale e proteggendo i propri interessi economici e politici nell’area.

 

Inserito il:22/01/2025 17:43:25
Ultimo aggiornamento:23/01/2025 08:57:28
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