Thrisha Romance (Western New York, 1951 - ) - Lullaby
Lettere dalla California (11)
di Giuliana Daneo
I preparativi per la partenza
Caro Cesare,
Ed ora… qui finisce l’avventura, più che del signor Bonaventura, della signora Giuliana. Ho iniziato il conto alla rovescia, e il rientro in Italia è vicino. A ogni mia partenza provo lo stesso sentimento: la voglia di tornare a casa e la tristezza di lasciare la mia famiglia. Inoltre stamattina ho ricevuto una triste notizia da Ivrea, e mi è successo l’inevitabile, sono scoppiata in lacrime. I miei tre ragazzi erano presenti e si sono stretti intorno a me formando un grande abbraccio tenero e consolatorio. Dopo una mezz’ora Omar e Matteo mi hanno portato un mazzo di fiori per farmi tornare a sorridere.
Gli ultimi giorni sono sempre molto intensi per tutti i preparativi.
Non basta più un ticket per andare all’aeroporto, ma ci si scontra con la burocrazia che è nata con la pandemia del famoso virus Covid 19. In ogni caso bisogna sottostare alle regole e tutto si fa. C’è una confusione e un’imprecisione incredibili, e mi chiedo se qualcuno controllerà tutti questi moduli. Propendo per un no.
Ci tengo molto a lasciare la casa pulita e il frigorifero con provviste e pietanze cucinate che servano a loro per qualche giorno. So benissimo che se la cavano, come sempre, quando non ci sono, ma è il mio modo di essere e di voler bene fino all’ultimo minuto. Avrò tempo di riposare nel lungo viaggio per diverse ore.
Il bagaglio è l’ultima cosa a cui penso, non ho molto da mettere in valigia. Invece ho diversi oggetti nel bagaglio a mano, il mio PC che porto sempre con me, due iphone, il secondo mi serve per la sim americana, cuffie, e tanto altro, perché Andrea mi regala ogni volta oggetti tecnologici nuovi; gli dico che non è proprio il caso alla mia età, ma lui dice che mi tiene sveglia e serve alla mente. Tra codici, password, istruzioni ho da divertirmi.
L’ultimo regalo è stato il Fitbit, l’orologio che ti registra alcune funzioni del corpo, come i battiti del cuore, quanti passi fai, i km, il controllo del sonno, il rilassamento e tanto altro. Ringrazio e sorrido, lui è tanto entusiasta e di mattina e nella giornata controlla se ho dormito bene e se ho camminato. Bisogna dedicare tempo a questi oggetti, dal caricare la batteria ad aggiornarli e non ultima preoccupazione è che se si inceppano bisogna chiedere aiuto a chi se ne intende; meno male che esiste il mio amico analista, che conosci bene, che risolve i pasticci.
Sai cosa mi viene in mente in questo momento? Una ninna nanna che cantavo ad Andrea da piccolo; la melodia è dolce, stupisce che si siano avverate queste parole.
Ninna nanna mamma, tienimi con te,
nel tuo letto grande solo per un po’,
ninna manna mamma, io ti canterò
e se t’addormenti mi addormenterò.
[…]
Quando sarò grande comprerò per te
tante cose belle come fai per me
chiudi gli occhi e sogna quello che non hai
i tuoi sogni poi tu mi racconterai.
Attualmente le news televisive e online non sono confortanti, soffiano venti di guerra.
Voglio pensare che tutto vada bene, ma non sono così serena.
Forse ci saranno difficoltà nel viaggiare; di certo so che devo abituarmi a vivere l’attimo presente.
Finisce il mio soggiorno come l’ho iniziato, godendo la mia famiglia attimo dopo attimo, compresi i gatti. Vado a camminare e mi godo l’aria, gli odori e i profumi di questa terra, il cielo di un blu intenso, i fiori, gli alberi carichi di arance e limoni, nella speranza di poter ritornare presto in questo piccolo angolo di mondo.
Un abbraccio affettuoso a te e Helena. A presto.
Giuliana
Campbell, 6 febbraio 2022