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Culex Rex
di Simonetta Greganti Law
Sono nata nel fango, nelle acque stagnanti di acquitrini sulle sponde del Nilo e nonostante sia dotata di ali, non riesco a volare per grandi distanze sebbene il mio sogno sia sempre stato quello di girare il mondo.
Avrei voluto conoscere nuove regioni, assaggiare le prelibatezze locali, e venire a contatto con abitudini di vita diverse ma, mentre fantasticavo ad occhi aperti, mi sono distratta e sono finita intrappolata in una ragnatela. Ho capito subito che quella sarebbe stata la mia fine. Addio progetti di una nuova vita!
Eppure quella sventura si rivelò invece una fortuna inaspettata.
Un viaggiatore frettoloso, passò distrattamente col suo trolley presso la tela del ragno che centrò col suo bagaglio, lacerandola e lasciandone metà nell’angolo dove era stata intessuta con tanto di ragno che rimase sbalordito nel vedersi portar via l’altra parte che oltretutto mi conteneva. Addio pranzetto per l’aracnide… io ero salva.
Sfruttai tutto il tempo impiegato dall’aereo sul quale ero sorprendentemente finita e tutto quello del successivo viaggio in automobile per districarmi da quei filamenti appiccicosi che mi avevano imprigionato per così tanto tempo e finalmente, una volta libera, ripresi a volare sulle mie ali.
Notai subito molte novità: il clima, la vegetazione, la temperatura, le persone e il loro linguaggio, tutto mi sembrava sorprendentemente diverso dalle cose a cui ero abituata.
Il successivo incontro con una zanzara locale mi chiarì le idee dato che questa mi disse che ero arrivata in Italia. Mi trovavo in territorio Laziale e più precisamente tra i vicoli di una cittadina chiamata Fondi. Finalmente avrei assaporato del buon cibo umano, sangue di nuove vene, dal sapore di vino, di olio e di limoni. Avrei detto addio al sangue antico denso di sabbia e di silenzio.
Questo nuovo habitat mi parve subito ideale per favorire la riproduzione della mia specie, avrei popolato la zona con zanzare del Nilo, anche se mi resi subito conto della pessima accoglienza degli umani locali impauriti della potenziale trasmissione del West Nile Virus di cui io non avevo neppure mai sentito parlare prima di quel momento.
Decisi subito di depositare le mie uova e creai così una nuova colonia di zanzare del Nilo che da Fondi si sarebbero installate prima in tutta la provincia di Latina e poi, velocemente, in tutta l’Italia.
Questo è uno sciocco racconto di fantasia che però ha del vero, riesce a unire l’immaginazione con elementi di realtà.
Oggi i casi di West Nile virus crescono giornalmente e le regioni più colpite sono proprio Lazio e Campania. Al momento sono in vacanza sul lido di Fondi e, qualche giorno fa, una signora di 82 anni è morta qui, proprio a causa della febbre del Nilo.
Le notizie ci informano che i casi si accrescono in tutta Italia e nonostante le misure di prevenzione siano state rafforzate, combattere contro un nemico così piccolo e numeroso non è affatto semplice, soprattutto perché questo si confonde con le già numerosissime zanzare di altro tipo. Ricordo, qualche anno fa, i primi casi di zanzara tigre, oggi considerata una delle principali specie invasive.
Insomma…ma quel ragno egiziano, una volta catturata la zanzara, non poteva mangiarsela subito?