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EU al bivio: uniti o fallimento
di Vincenzo Rampolla
James David Vance, detto JDVance, è politico e scrittore statunitense, 50º Vicepresidente degli Stati Uniti d'America dal 20 gennaio 2025. Il 17 febbraio 2025 ha tenuto a Monaco un’interminabile conferenza sulla Sicurezza, ormai virale. Il breve estratto allegato va gustato. In rapida sintesi dico le cose come vanno per l’EU. Molto provocatorio, come docile migale JDVance ha teso la sua rete obbligando i Governi EU raddoppiare i contributi NATO e a reagire, rinfacciando loro di essere guerrafondai, a differenza degli americani. Parigi, Berlino, Londra, Roma sul banco degli imputati, con Meloni definita cavallo di troia, spregiudicata, partigiana di Trump, in realtà apostolo della cricca dei globalist. Parole che inondano tutti i canali d’informazione d’oltre oceano, fermo restando che l’Italia sta dalla parte di chi vuole la guerra. Non c’è dubbio. Dall’altra parte, ci sono al varco Ungheria, Slovacchia, forse l’Austria e, perché no, la Romania. Se le elezioni 2025 in Ungheria e Slovacchia vanno come previsto, l’Europa dell’Est ruoterà la bussola verso una normalizzazione dei rapporti con la Russia. È chiaro che la guerra prende una piega curiosa. I Paesi dell’Europa dell’Est non son quelli che hanno tratto i maggiori benefici dall’EU? Allargando la NATO, non hanno di fatto risucchiato risorse all’Europa occidentale, Italia compresa, per la ricostruzione delle economie dell’Europa orientale?
Che dire? Dissonanza in seno all’EU ma tutti coscienti: la guerra in Ucraina è persa. Putin già si prepara a festeggiare la vittoria il 24 febbraio, terzo anniversario dell’inizio del conflitto. Ma chi vuole ammetterlo, chi vuole rinunciarvi? Forse convinti che se finisse, tutti scoperchierebbero il pentolone dell’Eurozona in profonda crisi e che la guerra sarebbe solo un conato, tanto per risolvere il problema di sfuggita, en passant.
Escluso Trump, l’EU e i suoi alleati non vogliono negoziare con i russi, manco ci pensano, mentre in realtà tutti hanno provato a ficcare il naso nella vita dei russi. Non fu Victoria Nuland, vice Segretario di Stato Usa, con altri funzionari europei, che manifestò nel 2013-2014 sulla piazza del Maidan a Kiev, con i dimostranti che avrebbero portato al colpo di Stato? Si stava designando il nuovo Governo ucraino, mentre i politici e i parlamentari europei erano alle costole per festeggiare una trasformazione forzata. Chi si è fatto avanti nell’EU per smentirla? Disseminati ovunque in Georgia, i delegati europei ci han provato: far cadere il regime e installarne uno che obbedisse a Bruxelles. E con Kaja Kallas, candida portavoce della politica estera e europea, si sono impuntati contro, come gli americani? Nooo. Le non urla infatti che mai gli americani perdono l’occasione per litigare con gli europei? Siamo chiari, qual’è la vera situazione? La politica estera EU è un disastro. Chi la svergogna dice che è gestita dai Chihuahua [noti pellerossa] del Baltico, patria della Kallas, ovvero da Estonia, Lettonia e Lituania, Paesi fortemente avversi ai russi, i cui leader politici dichiarano che la Russia dovrebbe essere sconfitta e poi smembrata e poi fatta completamente a pezzi quando in pratica, se i russi volessero, potrebbero invaderli in 24 ore.
Ma l’EU continua a sognare, illusa, visionaria senza pudore sembra non rendersene conto, perché gli Usa le hanno tirato il bidone: le hanno fatto credere di essere parte del progetto, di aderire, di voler imporre nuove sanzioni alla Russia, di voler dare più denaro e più armi all’Ucraina, mentre alle spalle stavano al gioco e intanto Donald e Vladimir pensavano ad altro. Ai loro interessi.
Dal Daily Telegraph si legge che la politica occidentale è un fallimento, firmato dai Ministri britannici David Lemmy e John Healy: Una cattiva pace in Ucraina farebbe più danni di quelli immaginati. Perché non continuare a sostenere al massimo Zelensky e fare pressione su Putin? E intanto UK continua a inviare fondi a gogo all’Ucraina per farla stare in guerra per altri 10 anni. Secondo loro questo è il momento ideale per far crollare il regime di Mosca. Non si rendono conto che UK sarà franata molto prima? E poi il Premier Keir Starmer, dice in pubblico che è certo che gli ucraini entreranno nella NATO, anche se Trump, Vance e il ministro della Difesa americano hanno giurato il contrario. Di che NATO parla Starmer, di una NATO senza gli Usa? Che barzelletta. Aspettiamo alla finestra. Roba da spanciarsi o affogarsi in lacrime.
Ora che i due Presidenti si incontrano, ci sarà un’isteria crescente in Europa, una confusione totale. L’abbiamo visto a Parigi, vedremo che inizieranno a litigare tra loro, con UK che vuole mandare i soldati e i tedeschi non ne vogliono proprio sapere. Secondo. B.Connolly economista britannico, noto per le sue critiche all’Euro e all’EU e Capo dei servizi Sistema Monetario Europeo e delle politiche monetarie, l’euro è stato sviluppato monco, solo la parte monetaria, non quella fiscale, cioè l’unificazione dei titoli del tesoro dei vari stati in un unico pacchetto europeo. Per comprare titoli di stato nell’EU, devi scegliere tra quelli tedeschi, italiani o altri, in base al loro rendimento di ciascuno. E questa è solo una briciola della sua debolezza. Secondo Connolly, ciò porterà a una disgregazione dell’EU e dell’Eurozona, con un’uscita dall’euro. La peggiore possibile. Insomma, sarà un disastro.
Ripeto solo il pensiero di un esperto che ha lavorato alla progettazione dell’Eurozona e del sistema monetario europeo. Lo ha scritto nel 1995 e l’ha ripetuto nel 2012. Pare essere una cronaca di quello che stiamo vivendo oggi. Poi, il WS Journal ha cambiato le parole di YDVance, ci ha provato, e i giornali, anche italiani, ci danno dentro. Il pubblico europeo è ancora indietro con questo gioco. Comunque c’è ancora un certo ritardo, e serve una grande trasformazione all’interno del contesto politico. Assisteremo alla nascita di una nuova generazione di politici in Europa? Zelensky ha provato a incontrarsi con JD Vance per ottenere garanzie: bocche cucite. Vuole essere coinvolto nelle trattative di pace: porte chiuse. Chi si fida di lui? Americani e russi si incontrano a Riyadh, lui va negli Emirati Arabi Uniti, a due passi, in zona. Può arrivarci alla svelta, se serve. Gli americani gli hanno detto, Trump soprattutto, che vogliono le risorse minerarie e ucraine. L’Ucraina non ha minerali da offrire, i territori chiave sono stati occupati in gran parte dai russi e non sono sviluppati industrialmente per essere sfruttati. Manco sapevano che avrebbero potuto, di certo non con le attuali risorse. Il messaggio da Washington è chiaro: Ci avete risucchiato $360 Mld. Dove sono finiti? E li rivuole indietro. Ora, gli ucraini non pagheranno niente, sono senza soldi, e neanche l’Europa in bolletta tirerà fuori un euro. Però, gli americani possono accordarsi con i russi e questi possono architettare il modo per rifondere il costo agli americani, con garanzie valide per loro. I russi e gli americani hanno troppi interessi in comune e marciano a braccetto su quella strada. E se Zelensky gironzola a mani vuote, ormai sta uscendo dal gioco e non si sa che fine farà. Ci sarà un nuovo Governo in Ucraina che porterà avanti le trattative, quando Donald e Vladimir avranno impostato un accordo. Pare che l’alleanza occidentale stia crollando e che la Conferenza di Sicurezza di JD Vance segni la fine della NATO di oggi. Uk continua a parlare di nuove sanzioni e a ribadire l’aiuto all’Ucraina, ma ha poche sterline per tirare avanti per il prossimo decennio.
Che dire di questa situazione economica e politica? E chi è JD Vance?
Personaggio curioso, calvinista convertito al cattolicesimo nel 2019, il battesimo per mano di un frate dominicano e Sant’Agostino (354 - 430, Ippona, Algeria) come patrono. Le sue parole sono da politico e da credente con forte motivazione spirituale. Tenta di riproporre e ripristinare certi valori negli Usa e arranca per capire se l’EU sia d’accordo con lui. La moglie Usha Vance è di famiglia induista e ha mantenuto la sua religione; entrambi rispettano le rispettive scelte religiose e hanno molti valori in comune. Basandosi su Sant’Agostino, la filosofia di Vance è una specie di teologia cristiana che tenta di rispondere ai problemi del male e dell’ingiustizia del mondo e accetta un Dio infinitamente onnipotente e buono. Da dove viene il male nel mondo? Dagli esseri umani che abusano del loro libero arbitrio, mentre Dio ritiene che questo sia più importante e vuole perciò che l’uomo scelga e decida da sé. Arriva poi il Redentore che ci salva, idea che influenza molti teologi dopo di lui, Tommaso d’Aquino (1657 - 1732, Frosinone) e Giovanni Calvino (1509 – 1564, Ginevra), massimo teologo protestante che tuttora spopola negli Usa. Per chiudere, si ha a che fare con un pensiero molto preciso che plasma il punto di vista di JD Vance e aiuta a capire le sue idee sulla sicurezza e sulle relazioni Usa - EU. L’appello finale di Vance ai tedeschi di aprire le porte all’Alternative für Deutschland (Afd), partito di estrema destra già tifato da Musk, ha sconcertato e turbato parte del popolo tedesco la cui democrazia è stata plasmata dagli Usa sulle macerie del nazismo. Alla vigilia delle elezioni anticipate del 23 febbraio, l’alleato e protettore della Germania si trasforma in vate di caos.
Estratti del discorso di JD Vance del 17.2.2025
Guardo alla Svezia, dove due settimane fa il Governo ha condannato un attivista cristiano per aver partecipato ai roghi del Corano che hanno provocato l’omicidio di un amico. Come ha osservato in modo agghiacciante il giudice nel suo caso, le leggi svedesi per proteggere la libertà di espressione in realtà non concedono e, sto citando alla lettera, un lasciapassare per fare o dire qualsiasi cosa senza rischiare di offendere il gruppo che sostiene tale convinzione. […]
E cosa forse più preoccupante, guardo ai nostri carissimi amici, il Regno Unito, dove l’allontanamento dai diritti di coscienza ha posto in particolare nel mirino le libertà fondamentali dei britannici religiosi. Poco più di due anni fa, il Governo britannico ha accusato Adam Smith Connor, fisioterapista di 51 anni e veterano dell’esercito, di aver commesso l’efferato crimine di stare a 50 m da una clinica per aborti e pregare in silenzio per 3 minuti. Non ostacolava nessuno, non interagiva con nessuno, semplicemente pregava in silenzio e da solo. Dopo che le forze dell’ordine britanniche lo hanno individuato, hanno voluto sapere per cosa stesse pregando. Adam rispose semplicemente che era per conto del nascituro che lui e la sua ex ragazza avevano abortito anni prima. Gli agenti non si sono minimamente commossi a quella affermazione, e Adam è stato dichiarato colpevole di aver infranto la nuova legge governativa sulle zone cuscinetto, che criminalizza la preghiera silenziosa e altre azioni che potrebbero influenzare la decisione di una persona entro 200 m da una clinica per aborti. È stato condannato a pagare migliaia di sterline di spese legali. Ora vorrei poter dire che questa è stata un’eccezione, un esempio folle dell’applicazione una tantum di una legge scritta male che è stata usata contro una persona singola, ma purtroppo non è così. […]
Lo scorso ottobre, solo pochi mesi fa, il Governo scozzese ha iniziato a distribuire lettere ai cittadini le cui case si trovano all’interno delle cosiddette zone di accesso sicuro, avvertendoli che anche la preghiera privata all’interno delle proprie case può costituire un’infrazione della legge. Naturalmente, il Governo ha esortato i lettori a segnalare qualsiasi concittadino sospettato di reato d’opinione. In Gran Bretagna e in tutta Europa, temo che la libertà di parola stia battendo in ritirata.
E lo sproloquio continua…
(consultazione: insideover – north miami agency; w.post - new york- daily telegraph; le monde – paris; le soir - le moniteur belge – bruxelles; gatestone institute - info@gatestoneinstitute.org )