Valerie Leri (Forestdale, MA, United States) – Birthday Celebration
I sogni son desideri
di Simonetta Greganti Law
Per pochi attimi, davanti a quell’incendio la vita le scorse come se stesse leggendo un libro sfogliandone casualmente le sue pagine e saltando da un episodio all’altro.
Tornavano alla mente gli anni già trascorsi, le sensazioni che sembravano dimenticate e che invece riaffioravano in ricordi affascinanti. Le piaceva riviverli ma, anziché reagire, fissava quelle lingue serpeggianti e restava come imbambolata perché attratta da quel fuoco, da quella danza ammaliatrice delle fiamme che con la loro forza ed energia erano capaci di ipnotizzare la sua mente.
Sapeva di avere poco tempo a disposizione e che doveva entrare in azione al più presto. Era invece come se rimandasse il suo intervento, proprio come quando suona la sveglia alle sette di mattina e anziché alzarsi dal letto, si spinge un pulsante una o due volte per evitare di interrompere bruscamente i sogni e posticipare ancora di qualche istante il momento di tornare ad essere attivi e lucidi.
Eppure Margaret tra quelle fiamme gesticolanti non si sentiva in pericolo, le piaceva guardarle e soprattutto l’affascinava questa metafora della vita che le bruciava davanti al viso. Concentrandosi su quelle fiammelle riusciva a discendere in se stessa per scoprire sentimenti sorprendenti.
Intorno a lei c’era tanta gente abbagliata che la stava osservando, in attesa che lei agisse.
Una musica familiare le accarezzò le orecchie, non riusciva a distinguere se queste note facessero parte dei ricordi oppure fossero reali.
Margaret si protese verso questo fuoco come una falena attirata da tanta luce e, dopo aver immagazzinato nei polmoni tutto il fiato che poteva, soffiò sulle candeline della sua torta.
Sapeva che una candela poteva essere interpretata come la metafora della vita che passa proprio perché racchiudeva nella sua immagine i quattro elementi dell’universo: il fuoco-la fiammella, l’acqua-la cera fusa, l’aria-il fumo, e la terra-lo stoppino. Era il simbolo della vita umana che si consuma lentamente tra le eccitazioni della gioventù, dell’amore, della rabbia, della passione, del disprezzo, dell’impazienza, dell’ansia, della conoscenza. Tuttavia Margaret era consapevole che, nei casi più sfortunati, una candela poteva spegnersi all’improvviso semplicemente con un’inaspettata corrente d’aria.
Il brillio delle fiammelle, che fino a qualche attimo prima aveva illuminato la stanza, ora non c’era più, era bastato quel soffio per permettere alla penombra di avvolgere ogni cosa rendendo i contorni dell’ambiente circostante diverso.
Rimaneva un odore di candela spenta reso visivamente da un filo di fumo prodotto dallo stoppino bruciacchiato.
Nell’antica Grecia si riteneva che il fumo scaturito dalle fiamme potesse trasportare i desideri fino in cielo ma Margaret esitò ad esprimerne uno dato che, per assurdo, temeva che i desideri potessero avverarsi essendo convinta che con la realizzazione di questi le sarebbero venuti a mancare i sogni. Temeva che un sogno divenendo realtà potesse esaurire il motore magico dell’incanto.
Margaret possedeva un quadernino a quadretti dove sull’etichetta della copertina aveva scritto: “non per i conti coi numeri…ma per le parole che contano” e lo usava per trascrivervi tutte le frasi, incontrate durante le sue letture, che le erano piaciute.
Si ricordò pertanto di aver riportato la definizione di desiderare come derivazione della parola “sidera”, sinonimo di stelle e che letteralmente significava: “accorgersi che nel tuo cuore c’è qualcosa di più di quello che, per ora, le stelle stanno concedendo all’umanità”.
Voleva pertanto preservare nel cuore questo meraviglioso sentimento di aspettativa poiché, quando le stelle raramente premettono a un desiderio di realizzarsi, spesso non si ha mai la gioia tanto attesa.
“Che tutti i tuoi desideri possano avverarsi” le gridò un’amica mentre tutti applaudivano.
Margaret sorrise maliziosa.
I desideri possono anche essere di cioccolato
Desideri da sciogliere in bocca
Un rotolo di pasta sfoglia 6 biscotti pan di stelle 6 cucchiai di nutella 6 nocciole Latte
Con un dischetto tagliapasta ricavare 12 cerchi nella pasta sfoglia. Posizionare su 6 di questi un biscotto bagnato velocemente nel latte e mettere al centro di ognuno un cucchiaino di nutella e una nocciola. Chiudere ogni dischetto con un altro già tagliato e pressare con le mani o con i rebbi di una forchetta creando una lieve pressione. Lucidarli con del latte. Infornare (forno precedentemente riscaldato e ventilato a 180°) per circa 15/20 minuti e, una volta raffreddati spolverizzarli con zucchero a velo prima di servirli.