Édouard Manet (Parigi, 1832 – 1883) – Il balcone (1868)
Trasformare un quadro d’autore in parole…
Ora pro nobis
di Simonetta Greganti Law
La Madonna veniva portata in processione. Tutto il centro storico del paese era gremito di gente riversata nelle strade per assistere al passaggio della statua di Maria completamente ricoperta d’oro.
La sacra scultura si ergeva su un baldacchino in legno ed era sollevata e trainata dalla sola forza di otto uomini devoti. Questa struttura era addobbata da un prezioso drappo di seta celeste che la ricopriva interamente e dove erano stati agganciati vari ex voto offerti alla Vergine per una grazia ricevuta o in adempimento di una promessa.
La Vergine Maria transitava davanti ad una processione di gente che teneva tra le mani una candela accesa e attraversava tutte le vie del paese intonando inni sacri.
Solamente i più fortunati potevano guardare lo spettacolo comodamente affacciati al balcone della loro abitazione. Per l’occasione anche chi poteva restare a casa sua e godersi la festa religiosa da una posizione privilegiata si era vestito a festa, come tutto il resto della gente già accalcata nei vicoli tortuosi.
Attraverso l’inferriata verde di una ringhiera del secondo piano si distinguevano gli abiti in organza bianca di due giovani donne che, in compagnia di un gentiluomo vestito in modo impeccabile, pregavano al passaggio della Statua Sacra e si apprestavano a ricevere la benedizione solenne che avrebbe concluso il percorso processionale.
Tutto il paese partecipava con grande ardore a tale evento religioso manifestando l’entusiasmo e l’eccitazione per questa celebrazione così devota.
Ognuno aveva una grazia da chiedere alla Madonna e nessuno avrebbe rivelato all’altro quale fosse la richiesta che in cuor suo stava domandando in cambio di qualche preghiera.
Berthe e Fanny erano due amiche e si rivolgevano di tanto in tanto un sorriso benevolo senza sapere invece di essere rivali.
Entrambe, proprio in quel momento, si stavano rivolgendo alla Madonna per chiederle la stessa grazia: di poter vedere il loro amore ricambiato. Anche per i Santi certe richieste erano inaccettabili soprattutto perché l’uomo tanto conteso era a sua volta già sposato.
Le due infatti si erano innamorate della stessa persona che, per gentilezza o altro, le aveva invitate a vedere la processione dal balcone della sua abitazione.
Berthe aveva accettato quell’invito portando con sé anche il nipote che continuava a transitare nella stanza semioscura da cui si accedeva al balcone e trasportava vassoi colmi di biscotti e bevande. Il ragazzino, anziché pregare al passaggio della Madonna, preferiva rimpinzarsi dei dolci che Monsieur Guillemet aveva fatto preparare da sua moglie per l’occasione della festa. Madame Guillemet infatti era ancora indaffarata in cucina e non dubitava minimamente di aver ospitato in casa sua due donne potenzialmente pericolose.
Non poteva certamente immaginare che, come il balcone di Romeo e Giulietta, anche il suo sarebbe stato testimone di amori segreti e proibiti, sebbene di natura diversa.
Eppure secondo le aspettative delle due donne palpitanti d’amore, il miracolo si stava già avverando:erano state invitate in quella casa a trascorrere la serata con un uomo tanto affascinante che se ne stava dietro di loro impettito in un abito scuro e, anche se questo sembrava ignorare la loro presenza, ognuna di loro sperava ardentemente che trepidasse solo per lei.
Nessuno conosceva i sentimenti degli altri, solo la Madonna era costretta ad ascoltare tante suppliche irriverenti infiorettate dalle preghiere.
Le due giovani, erano consapevoli di non meritare la grazia che stavano chiedendo, ma sapevano anche che la misericordia della Vergine Maria era capace di perdonare qualunque peccato perché questo era lo spirito Cristiano. Così continuavano a sperare che la Madonna intercedesse per realizzare le loro richieste blasfeme.
La statuina sacra stava passando proprio in quel momento sotto al loro balcone e il cagnolino seminascosto tra le balze del vestito di Berthe aveva iniziato ad abbaiare, deviando l’attenzione dal corteo religioso al gruppo affacciato al secondo piano. Fu così che il miracolo improvvisamente sembrò realizzarsi sebbene in un modo inaspettato, sicuramente rivisitato.
Uno dei ragazzi che trasportava il pesante baldacchino alzò il suo sguardo e, scorgendo le due giovani affacciate, sorrise in modo galante e misterioso. Ecco che una cosa tanto normale e casuale fu considerata, dalle due donne di fede, un segno, una coincidenza miracolosa.
Un amore a prima vista che era riuscito in pochi attimi a far dimenticare quel sentimento folle che fino a poco prima aveva rischiato di compromettere la loro reputazione.
Purtroppo però, ancora una volta, le due si erano innamorate dello stesso uomo.