Ilya Yefimovich Repin (Chuguyev, 1844 - 1930) - Religious procession in an oak forest. Appearance of the icon (1878)
Quando l’Arte racconta la Fede
di Giovanni Boschetti
Un itinerario unico nel suo genere! Possiamo affermare che l’anello d’Oro è un percorso, in un luogo a nord di Mosca, vasto e disseminato di antiche città dove ancora oggi si respira la spiritualità russa. Visitando questi luoghi dove, come un tempo, aleggia la santità degli antichi monaci iconografi si è rapiti dal connubio fra Fede e Arte che ti porta a pensare e a vivere per qualche attimo un intenso rapporto con Dio.
Lasciando ai manuali turistici le descrizioni o i suggerimenti per un viaggio indimenticabile, preferisco, per chi ha Fede e devozione, attirare l’attenzione attraverso le immagini di quei luoghi sacri che ospitano l’Antica Arte delle Icone Russe.
Luoghi dove i pellegrinaggi arrivano con venerazione, curiosità e desiderio di ammirare quelle opere d’arte che per secoli sono state imprigionate dalla religiosità, dalla sacralità e dalla devozione del popolo russo. In queste chiese, in questi monasteri, in queste lavre (insieme di luoghi sacri) è il fedele, colui che ha fede, che incontra l’Arte. Un’arte dove l’Icona non è considerata un quadro né una rappresentazione artistica in senso lato, ma una vera e propria opera d’Arte Sacra. Mentre l’arte religiosa raffigura qualche cosa che esce dal cuore dell’uomo per elevarsi a Dio, l’Arte delle Icone raffigura qualcosa che viene da Dio ed entra nel cuore dell’uomo!
Serghijev Possad, Pereslavl-Zalevsky, Rostov, Uglitch, Yaroslavl’, Kostroma, Vladimir,Bogoliubovo, Suzdal, Yur’yev-Polsjij sono i principali territori russi dove le chiese, i luoghi santi e le Icone si fondono in un’unica entità: la Fede.
Ancora oggi i fedeli ortodossi si recano presso questi luoghi santi per pregare un’Icona, proprio con la fiducia, la convinzione e la certezza di un incontro benefico con una realtà Sacra ed Invisibile.
In queste chiese si trovano e si pregano quelle Icone scritte dagli antichi iconografi che, con umiltà, amore e preghiera, riflettevano in immagini i sussurri che venivano affidati loro dal mondo trascendentale. Dove si respira il soffio dello spirito e dove la bellezza artistica era dettata dalla profondità del cuore.
Ecco che allora il senso dell’Icona sta nella comunicazione di questa esperienza spirituale da cui è nata, esperienza resa possibile solo dallo Spirito Santo.
Quando la Fede incontra l’Arte, in questi luoghi sacri, essa diventa capacità di contemplare l’Icona come un dono che proviene da Dio e genera in chi la guarda conversione. E se la sola presenza di un’Icona apre una breccia nel cuore dell’uomo più indifferente questo è puro dono dello spirito… è così che si inizia ad alzare lo sguardo verso l’alto!
La forza dell’Icona sta nel suo esserci; essa agisce con la sua sola presenza. Prima o poi un’Icona parla, sempre! La strada della comprensione di un Icona non è la strada della scienza delle arti, ma la strada aperta dello Spirito Santo.
Dio ha preso un volto d’uomo e tale è la sua rivelazione. Su questa convinzione riposa l’Arte dell’Icona intesa come trasparenza del bello, trasparenza di Dio.