Aggiornato al 27/04/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

Giorgio Morandi (Bologna, 1890 -1964) - Natura morta

 

Imparare è bello, necessario nel futuro

di Galileo Dallolio

 

Leggerezza

Rapidità

Esattezza

Visibilità

Molteplicità

(Consistenza)

Sei proposte per il prossimo millennio

Italo Calvino1985[1]

In periodi di crisi, di sfide dure, di rischi su più fronti - ambientali, economici, politici, sanitari…- imparare è ancora più bello. Può sembrare un’inutile provocazione, ma proprio sull’utilità dell’inutile sono state scritte pagine pregiate tra le quali la realizzazione di un’Enciclopedia delle cognizioni inutili. Giacomo Leopardi pensava che sarebbe servita per contrastare un’epoca dove ‘tutte le qualità e le passioni più depravatrici e più indegne dell’uomo incivilito, (erano) in vigore’. Era il 1827 e ‘attraverso la sua filosofia dell’inutile, Leopardi non vuole difendere solo la sopravvivenza del pensiero, ma vuole anche rivendicare l’importanza della vita, della letteratura, dell’amore, degli inganni della poesia, di tutte quelle cose considerate superflue’[2]

Anche coltivare e accrescere biblioteche familiari con un libro del 1992- Medicina delle donne nel Cinquecento - nell’epoca della digitalizzazione, può essere considerata una pratica inutile.

 

1 - ‘Una letteratura in cerca di lettori’

Ma può anche permettere, per quella serendipità che descrive il ‘trovare qualcosa che non si stava cercando’, di scoprire ‘una letteratura in cerca di lettori’ un mondo che ha donato a chi scrive di conoscere, in libri pubblicati secoli fa e presenti fra i due milioni di libri di googlebooks o nelle Biblioteche digitali, la concretezza di parole coraggiose e nuove [3].  La curatrice era Maria Luisa Altieri Biagi, grande linguista, onorata tra i ‘benemeriti della scienza e della cultura’ d’Italia, che scrisse:

‘Il piacere che possiamo ricavare dalla lettura di testi scientifici antichi è fatta di parecchi ingredienti: il gusto della scoperta, prima di tutto, visto che quei testi sono quasi sempre privi di edizioni moderne ( e di commenti)…la soddisfazione della curiosità e soprattutto la sensazione di partecipare da lettori ad un’avventura intellettuale forse meno vistosa di quella letteraria, ma altrettanto determinante per lo sviluppo della nostra cultura, non meno coinvolgente, dal punto di vista emotivo, per la passione conoscitiva che in essa si esprime. Fa parte del fascino di questa lettura anche l’esercizio, da parte del lettore, di una pietas che è particolarmente significativa quando agisce su autori totalmente sconfitti nella lotta per la sopravvivenza: si tratta di recuperare voci che un tempo sono state autorevoli, e che ora sono spente; opere che hanno avuto successo e ampia diffusione nei secoli passati, e che oggi sono scomparse dalla circolazione culturale’[4]

Proseguendo nella lettura si incontra il seguente concetto:

 ‘Il perdurante disinteresse per la nostra letteratura ‘filosofica’ è forse favorito da una concezione trionfalistica del progresso scientifico, concepito come evoluzione continua e rettilinea, come somma di soli risultati positivi, con corrispettive censure degli insuccessi, degli errori, delle deviazioni dalla rotta trionfale.  Sicchè la parola scientifica -al contrario di quella letteraria, che si arricchisce e impreziosisce entrando in risonanza con le sue precedendo pronunce-  tende a tagliare i ponti con una storia  che svela le origine torbide della ricerca, che ne documenta gli infortuni, e che talvolta denuncia imbarazzanti sopravvivenze  dell’irrazionale in una scienza contemporanea meno neutra ed asettica di quanto ami dichiararsi e apparire’.

Queste parole meritano molta attenzione  sia per l’efficacia  delle argomentazioni che per la proposta conclusiva: ‘Fatto sta che ancora oggi, e nonostante il notevole risveglio di interessi specialistici, la letteratura scientifica rimane un continente scarsamente esplorato: tagliato fuori da qualsiasi forma di turismo di massa, esso è scartato anche da un turismo di élite, che pure potrebbe esserci se il nostro ambiente culturale fosse capace di orientare in questo senso la curiosità e il gusto dei lettori. Si pensi, per fare solo un esempio, alla possibilità  che la scuola avrebbe di riformulare il canone degli autori  - e quindi di modificare l’enciclopedia mentale del cittadino di cultura media – riequilibrando il rapporto fra il settore scientifico e quello letterario : il che non significherebbe espungere Marino o Parini, ma ricordarsi che il secolo di Marino  è anche quello di Galileo, di Torricelli, di Redi, di Magalotti, di Malpighi ecc., e che il secolo di Parini è anche quello di Vallisneri (senior), di Spallanzani , di Morgagni, di Volta, di Galvani, ecc. presenze che hanno determinato la storia delle idee e che vanno tutelate, anche a costo di potature sul versante letterario della ‘meraviglia’ e dei ‘lumi’. 

[il seguito del libro è dedicato a due trattati cinquecenteschi in volgare: G.Marinello, da Le medicine pertenenti alle infermità delle donne’ e G.Mercurio da La commare o riccoglitrice’ , esempi di letterature che hanno trovato lettori]

 

2 -Per ‘il 31,4 % degli italiani il vaccino è un farmaco sperimentale’

Con questi numeri entriamo nel vivo di una questione seria, passando dal libro all’attualità. La scienza sta controllando la pandemia ma l’infodemia cioè la circolazione di una quantità eccessiva di informazioni, talvolta non vagliate con accuratezze, che rendono difficile orientarsi su un determinato argomento per la difficoltà di individuare fonti attendibili’ (Treccani on line), presenta numeri come quelli rilevati dal Rapporto Censis del dicembre 2021, che danno origine a diversi interrogativi:

“Gli italiani e l’irrazionale. Accanto alla maggioranza ragionevole e saggia si leva un’onda di irrazionalità. È un sonno fatuo della ragione, una fuga fatale nel pensiero magico, stregonesco, sciamanico, che pretende di decifrare il senso occulto della realtà. Per il 5,9% degli italiani (circa 3 milioni di persone) il Covid semplicemente non esiste. Per il 10,9% il vaccino è inutile e inefficace. Per il 31,4% è un farmaco sperimentale e le persone che si vaccinano fanno da cavie. Per il 12,7% la scienza produce più danni che benefici.”

 

3 - Difficoltà nella ricezione della scienza segnalati anni fa

Anche Morando Morandi nel 1751 parlando ai medici dell’Accademia dei Medici Conghietturanti, dichiarava che la classe medica era assediata e che andava difesa. I medici moderni che sperimentavano e studiavano, dirà in altri scritti, erano visti con ostilità dai medici ‘sonnacchiosi’.  Ma poco più di 250 anni dopo, l’Italia “…sta diventando sempre più un Paese ostile al metodo scientifico e amante delle teorie del complotto. L’ennesima dimostrazione viene dal caso della «Xylella fastidiosa», batterio che produce grave nocumento all’ulivo, penetrato in Europa diciotto anni fa e più recentemente in Italia, nel Salento”. Paolo Mieli,  Corriere della Sera 11 01 2016

L’Italia “… ignorante e sospettosa, nemica della scienza. Parla Edoardo Boncinelli, e non risparmia nessuno. L’Italia non ama il pensiero scientifico, e i colpevoli sono tanti. Ma alcuni sono più colpevoli degli altri “Dario Ronzoni, Linkiesta 01/2016

In Europa, la Commissaria responsabile dell’Istruzione A. Vassiliou scriveva nel 2011:

‘Una conoscenza di base delle scienze è considerata un’abilità necessaria per ogni cittadino europeo. Gli scarsi risultati degli studenti nelle abilità di base, come dimostrato dalle indagini internazionali, hanno portato all’adozione nel 2009 di un criterio di riferimento europeo che stabilisce che “entro il 2020, la percentuale dei quindicenni con risultati insufficienti in lettura, matematica e scienze dovrebbe essere inferiore al 15%” (1). Per raggiungere questo obiettivo entro il 2020, dobbiamo individuare insieme gli ostacoli e le aree problematiche da una parte, e gli approcci efficaci dall’altra. Questo rapporto, un’analisi comparativa degli approcci all’insegnamento delle scienze in Europa, vuole contribuire a una migliore comprensione di questi fattori.  (EACEA P9 Eurydice)

Si contano a centinaia le inchieste, pubblicazioni, articoli sulla graduatoria europea che vede l’Italia agli ultimi posti nella capacità di intendere il basic del linguaggio della scienza.

 

4- Imparare è necessario: progetti in corso

Oggi si ascoltano dichiarazioni e si notano iniziative che fanno pensare ad un’accelerazione  sulla necessità di studiare e di apprendere. Qualche informazione:

 L’alfabetizzazione sanitaria

“Man mano che le società diventano più complesse e le persone sono sempre più bombardate da informazioni sanitarie e disinformazione, l'alfabetizzazione sanitaria diventa essenziale. Le persone con forti capacità di alfabetizzazione sanitaria godono di una salute e di un benessere migliori, mentre quelle con competenze più deboli tendono ad assumere comportamenti più rischiosi e ad avere una salute peggiore. Con le prove della recente indagine europea sull'alfabetizzazione sanitaria, questo rapporto identifica modi pratici ed efficaci che la sanità pubblica e altre autorità e sostenitori del settore possono rafforzare l'alfabetizzazione sanitaria in una varietà di contesti, inclusi ambienti educativi, luoghi di lavoro, mercati, sistemi sanitari, media nuovi e tradizionali e arene politiche. Il rapporto può essere utilizzato come strumento per diffondere la consapevolezza, stimolare il dibattito e la ricerca e, soprattutto, per informare lo sviluppo e l'azione delle politiche.[5]

‘Come saper leggere e scrivere, anche saper interpretare le informazioni sulla salute può cambiare la vita. L’alfabetizzazione sanitaria ci tocca tutti da vicino in maniera molto più concreta di quanto si possa pensare. Ha a che fare con la nostra salute e con l’equità di accesso alle risorse, quindi con il perpetuarsi o l'aggravarsi delle disuguaglianze. Impatta non solo sulle possibilità di beneficiare pienamente delle risorse offerte dai diversi sistemi sanitari e dalla società in cui viviamo, ma compromette la capacità di reagire nelle situazioni di bisogno o di emergenza, coinvolgendo non solo i singoli interessati, ma le loro famiglie e le intere comunità.[6]

Competenze trasversali [7]

‘Gli adulti siano in grado di sviluppare e aggiornarle loro competenze chiave in tutto l’arco della loro vita con attenzione per gruppi di destinatari riconosciuti prioritari nel contesto nazionale, regionale e/o locale come le persone che necessitano di un aggiornamento delle loro competenze’‘Le abilità concernono una gestione progettuale proattiva (che comprende ad esempio la capacità di pianificazione, di organizzazione, di gestione, di leadership e di delega, di analisi, di comunicazione, di rendicontazione, di valutazione e di registrazione), la capacità di rappresentanza e negoziazione efficaci e la capacità di lavorare sia individualmente sia in collaborazione all’interno di gruppi. Occorre anche la capacità di discernimento e di identificare i propri punti di forza e i propri punti deboli e di soppesare e assumersi rischi all’occorrenza. Un’attitudine imprenditoriale è caratterizzata da spirito di iniziativa, capacità di anticipare gli eventi, indipendenza e innovazione nella vita privata e sociale come anche sul lavoro. In ciò rientrano la motivazione e la determinazione a raggiungere obiettivi, siano essi personali, o comuni con altri, anche sul lavoro.’ (2006, J.Borrell, poi aggiornate al 2020)

Le competenze trasversali nelle Università

In diverse Università italiane sono in programma attività formative sulle competenze trasversali, tra queste il Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Firenze che ha creato una Unità di ricerca interdipartimentale, partecipata da Ingegneria dell'Informazione (promotore), Ingegneria Industriale , Architettura , Ingegneria Civile e Ambientale , intitolata  Il ‘rinascimento’ dell’ingegnere: oltre la formazione tecnica  dove sono studiate le realizzazioni e le idee dell’ingegnere umanista Adriano Olivetti.

 

La ricerca mira a identificare programmi, metodi e processi educativi efficaci per lo sviluppo di competenze trasversali negli allievi ingegneri. Si vogliono in particolare esplorare le modalità e i contenuti da proporre nelle Scuole di Ingegneria per stimolare creatività, pensiero critico, comportamento imprenditoriale e leadership, etica ed estetica, sostenibilità e capacità di problem- solving, al fine di preparare figure professionali in grado di rispondere alle complesse sfide della società globale e del territorio, agendo con ruoli chiave nelle istituzioni sociali, imprese, enti, gestendo risorse, stabilendo relazioni, favorendo processi di innovazione. L’attività di ricerca, legata al progetto già finanziato da IUSSAF-UNIFI è stata presentata il 15 dicembre 2021 nell’Aula Magna dell’Università di Firenze, in occasione del 120° anniversario della nascita dell’Ingegnere Adriano Olivetti[8]. Hanno partecipato alcune unità operative di UNIFI come CSAVRI, PIN, IEEE Student Florence Branch, nonché l’Associazione Olivettiana e l’Associazione Archivio Storico Olivetti. [L’Associazione Olivettiana era rappresentata da Giovanni Maggio, Alessandro Chili, Paolo Rebaudengo e chi scrive.]

 

Per tutti - e in conclusione - Life Long Learning

 

La Carta di Lisbona nel 2000 impostò progetti per avviare in Europa un processo di sviluppo delle potenzialità personali attraverso la formazione permanente. Oggi, a vent’anni di distanza, nelle emergenze che stiamo vivendo e di fronte alle sfide che si stanno presentando, il Life Long Learning da opportunità è diventato necessità. Non serve scriverne le ragioni, si intuisce ogni giorno che il mondo si va complicando e che richiede una collettività non impoverita di conoscenze, né con il fisico e la memoria rallentati. E’ il tempo dove l’aggiornamento, lo studio, la progettualità vanno considerate attività necessarie.

 


[1] Italo Calvino Lezioni americane, Garzanti 1985

[2] P-78 Nuccio Ordine, L’utilità dell’inutile, Bompiani 2013, p.78. Dove si legge anche che L’Enciclopedia delle cognizioni inutile mai realizzata era stata anticipata da Leopardi è in una lettera all’editore Stella del 13 luglio 1827

[3] L’Accademia dei Medici Conghietturanti di Modena , fondata da Morando Morandi nel 1751

http://badigit.comune.bologna.it/books/biblioteca_periodica/pdf/E2.pdf( R.Cremante)

[4] Dall’introduzione di Maria Luisa Altieri Biagi a ‘ Medicina per le donne nel Cinquecento, testi di Giovanni Marinello e di Girolamo Mercurio’ a cura di M.A.Biagi, C.Mazzotta, A.Chiantera, P.Altieri, Utet 1992, pag.7-8

[5] Salute 2020 : la politica europea per la salute e il benessere (documento OMS)

[6] https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/ginecologia/salute-un-italiano-su-quattro-potenziale-analfabeta

[8] Il programma e lo streaming della Giornata di studio dedicata al 120° anniversario dalla nascita di A.Olivetti, svolta il  15 dicembre 2021 è qui disponibile:   https://www.adrianoolivettiingegnere.unifi.it/p16.html

 

Inserito il:08/01/2022 23:11:41
Ultimo aggiornamento:08/01/2022 23:41:40
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