Aggiornato al 27/04/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

Axel Scheffler (Amburgo, 1957 - ) -Idea for a EU heraldic animal (Drawing Europe Together 2018)

 

Il corteggiamento dell’UE alla Lega Araba

di Vincenzo Rampolla

 

Il primo Summit tra UE e Lega Araba, formalmente conosciuta come LAS (Lega degli Stati Arabi), si è svolto a Sharm el-Sheikh in Egitto il 23-25 febbraio (22 i Paesi membri: Algeria, Arabia Saudita, Bahrein, Comore, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Gibuti, Giordania, Iraq, Kuwait, Libano, Libia, Mauritania, Marocco, Oman, Palestina, Qatar, Siria, Somalia, Sudan, Tunisia, Yemen e 5 i Paesi osservatori: Armenia, Brasile, Eritrea, India, Venezuela).

Il comunicato UE ha annunciato: Gli europei e gli arabi hanno una lunga e ricca storia di scambi culturali, economici, commerciali e politici che, insieme alla vicinanza geografica e all'interdipendenza, hanno contribuito a istituzionalizzare una forte relazione tra l'UE e la Lega degli Stati Arabi. In questo quadro, obiettivo comune è sviluppare una cooperazione più stretta per realizzare le loro aspirazioni condivise per garantire pace, sicurezza e prosperità in entrambe le regioni.

Il vertice ha segnato l'inizio di un nuovo dialogo tra UE e LAS e i leader si sono impegnati a tenere regolarmente vertici UE-LAS, con il prossimo a Bruxelles nel 2022.

Nella conferenza stampa al termine, Donald Tusk, Presidente del Consiglio Europeo ha dichiarato: Esistono differenze tra noi, ma affrontiamo sfide comuni e abbiamo interessi condivisi: dobbiamo cooperare e non lasciarli nelle mani di potenze mondiali lontane dalla nostra regione.

Tusk ha qualificato come differenze tra di noi il divario di valore tra gli Stati della LAS e quelli dell'UE. Eufemismo debole e sottile, che non giustifica da parte UE la plateale mancanza di allineamento alle politiche dichiarate, proprio quelle in materia di diritti umani.

Said Benarbia, Direttore del programma Middle East and North Africa (MENA) della Commissione Internazionale dei Giuristi ha aggiunto: Il Paese ha un disperato bisogno di un sistema giudiziario credibile e di un meccanismo indipendente per fornire giustizia per le violazioni dei diritti umani, per la stragrande maggioranza delle quali attualmente manca la disciplina. Molti Stati nella regione sono tormentati da violazioni diffuse e sistematiche, che vanno dalla tortura, alla sparizione forzata e detenzioni arbitrarie in Egitto, agli attacchi contro i difensori dei diritti umani, ai giornalisti in Arabia Saudita come anche alle vessazioni giudiziarie dei difensori dei diritti umani e degli attivisti politici in tutta la regione.

Il Summit ha riaffermato: La nostra fermezza a combattere l'intolleranza culturale e religiosa, l'estremismo, gli stereotipi negativi, la stigmatizzazione e la discriminazione che portano all'incitamento alla violenza contro le persone basate sulla religione o sul credo e condannano ogni difesa dell'odio religioso per le persone e ciò costituisce incitamento, ostilità o violenza, anche su Internet e sui social media.

Va detto che la politica UE include: la promozione dei diritti delle donne, dei bambini, delle minoranze e degli sfollati; l’opposizione alla pena di morte, alla tortura, alla discriminazione e alla tratta di esseri umani; l’inserimento di disposizioni sui diritti umani in tutti gli accordi commerciali o di cooperazione con Paesi non dell’UE.

Secondo la Commissione Internazionale dei Giuristi, le parti hanno concordato di: Intraprendere una nuova era di cooperazione e coordinamento, fiduciosi che il rafforzamento dell'interazione tra gli Stati membri della LAS e dell'UE abbia un grande potenziale per migliorare la stabilità, la prosperità delle due regioni e del mondo in generale ...

In pratica la cooperazione UE-LAS prevede di includere l’adesione a tutti gli aspetti della legge internazionale sui diritti umani, pur rimanendo il problema della formulazione.

Subito sono emerse le divergenze espresse dai forti toni dell’ungherese Péter Szijjártó, Ministro degli Affari Esteri e del Commercio: Difficilmente può essere vista come qualcosa di diverso da una manovra per ammorbidire il palese disprezzo dell'UE per i propri principi. Inoltre, le parti coopereranno su sfide come il fenomeno delle migrazioni ... condannando tutte le forme di incitamento all'odio, la xenofobia e l'intolleranza, il rafforzamento della lotta contro la migrazione irregolare e il rafforzamento degli sforzi congiunti nel prevenire e combattere il contrabbando di migranti, sradicando la tratta di esseri umani, combattendo coloro che sfruttano le persone deboli e affrontando il cambiamento climatico, in particolare l'accordo di Parigi. L'UE ha voluto il Global Compact delle Nazioni Unite per la migrazione sicura, ordinata e regolare menzionata nella dichiarazione del vertice, ma l'Ungheria l’ha bloccata. Il pacchetto di migrazione globale non può far parte di una comune dichiarazione e cooperazione UE-LAS, siamo assolutamente contrari al fatto che la migrazione debba essere presa in esame e per noi non presenta rischi per la sicurezza.

Tra i settori su cui UE e LAS intendono cooperare, continua il comunicato di chiusura, vi sono: Commercio, energia e sicurezza energetica, scienza, ricerca, tecnologia, turismo, pesca, agricoltura e altre aree reciprocamente vantaggiose, tutte con l'obiettivo di creare ricchezza, aumentare i tassi di crescita e ridurre la disoccupazione per rispondere meglio alle esigenze della nostra gente.

Nonostante i primi sforzi degli Emirati Arabi Uniti, in nessuno Stato della Lega Araba esiste tolleranza per le altre religioni. Siamo sicuri che è di questo che si parla…?

Inoltre, la mancanza di iniziative per ridurre tale problema sembra coinvolgere solo l’Europa. Vediamo come va a finire.

Al primo Summit e all'incontro ministeriale con la Lega araba, era presente Federica Mogherini, Alto rappresentante dell'UE per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza.

Da tempo partecipa ai vertici della LAS, il più recente a Tunisi il 31 marzo.

Prima del vertice S.Benarbia ha detto: I leader internazionali non devono sedersi e seguire gli ordini del giorno degli Stati che violano i diritti in questo Vertice, che senza dubbio saranno diretti verso un ulteriore trinceramento dei loro regimi autoritari a spese delle vittime.

Mogherini, ha tentennato, con priorità in apparenza differenti. Anticipando il suo discorso con parole che dovevano dare l'espressione che UE e Lega Araba andassero a braccetto, ha detto: Siamo così vicini geograficamente e culturalmente e affrontiamo così tante sfide comuni e abbiamo così tante opportunità di lavorare insieme.

Nel suo discorso, ha affermato che UE e LAS hanno diverse priorità ma nessuna includeva la questione dei diritti umani. E quelle priorità non si riferivano minimamente ai problemi con cui l'Europa sta lottando: la migrazione dal mondo arabo, il terrorismo e l'estremismo importati dal mondo arabo, tutti direttamente orientati alla sicurezza fisica degli europei.

Parole ambigue, stoccate di fioretto che stupiscono e alla fine inducono a smorfie di paura. Criptografia diplomatica. Poi Mogherini sorprende e spiazza: Il primo punto, il primo problema principale nei nostri rispettivi programmi è Israele e la Palestina. In Israele e Palestina c'è il rischio di un'ulteriore escalation che porterebbe israeliani e palestinesi ancora più lontani dalla fine del conflitto. Noi europei abbiamo dimostrato il nostro impegno per la pace, ad esempio accrescendo i nostri contributi per mantenere l'operazione dell'agenzia dell'Onu per i profughi palestinesi. Sappiamo che occorre la collaborazione tra Ue e arabi per mantenere le leadership israeliana e palestinese sulla strada della pace. Credo che noi condividiamo l'urgente obiettivo di evitare il crollo definitivo della soluzione a due Stati e di individuare modi per dare vita a questo percorso.

In vista del vertice, nella riunione del 18 febbraio a Bruxelles dei Ministri degli Esteri dell'UE e della LAS, Mogherini aveva dichiarato: Sarà un summit storico. Durante l’incontro non mancheranno le difficoltà ma, penso che questo è quanto amici e vicini debbano fare: parlare di tutto, in modo aperto e amichevole, cercando aree di collaborazione. Sarà un vertice interessante. Diciamo un meeting alla "volemose bene" ...

Ha poi proseguito: C’è una questione su cui credo sia cruciale che arabi e europei lavorino insieme molto da vicino: dobbiamo preservare la diversità nelle nostre società, dobbiamo prevenire l'aumento dell'odio, iniziando con la prevenzione dell'islamofobia nelle nostre società. Abbiamo bisogno di lavorare insieme per assicurarci che in tutti i nostri Paesi, nessuno escluso in Europa come nel mondo arabo, tutti siano accettati, protetti e rispettati come esseri umani, qualunque sia il background, qualunque sia la credenza religiosa, il genere, l'età, l'identità. Apprezziamo la diversità e crediamo che tutti debbano trovare il proprio posto nelle nostre società, abbiamo quindi un interesse comune e una comune responsabilità per nutrire e preservare la diversità e insieme dignità di ogni singolo essere umano.

Mogherini ha sì parlato di credenza religiosa, ma si è incaponita sul preservare la diversità, mettendo in secondo piano le inquietudini espresse dalla Commissione Internazionale dei Giuristi sulle violazioni dei diritti umani nella regione, sulla mancanza di libertà umane fondamentali e sulle diversità di religione, parola, identità e genere.

Mogherini ha scantonato il tema e S.Benarbia? L’ha messo da parte.

A che si riferivano le sue parole? Forse ai continui conati dell'UE per inquadrare e uniformare la libertà di parola … forse per cancellare le striscianti opinioni divergenti all'interno dell'UE?

Come dire: Allineati e coperti, tutti e 28. Mi ricorda come 15 anni fa sia andato in fumo il progetto di una Costituzione Europea. Mi ricorda anche il gioco delle tre carte.

Mettere sullo stesso tavolo LAS, Ebrei e Palestinesi è mossa astuta, molto astuta. Suicidaria.

Non c’è da meravigliarsi della reazione dell’Ungheria, chiara e netta: Andate all’inferno, voi e i vostri immigrati e la sicurezza.

L’Alto Rappresentante, forse potrebbe fare un salto al Knesset e chiederlo a BiBi (soprannome di Benjamin Netanyahu). BiBi, ma come la metti con i Palestinesi? Calmo lui le sussurrerebbe: Lady, è già scritto da qualche parte … da più di tremila anni. Non lo sai?

 

Inserito il:13/05/2019 19:26:42
Ultimo aggiornamento:13/05/2019 19:38:08
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