Aggiornato al 27/04/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

Jeff Durham (Illustrator from Fremont, California) - Homelessness, housing prices, traffic, wildfires and a pandemic

 

Lettere dalla California (6)

di Giuliana Daneo

 

C’era una volta San Francisco …

 

Caro Cesare,

Tu pensi che sia un gradito interesse leggere le mie esperienze, non ne sono così sicura. Il più delle persone (non tutte meno male) che si recano all’estero soggiornano nei resort che sono tutti uguali, le differenze sono le stelle come per gli hotels. Potrebbero essere anche a Rivoli, il luogo non è determinante, e ti spiego il perché di questa mia convinzione. Chiedi a qualcuno che arriva da una crociera o da un resort la prima cosa che ti dice è che il buffet era meraviglioso, che hanno mangiato benissimo, che i dolci poi erano eccezionali…

Ho una esperienza che la dice lunga. Sono stata a Las Vegas. Tutti sanno che questa città è in mezzo al deserto. Hanno creato luoghi come “Venice” che pare di essere veramente a Venezia, e lo posso confermare, perché ho visto entrambe le versioni. Il soffitto è come il cielo; ci sono i canali con le case e le gondole, ristoranti e i negozi. Alla fine, si creano luoghi incantevoli ogni dove.

Vivere il quotidiano è diverso, ed ecco perché non credo siano di particolare interesse queste esperienze. Potrei parlarti dei senza tetto, gli homeless, che sono veramente tanti. Sopravvivono grazie al clima mite della California. Nella Silicon Valley ci sono gli uomini più ricchi del mondo e, per assurdo, il numero di poveri più alto di tutti gli Stati Uniti. C’è più povertà in California che in Alabama, West Virginia o Mississippi. Puoi controllare su Google.

Ogni volta che vengo in Silicon Valley è scontato un giro a San Francisco.

Da più di due anni manco da questa zona e ricordo benissimo questa città affascinante piena di turisti soprattutto nel periodo natalizio e di fine anno.

Andrea mi ha detto che la città non è più la stessa, ma è praticamente diventata invivibile. Purtroppo, dobbiamo vedere con i nostri occhi per credere, come San Tommaso. Così, in una bella giornata e all’ultimo momento, decidiamo di fare la consueta gita e andare a mangiare il tradizionale pesce a Fisherman’s Wharf.

In autostrada vedo poche macchine, nessuna coda, nemmeno quando arriviamo a Embarcadero sotto il ponte di Bay Bridge. Passiamo lungo l’oceano da Pier 1 fino al Pier 39 con pochissimo traffico. Troviamo parcheggio a un prezzo giusto e ci incamminiamo verso il percorso turistico.

Io che credo nell’energia, fatti i primi cento metri, mi sono sentita avvolta da un senso di grigiore e vuoto che ha smorzato il mio entusiasmo. Negozi chiusi, così come ristoranti e luoghi che ricordavo affollati. Addirittura, sbarrati con delle assi alle vetrine. Turisti pochissimi, ma la cosa che mi ha colpita di più è stata il vedere le gioiose bancarelle di Fisherman’s Wharf tutte chiuse, dove si formavano code di turisti per gustare il granchio o la zuppa di chowder bread bowls.

Arriviamo al Pier 39 famoso per il suo centro commerciale, dove all’ingresso c’è un albero di Natale gigante, e il famoso Hard Rock Cafe. Vediamo i leoni marini, la splendida vista su Alcatraz, la giostra, i negozi, i ristoranti. Troviamo un ristorante dove ci servono il granchio, ma non è la stessa cosa di un tempo, quando lungo le bancarelle si mangiava in piedi tra la gente e facendo attenzione ai gabbiani che, velocissimi, prendevano dalla vaschetta tenuta tra le mani il pesce croccante.

Continuando il nostro giro vedo le barche da crociera sulla baia ancorate al molo con cartelli “Chiuso”. Ricordo file di autobus panoramici a due piani per i turisti per la visita della città, ma al parcheggio ce ne sono solo due.

Vedo il Cable Car di San Francisco, raffigurato ovunque e unico nel suo genere, un tempo letteralmente assalito dai turisti con code di ore al capolinea, ora con sole dieci persone.

Ultima tappa di rito al The Buena Vista Cafe dove si beve l’Irish coffee migliore che abbia bevuto. Dicono che ne servono 2.000 al giorno, ma adesso non so se è ancora così.

Siamo all’imbrunire e prima di prendere l’autostrada facciamo un giro in macchina nel cuore della città in centro, fino a Union Square dove ci sono i negozi di lusso delle grandi firme. C’erano le luci di addobbo sulle palme e il colpo d’occhio era veramente bello.

Spostandoci nelle vie laterali, in mezzo ai grattacieli che ospitano solo uffici, alle 5 del pomeriggio iniziano a vedersi negli androni le sistemazioni delle persone senza tetto, gli homeless. Chi usa una tenda, chi dei cartoni, chi coperte. Preparano il giaciglio dove passare la notte, per poi sparire il mattino all’apertura degli uffici. È impressionante vedere la quantità di questi poveretti. Purtroppo, la sporcizia esiste dal momento che i servizi pubblici sono pochi e alcuni chiusi.

Torniamo a casa e continuo a vedere lungo il percorso tendopoli. Ho anche azzardato a fare una foto di nascosto: ve ne sono sparse ovunque, sotto i ponti delle autostrade, nei giardini, nei parcheggi.

Si dice che la pandemia del 2020 abbia segnato questa città, dove moltissime attività sono state costrette alla chiusura e non si sono più riprese. San Francisco è una città-santuario, dove la polizia interviene solo nei casi di pericolo. Tra i senza tetto ci sono rifugiati e illegali, ma anche persone che hanno perso il lavoro e la casa e i più fortunati vivono dentro un’auto che posseggono ancora. Non hanno le cure mediche e qui si apre un capitolo di mala sanità. Chi ha i soldi si cura e chi lavora ha una assicurazione che copre in parte le cure.

Penso alla giornata trascorsa e non brillo di gioia avendo visto le contraddizioni di questo paese dove sono più evidenti che nel mio. Mi ritengo una persona fortunata. Mentre io mi destreggiavo a mangiare il granchio, lì fuori un giovane cercava cibo nel contenitore dei rifiuti.

Il mondo è ingiusto, ma anche questa è un’altra storia.

Alla prossima e il consueto abbraccio affettuoso. Giuliana

 

Campbell, 2 gennaio 2022

Inserito il:13/04/2022 17:33:49
Ultimo aggiornamento:13/04/2022 17:48:04
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