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Ars Poetica: La millenaria arringa difensiva del patrimonio umano
di Alessandra Tucci
Di recente ho avuto modo, e l'indescrivibile piacere, di leggere stralci di antiche arringhe difensive.
Erano contro il potere forte dei feudatari, in difesa dei bona communia.
Un godimento assoluto leggere in quei loro discorsi giuridici anche di poesia, di filosofia, di arte, di musica, di storia, di letteratura. Già, gli avvocati, e con loro i giudici tutti, del foro di Napoli (il fiore all'occhiello del Foro) avevano una cultura che affondava le radici nelle arti più pregiate e traeva linfa vitale dalle atmosfere più elevate. Ed elevata non poteva che essere la loro ars oratoria forense, sublime l'arringa giuridica. Sublime e, ineluttabilmente, vincente la loro difesa del nostro sacro Essere Umani.
Sempre di recente, ho avuto modo, e l'indescrivibile piacere, di intervistare Gianluca Tucci, avvocato forense, sulla sua Opera Omnia poetica, Roma. Un'emozione assoluta - nell'ascoltare la sua declamazione della poesia scelta per noi: Alla madre in vita - ricevere questa sua riflessione:
“Quello che è importante è capire che una donna che ha perso il figlio è una Madonna che va omaggiata, una santa, e credo che questo messaggio (della poesia Alla madre in vita, n.d.r.) sia molto utile anche per i giovani, e per tutti, per questi fatti di cronaca tristissimi che ci sono: noi ci dovremmo fermare a riflettere un attimo prima di dare un pugno, sferrare una coltellata, qualsiasi cosa verso un'altra persona: rendiamoci conto che quella persona che hai davanti è un figlio, ha una madre, l'abbiamo tutti, tutti noi abbiamo succhiato il seno materno. Se noi ci fermassimo un attimo a riflettere su questo probabilmente ci sarebbe meno cattiveria nel mondo.”
Ebbene, è questo che nei secoli fa vibrare quel che siamo: l'ars oratoria poetica e giuridica in difesa, sempre, del patrimonio umano: il legame generativo, l'amore che è energia creatrice e unificante. La Vita. E quella forza potentissima presente in tutti che, davanti magari ad una provocazione o in un diverbio, “non è dare un pugno, ma fare un passo indietro e tornarsene tra i propri amici, alla propria vita tranquilla. In questa terra che è splendida”.
Buona Visione, dunque.
E buon viaggio, creature e creatori tutti noi, nel favoloso mondo interiore e nel magnifico creato che abitiamo. Sulle ali della poesia.
Link intervista su Acquadolce Web Tv:
https://platform.wim.tv/#/webtv/cerbero/vod/31fb0451-0b2a-4ba0-93b6-27c5805e0976