Melondramma; co’ fasu ades?
… a ruota libera
di Davide Torrielli
Ti, Giacu, ades che ‘essai pi nen co’ di, co fuma?
Il piemontese è dialetto concreto, che sa di vero, diritto, di alpeggi, di toma e di salame, di mani ruvide e poche parole.
È forma espressiva che in pochi tratti, esprime il concetto come pochi altri, che riesce a diffondere l’odore vero del pensiero.
Qui, nella frase, una disorientata Giogia, senza la r, si confronta con il solito Giacu, spesso presente nelle storielle di montagna; la spaesata capa dei Fratelli d’Italia, che ultimamente assomigliano ai Fratelli di Crozza, esprime la difficoltà di non saper più che dire, dopo tante, tantissime, promesse altisonanti, sin dal palco spagnolo in cui tuonava la certezza di essere in grado di fermare questi maledetti migranti, allineando navi da guerra in mare, il famoso blocco navale.
Questa promessa, svanisce, come molte altre, che non riesce più a gestire, a rendere credibili, pur avendo, lo ammetto, potuto imbonire tanti compatrioti, come si dice ora.
In questo senso va in scena il Melondramma di non avere più che dire, di affibbiare ad un laconico, “ci metto la faccia”, la responsabilità di non saper che fare, di non saper che dire, di fronte allo scempio della realtà che va finalmente in scena, con tutta la sua crudezza. A lei però concediamo l’onore del probabilissimo averci creduto davvero, di non aver peccato di falsità, di non aver pianificato la solita fregatura dei politici in campagna elettorale, ma solo di non essersi resa conto che quanto andava urlando, riempiva il frizzante immaginario dei bar italiani, ma non aveva la benché minima probabilità di successo.
E mentre lei si guarda intorno spaesata, cugino Matteo si prepara al prossimo salto della quaglia, strizzando l’occhio sempre più dalla parte del carro che vince più che dalla parte degli italiani che necessitano risposte.
Inesauribile, poi, la capacità di Matteo di accatastare minchiate una dopo l’altra: anche lui pensa davvero ancora che si possa fare un ponte sullo stretto di Messina.
Anche lui, forse, ci crede davvero….
Prossimo step, elezioni europee, e noi li guarderemo, insieme a Giacu.
Amme amme