Rumyanka Bozhkova (Veliko Tarnovo, Bulgaria, 1951 - ) - Old House
Futuro luminoso
di Simonetta Greganti Law
Il sogno della sua vita finalmente era prossimo a realizzarsi eppure il suo animo stava per riservarle una sorpresa imprevedibile.
Valery Burnham si ritrovava, inaspettatamente, a soffrire per quell’addio.
Una casa nuova l’attendeva ma adesso stava per abbandonare quelle mura che erano state una parte troppo importante della sua vita e ora non riusciva più ad andare via. Si sentiva quasi di tradire quell’appartamento ormai vecchio e malandato avendo invece optato per uno moderno e pieno di confort.
Erano giorni che i traslocatori spostavano mobili e suppellettili. La sua casa era ormai vuota eppure quelle stanze riecheggiavano di ricordi che si stavano concretizzando davanti ai suoi occhi increduli.
Aveva un nodo alla gola. Avrebbe dovuto chiudere alle sue spalle la porta blindata ma non riusciva neppure ad aprirla per varcarla. Adesso desiderava non andarsene più.
In quei difficili momenti realizzò che le cose vecchie avevano un’anima dato che, col fluire del tempo, un pezzettino della sua esistenza si era trasferita dentro di queste. Sapeva che quel parquet rigato, consumato, macchiato era stato ridotto in quelle condizioni dallo scorrere dei giorni che avevano fatto parte di tutti quegli anni trascorsi lì dentro. Quei muri anneriti dal tempo avevano impresso nell’intonaco i suoi respiri, le sue risate, i suoi pianti. Si ritrovò ad accarezzarli e sentì l’amore sfiorarle le dita. Quelle pareti avevano abbracciato la sua vita, erano state il suo rifugio quando, stanca di ricercare la felicità fuori di casa, si rendeva conto di provarla proprio tornando lì.
Incredibilmente rivide ancora la casa ammobiliata anche se, invece, era completamente vuota.
Tutto appariva davanti ai suoi occhi, perfino il disordine: il letto sfatto, i piatti da lavare ammucchiati sul lavello e i panni accatastati nella cesta della biancheria da stirare. I libri gettati sul pavimento, impilati sulla scrivania, aperti sul divano o riposti a testa in giù nei ripiani della libreria. La tv accesa in contemporanea con lo stereo.
Non vi era più nulla di concreto in quella casa ma lei rivedeva ancora ogni cosa proprio dove era stata sistemata per anni. Rifece un giro in tutte le stanze prima di andarsene per sempre.
Entrò nella sua camera da letto dove tutte le notti aveva dormito ma, soprattutto, sognato. Rivide la cucina e ancora le sembrò di sentirne i profumi che un tempo la caratterizzavano. Il salotto, sempre pieno di amici, riecheggiava ancora di risate. Si affacciò perfino alla finestra dimenticando per un attimo il vuoto che la circondava alle sue spalle. La veduta sulla strada era sempre la stessa, ma anche quell’albero che aveva attraversato con lei parecchie stagioni di vita era, in quel momento, spoglio. Sembrava salutarla coi suoi rami stecchiti agitati dal vento.
Mrs Burnham odiava gli addii, di qualunque natura questi potessero essere… anche quelli più banali come leggere l’ultima pagina di un romanzo. Ecco perché in quel momento stava deglutendo a fatica.
Si sentiva come un arbusto interrato in un vaso divenuto troppo piccolo per le sue radici. Il trapianto in uno più grande avrebbe necessitato di tempo per permettergli di rifiorire in primavera. Così lei, con ogni probabilità sarebbe rimasta disorientata per un piccolo periodo prima di riambientarsi nella nuova casa.
Era certa però che il nuovo appartamento avrebbe presto ripreso le sembianze del vecchio quando, aprendo tutti gli scatoloni, dagli imballaggi di carta millebolle sarebbero usciti i numerosi oggetti che l’avrebbero arredata. Per fortuna, pensando a questo, tornò ad entusiasmarsi e a gioire di quello che la vitale avrebbe riservato.
Eppure la malinconia tornò ad afferrarle la gola, forse perché questo trasloco coincideva proprio con la fine dell’anno. L’anno vecchio che stava per terminare e quello nuovo che già si avvicinava sembrava la metafora di quel passaggio della sua vita. Eppure sapeva che avrebbe dovuto essere ottimista e guardare ai giorni futuri con l’entusiasmo di sempre. L’esito dei mesi che avrebbe vissuto era ancora incerto ma ricco di speranze che si augurava di veder realizzate.
Si era proprio questo che l’affascinava del nuovo anno, l’ignoto.
Oroscopi, tarocchi, riti scaramantici e propiziatori per l’avvenire erano sempre gli stessi di quelli che avevano sedotto gli uomini del passato e che ora incantavano anche lei. Era curiosa del suo avvenire.
Sapeva che la sua vita stava avviandosi in una direzione diversa, era cosciente di essere in procinto di un grande cambiamento. E si compiaceva del fatto che tutto stava accadendo proprio a fine anno. Che coincidenza entrare nella nuova abitazione proprio il 31 di dicembre!
La notte del Capodanno sarebbe stato il miglior trampolino verso il futuro, verso un nuovo inizio. Con la mezzanotte dell’ultimo giorno dell’anno sarebbe stata pronta per ripartire da capo, liquidando col ventiquattresimo rintocco dell’orologio tutte le cose non gradite del passato e sicuramente risoluta ad accettare tutte le innovazioni che l’attendevano cominciando proprio dalla nuova casa.
Stappando una bottiglia di spumante nel suo confortevole appartamento, proprio quella notte, si sarebbe sentita bendisposta a riempire la pagina bianca del nuovo capitolo di vita che stava per iniziare.
Era curiosa di creare il suo destino.
Già sognava una bella festa per inaugurare la nuova casa.
Circondata dai suoi amici e dagli scatoloni non ancora sistemati avrebbe optato per un “house-warming party” al fine di portare un po’ di fortuna a tanti cambiamenti.
Decise di presagire gioia, felicità e serenità anche ai suoi amici e programmò un modo originale per farlo.
Assieme alle bollicine frizzanti di una bottiglia di Champagne avrebbe servito degli invitanti stuzzichini contenenti i migliori auguri per tutti.
Ecco come preparare gli stuzzichini piccanti di buon auspicio.
In una padellina antiaderente ben calda versare un cucchiaio abbondante di parmigiano reggiano grattugiato e una spolveratina di peperoncino macinato distribuendo il tutto in modo uniforme.
Lasciare cuocere sul gas fino a far sciogliere il formaggio che squagliandosi formerà delle bollicine.
Spostare la padella dal fuoco e fare raffreddare leggermente prima di staccare il formaggio fuso. Con uno stampino per cannoli, arrotolare la cialda di grana ottenuta per permetterle di raffreddarsi nella forma cilindrica. E’ bene lavorare in modo rapido per evitare che le cialde si irrigidiscano troppo prima di avvolgerle come spiegato. Lo stuzzichino, una volta raffreddato, manterrà la forma di piccolo cannolo anche dopo essere stato estratto dallo stampino d’alluminio che lo sorreggeva.
Adagiare tutti gli stuzzichini preparati in un vassoio dopo averli riempiti con un bigliettino augurale, precedentemente elaborato, che andrà arrotolato nell’interno.
BUON ANNO E BUONA FORTUNA A TUTTI!