Il mare e il lago.
Possono rappresentare due momenti diversi della nostra vita, due momenti diversi del nostro immaginario; è sbagliato cercare di stabilire se preferire l’uno o l’altro, ricercare e razionalizzare le sensazioni che uno offre per opporle a quelle dell’altro, tentare di scegliere, perché entrambi sono simboli della vita e della natura. Inoltre, sono aspetti di stati d’animo, di situazioni, di emozioni, di desideri, di ricerche diverse, perché rappresentano strade diverse della nostra vita, perché magari possono identificare e ricordarci persone che hanno fatto parte del nostro percorso anche in modo apparentemente occasionale. Ma di occasionale nella vita di ciascuno non c’è niente, può solo sembrarlo al momento.
Il mare certamente può simboleggiare la gioventù, il vigore, il movimento, la voglia di andare, di esplorare, di cercare. Ma è anche un luogo dove da giovani ci si esibisce, si parla, si allacciano relazioni, ci si perde nel divertimento, nella spensieratezza. Il mare è, in altri termini, la vera immagine delle vacanze e della vita spericolata, senza scrupoli, dove gli amori e le passioni si incrociano, si frequentano e si lasciano in un vortice di ricerca continua della sensazione più sconosciuta, della conquista.
I colori del mare sono normalmente accesi, spingono a vestirsi con colori accesi, visibili. Il sapore, l’odore sono inebrianti, la brezza penetra nel nostro corpo, spinge le idee, aumenta il coraggio.
Per tutto questo il mare si identifica con la stagione della gioventù reale o che si cerca di conservare a tutti i costi ed il mare è anche questo, una grande illusione. Naturalmente i ricordi del mare, della vita che ciascuno ha svolto sono indelebili, si dimenticano o si cerca di dimenticarli, ma tornano sempre e stranamente più vivi, più vicini, più appassionati.
Il lago ha l’aria più mansueta, anche se a volte riesce ad essere cattivo, cambia colore più volte durante il giorno, riflette le montagne e il verde che lo circondano, ispira pace e il piacere di pensare lentamente, profondamente. Sa essere molto romantico con le luci che lo circondano alla sera e la sua calma è in qualche modo una spinta alla vita, alla riflessione.
Simboleggia certamente la pacatezza, la maturità, la consapevolezza, l’incontro tra la propria cultura e la propria esperienza con sentimenti più profondi, con pensieri lunghi, con l’analisi, lo studio e il lavoro. Può rappresentare la vacanza, può essere un ricordo di passione, può ricordare divertimento e qualche sfrenatezza, ma sempre con una aria di benevolenza e di protezione che il mare non ha. Il lago ti aiuta, non ti abbandona e senti sempre il suo richiamo anche quando ne sei lontano.
Il lago è dunque più vicino a quella che è la maturità e la terza età dell’uomo con i suoi valori e la sua dolcezza che aiuta a vedere e godere della vita e dei suoi aspetti in modo diverso, più profondo e intimo.
Le persone poi che vivono sul mare sono diverse da quelle che vivono vicino al lago. Le prime sono in generale disordinate, indolenti, esuberanti, alla ricerca di storie, di avventura, con la voglia di andare oltre, di credere in tutto quello che fanno anche se non è vero od anche se è vero solo per un momento. La gente del lago è invece sorniona, riflessiva, ordinata, alla ricerca di valori, di pensieri, di passioni da vivere, balla di meno e discute di più, fa della comprensione una sua caratteristica.
Il mare e il lago sono comunque fonte di sogni, rappresentano in modo esemplare il rapporto diretto che ciascuno ha con la natura, con le persone, costituiscono un bagaglio di ricordi, sono un rifugio e grandi generatori di sentimenti di amicizia, di amore, di passione, di antipatia e di odio, al mare o al lago si sono create relazioni durature o indimenticabili o entrambe le cose, sono un simbolo della bellezza che amiamo e del nostro amore per il mondo, per la vita.