Aggiornato al 27/04/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

Sandy Linden (Anacortes, WA, USA- Contemporary) - Beach Party

 

Supereroi si diventa

di Simonetta Greganti Law

 

“Ti ho dato la vita, adesso vorrei regalarti un futuro!” disse la mamma di Emily guardando sua figlia che presto avrebbe compiuto 10 anni.

“Il giorno del tuo compleanno ci sarà una festa a sorpresa sia per te sia per i tuoi amici.

Per ora non anticipo altro. Ti dirò solamente che il tema della festa sarà quello dei Supereroi”.

Alla piccola Emily piacevano queste idee della mamma sempre molto originali e cominciò a fantasticare su quale costume poter indossare. Avrebbe sicuramente optato per un’eroina al femminile con intelligenza fuori dal comune e doti atletiche superiori alla norma.

Wonder Woman, Batgirl o Catwoman, la Donna Invisibile o Wasp furono i primi personaggi che le vennero in mente.

Di sicuro si sarebbe trasformata in una supereroina forte ed emancipata con un ideale ben preciso: salvare il mondo.

La lista dei ragazzi invitati al party fu presto organizzata e sembrava perfetta, proprio una bella squadra. La mamma però, tenne a precisare che i ragazzi non avrebbero fatto parte di nessuna formazione sportiva.

Quale sarebbe stato allora il gioco? Si domandò Emily sempre più incuriosita a comprenderne le regole cercando di anticipare una strategia vincente.

Intanto la mamma si mise all’opera per stabilire la location della festa. Emily sbirciò per intuire qualche cosa al riguardo ma non trovò indizi soddisfacenti se non la prenotazione di un pulmino che avrebbe dovuto accompagnare il gruppo in una spiaggia non proprio troppo vicina.

Ottima idea, una festa al mare sarebbe stata una sorpresa per tutti e sicuramente i suoi amici avrebbero gradito l’iniziativa.

Questo primo indizio svelato l’avrebbe avvantaggiata per la scelta del suo costume. Sarebbe stata un’eroina legata all’oceano con origini umane e marine. Una creatura ibrida, non proprio una sirena ma un’eroina della terra e dell’acqua. Si sarebbe chiamata Aquagirl o semplicemente Marina.

Sulla fronte avrebbe disegnato una stella di mare e sull’avambraccio il finto tatuaggio di un ippocampo.

Finalmente il giorno tanto desiderato arrivò.

Sul pulmino salirono i suoi compagni sorridenti, ognuno impersonava un eroe diverso.

Il viaggio durò più del previsto ma fu ugualmente divertente perché tutti intonarono canti che permisero al tempo di trascorrere velocemente.

Arrivati sulla costa, le espressioni dei ragazzi mutarono da sorridenti in accigliate.

Dov’erano i palloncini colorati, l’allestimento da festa e la musica?

Lo scenario del party era sicuramente riprovevole. Una spiaggia poco trafficata dove le forti correnti e le mareggiate avevano depositato tanti rifiuti di plastica.

Anche Emily guardò la madre con occhi pieni di rimprovero. Come aveva potuto scegliere tale luogo dopo aver ricercato attentamente per giorni su internet? Non poteva trattarsi di un dispetto, era certa del suo amore materno eppure non riuscì proprio a non lanciarle un’occhiataccia fulminante.

Quella però, niente affatto preoccupata per la situazione imbarazzante che si era creata, cominciò a spiegare le regole del gioco: “Voi supereroi, siete stati riuniti oggi per una missione molto speciale. La vita del mare è nelle vostre mani, a cominciare da questo momento.

Durante tutta la festa faremo delle fotografie che conserverete a ricordo di questa giornata e cominceremo subito ad immortalare le vostre espressioni di disgusto davanti a tale paesaggio

vergognoso”.

Vennero distribuiti dei sacchi per la raccolta dei rifiuti e dei guanti protettivi; poi, tutti i paladini di un mondo più pulito furono invitati a mettersi all’opera.

La magia non tardò a funzionare e presto i ragazzi cominciarono a divertirsi veramente.

Iniziarono gare ancora più competitive che a un’Olimpiade.

Ognuno cercava di riempire il sacco assegnato con vecchie bottiglie di plastica, lattine, cassette di polistirolo, reti bucate o ciabatte spaiate. Tutti saltellavano da una parte all’altra facendo svolazzare i loro mantelli da supereroe.

Stavano liberando la spiaggia dai rifiuti abbandonati e soprattutto dalla plastica!

Lo scenario iniziava a modificarsi proprio sotto ai loro occhi. La magia dei poteri di questi personaggi soprannaturali funzionava veramente! Ognuno si rese conto d’esser capace di poter salvare il mondo. Avevano contribuito alla realizzazione di un progetto ecologico che li aveva divertiti di più di un qualsiasi ballo o gioco inutile. Sentirsi coinvolti in un’impresa utile al pianeta Terra ma soprattutto a se stessi era stato gratificante e la soddisfazione fu immensa.

Dopo ore di continuata raccolta, stanchi del lavoro che però era sembrato loro un vero svago, tutti si misero in posa per la foto finale.

Facce sorridenti e una spiaggia dove la natura aveva ricominciato a fare un timido capolino vennero focalizzate nell’obiettivo. Che trasformazione! Gioia e benessere avevano vinto sulla tristezza e l’inquinamento.

Qualche piccolo eroe, forse dotato anche di una super-vista, riuscì a intravvedere un delfino che li salutava in lontananza come per ringraziarli. Altri ragazzi invece, ormai convinti delle incredibili doti soprannaturali di cui si ritenevano forniti, udirono il canto delle balene e se ne rallegrarono. Nonostante queste fantastiche avventure, l’esperienza più vera fu quella di ritrovare sotto ai tanti rifiuti che li ricoprivano, dei fiori selvatici che forti della loro responsabilità di non estinguersi avevano resistito all’alterazione del loro habitat.

Non poteva mancare il buffet di compleanno che fu sapientemente preparato dalla mamma rispettando il tema del mare.

Si trattava di un abbondante finger food onde evitare uso di piatti e posate di plastica…bastava leccarsi le dita!

Vennero offerti tramezzini tagliati con forme di stelle marine o conchiglie, barchette di pasta brisé farcite con mousse di verdure con tanto di bandierine issate sopra a uno stuzzicadenti piantato nel ripieno gustoso, biscotti raffiguranti pesciolini diversi.

La torta di compleanno fu sostituita da piccole cornucopie di pasta sfoglia arrotolata riproducenti la conchiglia di un paguro dalla quale fuoriuscivano fragoline tuffate in una crema allo zabaione o al cioccolato.

I drinks vennero serviti in bottiglie termiche ecologiche individuali che furono regalate ad ogni bambino. Una soluzione green da ricordare sempre.

Che organizzazione perfetta! Un inaspettato applauso riecheggiò tra le onde del mare.

 

Dolcetti di compleanno

Queste piccole cornucopie di pasta di sfoglia arrotolata che evocano la conchiglia del paguro sono di facile realizzazione. Basta tagliare in striscioline di uguale dimensione la pasta sfoglia già stesa e arrotolarla in appositi coni d’alluminio, imburrati e infarinati, che ne permetteranno la forma. Dopo una rapida spennellata d’uovo sbattuto per la doratura, andranno infornati a forno preriscaldato a 200° e lasciati cuocere per 15-20 minuti. Una volta raffreddati, il cono d’alluminio andrà sfilato e si procederà con la farcitura di creme e la decorazione delle fragoline che ricorderanno il piccolo paguro affacciato alla sua conchiglia.

 

Inserito il:03/07/2019 18:17:15
Ultimo aggiornamento:03/07/2019 18:25:53
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