Aggiornato al 03/11/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

Donald James Zolan (Brookfield, Illinois, 1937 – 2009) - Springtime

 

Si sente la primavera

di Gianni Di Quattro

 

La stagione più bella per tanti, quella del risveglio della natura, quella in cui tutto si illumina, le giornate come per miracolo diventano più lunghe come se il tempo si dilatasse, l’aria diventa più leggera e allo stesso tempo frizzante, si riempie di profumi. È la primavera, che apre il cuore alla speranza, la stagione della vita nella quale si entra come se si fosse usciti da una malattia, la stagione della vita che rifiorisce.

Quando il mese di febbraio si inoltra verso la sua metà già si sente tutto questo. Si dorme di più e meglio, soprattutto si sogna e la fantasia riprende forza, si ha voglia di bellezza, di bontà, di leggerezza. La gente che si frequenta, che si incontra si vede più sorridente, più colorata, più ottimista e si scopre che l’umanità c’è, c’è sempre stata solo che prima della primavera si acquieta, come se decidesse di non farsi vedere, di nascondersi, di attendere.

È anche la stagione in cui fa piacere ricordare episodi della propria vita passata, persone cui si è legati che non ci sono più e la cui mancanza in tale contesto di bellezza si sente di più, si fanno piani di vacanze e di incontri, si cerca gente.

Si pensa positivo, si percepiscono di più i sentimenti come se prendessero improvvisamente forza e si moltiplicano le emozioni. Certo la primavera è la stagione del sentimento, si cercano gli amici, si rafforzano gli amori o si rinnovano. Tutti si diventa più fragili, più facilmente prigionieri delle emozioni. È una grande esaltazione del piacere di essere umani.

Certamente la primavera è più bella, grandiosa quando si è giovani, quando ancora il percorso di vita è probabilisticamente lungo e quindi ancora da riempire di tante cose, questo sicuramente consente una sintonia particolare con il contesto della bellezza e della vita nuova, che si risveglia.

Quando di primavere ne sono passate tante nella vita di un uomo, tutto appare un po’ più opaco, meno accattivante, più faticoso. E forse affiora anche un po’ di invidia per chi è più giovane, qualche rimpianto di occasioni perdute, di nostalgia per pezzi di vita che si sono vissuti e che si vorrebbe rivivere. La nostalgia è l’altro sentimento che esplode fortissimo nel cuore e nella mente delle persone non più giovani a primavera.

Per molte persone non più giovani il vero autunno è la primavera, perché è la stagione che spinge a fare, a pensare, a creare, a immaginare da una parte e nello stesso tempo frena dall’altra con una voce che dal di dentro dice che ormai la strada comoda, quella asfaltata è finita e davanti c’è solo un viottolo di campagna nel quale non si può correre, si deve camminare lentamente per non cadere e quello che si può fare è fermarsi di tanto in tanto e guardare la natura, i giovani, le cose della natura che si animano.

In ogni modo a qualsiasi età, pur se con intensità diversa, la primavera è la stagione bella, quella dell’amore e della natura. Questo è quello che conta, si può forse sperare che in questa stagione ci sia maggiore consapevolezza umana, maggiore voglia di rispetto, più senso di dignità verso gli altri e verso la natura.

È bello quando si comincia a sentire la primavera, pensare belle cose, dire belle cose, dire agli amici di essere felice di averli come amici e sognare, sognare, sognare.

 

Inserito il:12/02/2019 19:31:32
Ultimo aggiornamento:12/02/2019 19:38:35
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